Stress Inghilterra: allenatori a rischio infarto di Gabriele Marcotti

Stress Inghilterra: allenatori a rischio infarto I RETROSCENA DEL CALCSO BRITANNICO FRA GOSSIP E PRESSIONI DEL BUSINESS. AL MANCHESTER UNITED LA COMMUNITY SHIELD Stress Inghilterra: allenatori a rischio infarto Dura prova per Ranieri costretto con Abramovich a vincere a tutti i costi Gabriele Marcotti LONDRA Nel giorno in cui l'assocalciatori inglese rende noto che un allenatore su tre soffre di problemi cardiaci legati allo stress, Claudio Ranieri completa il suo decimo acquisto dell'estate, prelevando l'attaccante Adrian Mutu dal Parma. Secondo la League Managers Association lo stress a cui vengono sottoposti gli allenatori inglesi ha raggiunto livelli senza precedenti, con gravi risvolti: negli ultimi anni hanno avuto seri problemi di cuore tecnici come Graeme Souness, Barry Fry e Gerard Houllier. Sono sotto tensione, come lo sono stati ieri Alex Ferguson e Arsene Wenger, rivali nella Community Shield, l'equivalente della Supercoppa italiana, vinta dal Manchester United 4-3 ai rigori al Millennium Stadium di Cardiff. Ranieri, per fortuna, gode di ottima salute, ma è chiaro che il tecnico del Chelsea sarà sottoposto a pressioni enormi nella stagione che inizia domenica prossima: il miliardario russo Roman Abramovich, nuovo proprietario dei Blues, non ha badato a spese nel costruire uno squadrone potenzialmente capace di fare il vuoto in Premiership e in Europa. Il Chelsea ha speso più di 120 milioni di euro. Alle corte di Ranieri, oltre a Mutu, sono arrivati fantasisti come Damien Duff e Joe Cole, l'ex-laziale Juan Sebastian Veron, il camerunense Geremi, il terzino sinistro della nazionale inglese Wayne Bridge e il promettente difensore Glen Johnson, 18 anni. I nuovi arrivi si inseriscono in un gruppo già altamente competitivo, capace di qualificarsi perla Champions League ed è chiaro che i riflettori saranno ora puntati sul tecnico romano e sulle sue capacità di gestire la squadra. Abramovich afferma di non avere fretta, ma lo stesso Ranieri ha ammesso che il Chelsea dovrà confermare i progressi dello scorso anno. Scuse non può averle: ha chiesto due alternative per ogni ruolo e Abramovich gliele badate. Proprio l'ampia rosa dei Blues metterà a dura prova le capacità gestionali di Ranieri; da un lato deve creare un undici compatto che giochi a memoria e al tempo stesso deve applicare il turnover per accontentare tutti. Due obiettivi importanti, ma apparentemente opposti; se la squadra cambia in continuazio¬ ne diventa difficile creare la coesione necessaria, se Ranieri impone una formazione titolare, i panchinari non saranno certo contenti. La novità del Chelsea non è certo la rosa ampia (composta da 30 professionisti), ma il fatto che nessuno, a parte 0 portiere Carlo Cudicini e, forse, il difensore Wiliam Gallas parte come titolare fisso. Generalmente gli squadroni con rose oceaniche - basti pensare ai «Due Milan» dei primi anni '90 - hanno gerarchie definite, ma a Stamford Bridge nessuno avrà il posto assicurato. E Ranieri dovrà fare scelte difficili ogni fine settimana. Veron (definito il «miglior centrocampista del mondo» da Ranieri) o Frank Lampard (beniamino di Stamford Bridge)? Cole o Duff? Gudjohnsen o Hasselbaink? Ogni gara diventa un grattacapo con potenziali ripercussioni sulla stabilità della squadra. E' chiaro che non basteranno i mega-ingaggi per tenere buoni in panchina giocatori che altrove sarebbero titolari. Tutto ciò significa stress per Ranieri. Aggiungete il fatto che Abramovich vorrà un ritomo a breve termine, che dietro le quinte c'è l'ombra di Sven Goran Enksson (colpa dell'incontro semi-segreto tra 0 magnate e il et dell'Inghilterra) e che i tabloid non sono teneri con gli allenatori stranieri. Per Ranieri la stagione 2003-04 si profila come la più impegnativa della sua carriera. Non è nuovo a presidenti bizzosi avendo lavorato con personaggi come Corrado Ferlaino, Vittorio Cecchi Cori, Paco Roig e, dulcis in fundo, Jesus Gii. Il fatto di avere rimediato un solo esonero la dice lunga sulle sue capacità di sopravvivenza. Ma, per la prima volta, Ranieri si trova in mano uno squadrone con il mandato di vincere a tutti i costi. E questa non può essere certo una prospettiva rilassante... Il tecnico italiano ha ottenuto la squadra dei desideri. Ora deve dominare in Europa A Ferguson (Manchester) la Community Shield su Wenger (Arsenal): 4-3 ai rigori

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