Liberia, l'esilio di Taylor non spegne la violenza

Liberia, l'esilio di Taylor non spegne la violenza DUE GIORNI DOPO IL PASSAGGIO DI POTERE A BLAH SI SONO RIACCESI GLI SCONTRI Liberia, l'esilio di Taylor non spegne la violenza I ribelli del Model avanzano verso la capitale. Il Lurd: spetta a noi la presidenza MONROVIA Unità del contingente di pace dell'Africa occidentale dispiegato in Liberia si sono mosse per fermare un attacco dei ribelli del Model, che stanno tentando di avanzare verso Monrovia e l'aeroporto internazionale. Intanto la principale formazione guerrigliera, il Lurd, ha rivendicato per la prima volta la guida della fase di transizione. Il ministro della Difesa liberiano, Daniel Chea, aveva denunciato l'attacco del Model e invocato l'intervento del contingente di pace, subito concesso. Questa improvvisa, ma temuta ripresa dei combattimenti mentre continua la tragedia umanitaria, segue l'uscita di scena del presidente Charles Taylor, ora in esilio dorato in Nigeria. I militari governativi e i ribelli del Model si sono accusati a vicenda di avere iniziato gli scontri. Resta il fatto che il Model, che già impegnava l'esercito a Buchanan, è riuscito a compiere una grossa avanzata verso la capitale - assediata invece dal Lurd e sembra che sia riuscito a portarsi a 50 chilometri dall'aeroporto. Intanto i leader del Lurd, che finora avevano sempre giurato di non essere interessati al potere, ma di volere soltanto la caduta di Taylor, alla fine hanno dichiarato che sta a loro presiedere il governo interinae, non riconoscendo alcun titolo a Moses Blah, il vice di Taylor insediatosi lunedì alla presidenza per preparare la transizione. «La caduta di Taylor è merito nostro...», ha detto ai giornalisti Sekou Fofana, massimo rappresentante del Lurd a Monrovia, «Vogliamo quindi essere coinvolti al massimo livello e questo significa che possiamo avere la presidenza del governo interinale». Ai negoziati in Ghana i mediatori internazionali sono orientati a scegliere una personalità neutrale alla guida dell'amministrazione transitoria cui Blah cederà il potere a metà ottobre. Il presidente Blah ha esortato il presidente degli Stati Uniti a intervenire e allo stesso tempo ha porto un ramo d'ulivo ai ribelli offrendo loro la vice presidenza. «Per favore, liberateci da questo incubo, stiamo soffrendo, stiamo morendo», ha detto il successore di Taylor in un'intervista alla Cnn. Nel pomeriggio un corteo di automezzi con bandierine e lampeggianti inseriti, scortato da militari del contingente di pace dell'Ecowas, ha attraversato la linea del fr mte e si è diretto in territono ribelle: una delegazione americana, di cui faceva parte anche il comandante di una task force dei marines imbarcata su navi da guerra alla fonda appena fuori dalle acque di Monrovia, ha trattato con i capi dei ribelli del Lurd il ritiro da alcune aree della capitale e la riapertura del porto. La priorità è aiutare la massa di profughi affamati che ha invaso i centri di accoglienza sparsi nel Paese. Nel tardo pomeriggio l'accordo per il porto è stato raggiunto: le truppe dell'Ecowas dovrebbero poter assumere il controllo della zona finora nella mani del Lurd a partire dalle 12 di domani. Lo ha annunciato l'ambasciatore Usa a Monrovia, John Blaney. [Agi]