germesolitario di Anna Masera

germesolitario VIVERE DI SOLA RETE: UN FENOMENO DI RILEVANZA SOCIALE CHE GENERA DIPENDENZA. LO CONFERMA UN FORUM INTERNET DELLA «STAMPA» germesolitario Anna Masera ,,'\4' I chiamo Monica e senza ''J-YA Internet non posso vivere» confessa un'internauta a un centro di crisi online. E un'altra, Marsha, si sfoga tra le lacrime: «Da quando John ha scoperto le chat, non esiste altro, è sempre collegato al computer, la nostra famiglia è rovinata». Altro che vacanze. La dipendenza da Internet è un problema che si manifesta ancora di più d'estate, quando si dovrebbe «staccare la spina». Per capire se è proprio vero che molti si sentono soli senza Web e senza email, abbiamo aperto un forum sul sito de La Stampa (www.lastampa.it), e - ad agosto inoltrato - si è subito riempito di messaggi. Mara, 59 anni, insegnante pensionata di Ciriè, sposata e due figli ventenni, spiega: «Io non posso concedermi una vacanza, e da quando è cominciata l'estate, soffro perché i miei compagni internauti sono via e non posso avere quel contatto speciale offerto dall'email: informale, discreta e istantanea». Scarparo di Sassari: «In vacanza non stacco la spina per niente... Forse sbaglio?». Mimich; «L'estate fa regredire l'essere umano... Suvvia non ditemi che è naturale nuotare tra le onde? Passerà anche quest'anno, nel frattempo mi seppellirò nelle braccia accoglienti della Rete». Secondo i dati raccolti dai centri specializzati, il dieci per cento degli utenti online soffre di qualche sindrome di dipendenza da computer. Persone che credono di aver trovato online tanti amici, grazie alla facilità di comunicazione del mezzo, ma che alla fine rischiano di sentirsi ancora più soli. In compenso, il pc solitario non esiste quasi più. Secondo Sinottica 2003, se è vero che il 26 per cento degli itahani usa il pc, il 24,7 per cento lo usa per Internet. Quasi tutti i computer sono collegati alla Rete e ogni «personal» è tutt'altro che personale: spesso è condiviso in famiglia da più persone. L'unico terminale davvero personale è il telefonino, visto che il 70 per cento degh italiani ne possiede imo. «Abbiamo riscontrato tre tipi di solitudine e Intemet-dipendenza» distingue Jay Parker, partner della psicologa Hilarie Cash all'Icas (Internet Computer Addiction Services). «La dipendenza da videogiochi, specialmente quelli Mud (Multi user dimension) che consentono a più persone collegate in Rete di prendere parte alla stessa sfida ciascuno dalla propria postazione anche se si trovano a migliaia di chilometri di distanza, come Everquest (che, da solo, conta ben 400 mila adepti nel mondo); la dipendenza dalla pornografia online, che colpisce prevalentemente gli uomini; e la dipendenza dalle chat, che colpisce prevalentemente le donne». Poi c'è la dipendenza im po' di tutti da quello strumento ormai irrinunciabile che è diventato l'email. «Io ho bisogno di controllare se ho ricevuto messaggi almeno tutti i giorni, mattina e sera, per cui il ferragosto lo passerò con il portatile al mare» confessa Paola, professionista quarantenne separata. E se succede qualcosa, se si rompe il pc o non funziona il collegamento online? «Cerco il più vicino Internet Café e mi collego da lì» risponde senza indugi. Si tratta di un bisogno «compulsivo», spiegano gli psicoterapeuti, da tenere sotto controllo perché non sfoci in una vera e propria dipendenza, 1'«Internet Addiction Disorder». I primi sintomi? L'irrefrenabile desiderio di controllare sempre più spesso la posta elettronica e la voglia di navigare no-limits. Poi l'insonnia e un tremore alle mani definito «finger tapping» (tamburellare le dita). «Internet è meravigliosa, ma proprio per questo si presta ad essere abusata e ci si può ammalare» affanna Massimo Cicogna», psicoantropologo presidente dell'Associazione «Help