Country club, trionfa Tathiana Garbin di Giancarlo Spadoni

Country club, trionfa Tathiana Garbin TENNIS SI' E' CONCLUSO IERI IL TORNEO INTERNAZIONALE FEMMINILE CON MONTEPREMI DA 50 MILA DOLLARI Country club, trionfa Tathiana Garbin A Cuneo l'atleta veneta supera in finale la bulgara Bacheva Giancarlo Spadoni CUNEO Se il tennis femminile di alto rango ha avuto sempre più spazio, come spettacolo di «star» nell'interesse popolare e dei media, sopperendo in parte alla minor presa di quello maschile, anche il gap qualitativo tra maschi e femmine, com'è noto, si è alquanto assottigliato, se si pensa alla tecnica e potenza delle sorelle Williams, ma non solo. Ma l'evoluzione tecnica femminile, scendendo man mano dal top delle classifiche ' WTA, si è estesa a livelli sempre ampi di tenniste, professioniste o semi, come si è ben visto all'Intemational Country club Cuneo femminile da 50 mila dollari di montepremi, con giocatrici da \ Europa, la cui finale del singolo si è giocata ieri sul campo centrale del prestigioso circolo del capoluogo della provincia granda, che aveva un tabellone principale con tenniste per la gran parte comprese tra la 92a e la 200a posizione di classifica mondiale. Infatti molte di queste hanno giocato un tennis evoluto, con poche differenze - tranne la potenza e la velocità - da quello maschile, come le due teste di serie, le slovacche Martina Sucha e Lubomira Kurhajcova, quest'ultima non ancora ventenne, o la bosniaca Mervana Jugic Salkic, o l'italiana Adriana Serra Zanetti, numero 71 nel '95, quando arrivò al quarto turno a Parigi, o la bulgara Lubomira Bacheva, finalista ieri con la veneta di Mestre Tathiana Garbin, 26 anni, 6 tomei vinti tra il '98 e il '99, anno in cui arrivò al numero 68 del ranking. Entrambe appartengono a quella generazione di professioniste che ora frequentano la serie di questi tomei da 50 mila dollari, top event dell'ETA di cui se ne giocano 7 in Italia. Molte di queste sono dotate di un buon servizio, che non serve più, come un tempo nel tennis femminile, ad aprire semplicemente il match, ma è offensivo ed efficace. Un buon servizio è anche quello di Tathiana Garbin, pronta a nasconderlo quando c'è da tendere trabocchetti all'avversaria. Ieri, in finale contro la bulgara Lubomira Bacheva, numero 184 del ranking, l'italiana, oggi 130a, già al 38 posto mondiale nell'autunno del 2000, anno in cui vinse a Budapest e arrivò al terzo turno al Roland Garros e Us Open, quel servigio l'ha usato nella sua maniera canonica, come il resto del repertorio, fatto di tennis pulito, ma efficace nell'annullare quello dell'avversaria, che improvvisamente non è stata più quella della semifinale del giorno prima, quando aveva battuto la testa di serie numero 2 Lubomira Kurhajcova. Sempre in vantaggio, sia nel primo set che nel secondo, quando ormai l'avversaria aveva capito di non poterla contrastare, Tathiana Garbin si aggiudicava con facilità questo primo International Country club da 50 mila dollari, anche per lei la prima vittoria del 2003. «Ho fatto il mio gioco, mi è venuto bene - ha affermato Tathiana Garbin subito dopo l'incontro decisivo -. L'ho sovrastata fisicamente, i miei colpi erano più pesanti dei suoi. Tutto bello, sono felice; guarda che bel pubblico, guarda che festa!». Risultati. Finale del singolare: Garbin-Bacheva 6-3, 6-1. Finale del doppio (giocata sabato): Jugic Salkic, Jurak-Bacheva,Hadner6-l,6-2. Le finaliste Garbin e Bacheva con supervisor e giudice di sedia ifotoservizio bedinoi

Luoghi citati: Budapest, Cuneo, Europa, Italia, Parigi