Bene la Martinez seconda nel triplo

Bene la Martinez seconda nel triplo ATLETICA: A BERLINO, DIETRO ALLA RUSSA LEBEDEVA Bene la Martinez seconda nel triplo BERLINO Sull'anello del Friedrich Ludwig Jahn Sportpark, lo stadiolo situato nella parte orientale di Berlino che ospita la quarta tappa della Golden League, tramontano i sogni milionari di Chandra Sturrup: per 60 metri, grazie anche ad un ottimo start e al vento che spinge alle spalle 1+2,8), domina i 100 e sembra in grado di porre il quarto sigillo nella volata al jackpot, poi invece si pianta o, meglio, è Kelli White a rimontare prepotentemente ed andare a vincere in 10"84, confermando così l'ottima impressione suscitata già venerdì a Londra. Nella scia della White, che dopo il doppio successo ai trials si era spenta, c'è un'altra statunitense, Chryste Gaines (10"86) e quindi, terza, la Sturrup (10"88) che, a questo punto, per rifarsi deve concentrarsi sui Mondiah dove, ovviamente, non partirà più da favorita assoluta, come invece la prima parte della stagione era sembrata indicarla. A inseguire il milione di dollari del jackpot rimane soltanto Maria Mutola, che sugli 800 anziché tirare al massimo come spesso fa, ha scelto la gara tattica (r59"01), con uno sprint di 200 metri in cui l'austriaca Stefy Graf (l'59"32) non è riuscita mai a mettere in discussione il suo successo. Troppo superiore alle avversarie, la 31 enne mozambicana. Specie quando al via manca Jolanda Ceplak: venerdì, a Zurigo, presente anche la slovena sarà dunque una sorta di esame di laurea. Il risultato più significativo di giornata - si è gareggiato di pomeriggio per accontentare la tv tedesca ed il caldo era asfissiante - lo ha ottenuto la staffetta statunitense 4x100 che, in vista dei Mondiali, ha sperimentato un quartetto esperto composto da Jon Drummond, Bernard Williams, Darvis Patton e Maurice Greene: 37"77 il risultato del cronometro, con l'Italia che perde così la leadership mondiale stagionale datale dal 38"42 ottenuto a Firenze, in Coppa Europa. Peraltro anche la squadra B degli Usa è scesa sotto il limite degli azzurri, correndo in 38" 15. Grazie alla staffetta si è rivisto Greene, senz'altro in progresso rispetto all'irriconoscibile sprinter di fine giugno. Un mese di allenamenti gli ha giovato ed ora non resta che attenderlo in una prova individuale (probabilmente a Zurigo) per capire fino a che punto possa essere lui l'uomo da battere a Parigi. Detto dell'ottima performance della saltatrice in alto sudafricana Hestrie Cloete volata oltre i 2,05 (primato personale mighorato di 1 cm e quarta prestazione mondiale all-time), de lettone Stanislavs Olijars (13"15) che ha messo in fila con autorità nei 110 gli statunitensi Duane Ross ( 13" 19) e Alien Johnson (13*21), e della turca Sureyya Ayhan che ha dominato i 1500 (3' 59"58) con il primo crono mondiale stagionale sotto i 4', indicazioni contrastanti sono venute dai due azzurri presenti. Senz'altro deludente Giuseppe Gibilisco, appena IO0 con 5,55 nell'asta vinta dall'australiano Markov (5,86), convincente invece Magdelin Martinez, seconda (14,67) nel triplo vinto dalla russa Tatyana Lebedeva (14,89). Solo quarta in questa gara Yamilé Aldama (14,52), che alla ricerca della misura da record ha collezionato bel cinque salti nulli. Intanto a Tuia i campionati russi si sono conclusi con un altro record mondiale, dopo quello ottenuto sui 400 hs della Pechonkina: a stabilirlo è stata la 25 enne Gulnara Samitova che ha corso i 3000 siepi in 9'08"33, polverizzando così il limite precedente che apparteneva alla bielorussa Alesya Turova con 9'16"51. [g.bar.] Maria Mutola, 31 anni, del Mozambico