«Sopravvissuto perché fuori moda» di Lorenzo Soria

«Sopravvissuto perché fuori moda» L'ATTORE INGLESE PRESTO SULLO SCHERMO CON ROBERT DUVALL E IL BAMBINO DEL «SESTO SENSO» «Sopravvissuto perché fuori moda» Michael Calne, 70 anni, quaranta da attore e due Oscar intervista Lorenzo Soria LOS ANGELES La sera prima degli Oscar di quest'anno, mentre in Iraq aveva inizio la guerra annunciata da mesi. Jack Nicholson decise di risolvere la guerra tra i cinque candidati alla statuetta per migliore attore invitandoli tutti a casa sua. 'J erano Michael Calne, Nicholas Cage e Adrian Brody, mentre Daniel Day-Lewis, in viaggio, non riuscì a raggiungerh. «Non ricordo molto di quella serata, se non che c'era una grande abbondanza di drinks e di caviale - confessa Calne -. Ma so che quando il giorno dopo è venuto fuori che a vincere era stato Adrien ci siamo alzati tutti in piedi molto orgogliosi di lui». Settanta anni di cui 40 come attore, due Oscar già vinti come non-protagonista per «Hannah e le sue sorelle» e per «Le regole della casa del sidro», Sir Michael Calne può permettersi di osservare la corsa agli Oscar con un certo distacco, dando più valore al legame tra gli attori che all'ambita statuetta. E ricordando un altro Oscar quando uscì a mani vuote ma conquistando un altro tipo di vittoria. Era il 1^83, con Calne e Robert Duvall in lizza luno contro l'altro. Vinse Duvall, ma fu in quel'occasione, osservando i due assieme, che lo scrittore e regista Tim McCanlies decise che aveva trovato i due vecchi e scorbutici zìi di «Secondhand Lions». Due fratelli che hanno lasciato alle spalle anni fantastici in Arabia, tra scimitarre, sceicchi, le- gione straniera e una focosa principessa per ritrovarsi in un ranch texano dove sparano a chiunque si avvicina. E che, quando sono costretti a passare un'estate con un lontano nipote riscoprono la loro serenità. «Non lo sapevo, ma quell'Oscar è stato una specie di provino», aggiunge Calne. Venti anni dopo, il film è finalmente stato fatto, con appunto Calne e Duvall. E con Haìey Joel Osment, il bambino de «Il sesto senso» nella parte del nipote. Sir Michael, come spiega la sua longevità professionale? «Ho visto andare e venire molta gente, io dopo 40 anni sono ancora in piedi. Sono un sopravvissuto e la ragione, probabilmente, è che non sono mai stato un attore di moda. Non sono mai stato nemmeno una superstar, anche se quando sei in quella posizione guadagni così tanti soldi che non hai bisogno di longevità». Trucchi e segreti del mestiere? «La cosa principale è rilassarsi. In questo film ho un accento texano, ma non voglio che la gente dica: oh, guarda che bravo questo inglese che parla con uno strano accento. Voglio che riconoscano un texano». Come è stato recitare a fianco di Haley Joel Osment? Gli ha dato consigli? «Haley ha 14 anni e ha ben poco da imparare. L'unico consigho che posso dargli è di stare attento quando parla con voi della stampa. Ricordo ancora quando una volta, subito dopo l'eliminazione dell'Inghilterra da un mondiale, mi lasciai sfuggire che non ne ero troppo sorpreso. Per due mesi mi ritrovai attaccato per essere emigrato negli Usa e per avere osato dire che gli inglesi sono dei perdenti per natura, che non potranno mai vincere in alcun fronte». Commenti su Arnold Schwarzenegger e la sua scelta di percorrere la strada della politica? «Non so se gli attori possono diventare dei bravi politici. Certo, non capisco perchè voglia mettersi a fare un lavoro così duro per così pochi soldi. Almeno non avrà bisogno di guardie del corpo: Arnold sarà in grado di badare a se stesso». 66 Non sono mai stato una superstar La cosa importante è riuscire sempre a lavorare rilassati Schwarzenegger governatore della California? Almeno non avrà mai bisogno di guardie del corpo 99 Michael Calne, una carriera di 40 anni e due Oscar come non protagonista

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