Me» (www.helpmeonline. it). Perché di realtà virtuale si può fare indigestione, come di qualsiasi altra cosa. «E' nella schiudine che trovano spazio le patologie... Ho tanti pazienti in analisi per colpa delle chat» aggiunge Cicogna. Sull'onda della psicosi da Intemet-dipendenza Enzo Di Frenna ha fondato addirittura l'agenzia Netdipendenza.it, dal chiaro stampo luddista. D'altra parte, anche il filosofo Umberto Galimberti, autore di Psiche e Tedine, sostiene che Internet è portatrice di solitudine: «Non saranno certo mezzi onnipotenti capaci di mettere in comunicazione milioni di solitudini a fare di tutti i solitari, privati proprio dai mezzi di comunicazione della possibilità di fare un'esperienza condivisa, gli abitanti di un mondo comune». Secondo Giorgio Nardone e Fe¬ derica Cagnoni, autori di Perversioni in rete. Le psicopatologie da Internet e il loro trattamento, ciò che rafforza il legame alla Rete non è l'astinenza, cioè il bisogno di attenuare le sensazioni negative, ma la ricerca di sensazioni piacevoli: «Dal momento che questo tipo di compulsione si basa sul piacere e non sulla sofferenza, risulta difficile eliminarlo». In effetti, conferma Parker dell'Icas, ben il 40 per cento dei dipendenti da pc in un periodo antecedente della loro vita sono stati dipendenti da sostanze «stupefacenti» (alcol, droga o cibo). E per curarsi, l'unica è ricorrere al metodo degli alcolisti anonimi. Meno male che c'è anche chi riesce a cavarsela egregiamente e a sfruttare solo il lato positivo di Internet. «Non sono mica così scemo da dipendere da Internet» scrive su Stampa Web Riccardo, «semmai controllo un attimino la sera se ci sono dei messaggi, ma altrimenti il pc lo riprendo a pieno ritmo solo per il lavoro». «Non mi sento schiavo di Internet» dichiara Francesco C. «Vivo su un'isola, ma grazie a Internet lavoro a Milano e incasso lo stipendio via bancomat, videocomunico con la mia famiglia, vedo i film, ascolto musica, leggo i giornali... Senza Internet? No grazie». Forest: «La mia vacanza quest'anno è negli Usa, e ovunque ci sia un computer ci sono anch'io: così, immersa nel made in Usa, mi tuffo nel Web alla ricerca di un briciolo di vera Italia. Grazie Internet!». Infine, ecco il sano messaggio di «anonimo»: «Vado in vacanza... Unbelmessaggio di risposta automatica informerà chi mi cerca che avrà risposta fra 4 settimane... Sentirmi solo? No, solo libero». E Verizon: «Nei posti dove vado io, spesso non hanno neppure la corrente elettrica, quindi è inutile portarsi il computer». Consolatevi: dall'anno prossimo, con l'affermarsi del sistema «wireless» (senza fili), il Web sarà sempre disponibile ovunque. E quindi il problema della solitudine senza Internet non si porrà nemmeno più. anna.masera@lastampa.it SIETE WEB-DIPENDENTI? Temete di esserlo? Per saperlo, sottoponetevi a questo semplice test ' , Quante volte state. 1 online più di quanto vorreste o sarebbe . , necessario? Quante volte trascurate le faccende domestiche, o altre occupazioni necessarie, per stare online? Quante volte,;prima di fare qualunque altra cosa, vi precipitate ad accendere il video per controllare se avete ricevuto email? Quante volte rinunciate al sonno per stare online fino ad orari impossibili? Quante volte, invece di uscire conglì amici o di andare alcihemar i scegliete di passare la serata online? Se rispondete «spesso» a più di una domanda, avete un problema di net-dipendenza. ;' LO PSICHIATRA ONLINE Net addiction www.netaddiction.com : E'il centro della dottoressa Kimberly Young. E' una guida a un utilizzo sano del computer:-per professionistiche operano in ambito sanitario, per individui'e . coppie, per genitori e insegnanti, ioer avvocati, per professionisti informatici e.per dirigenti' aziendali nel reparto delle risorse . umane; Offre lesi di aulo-aiulo, consigli per libri e cassette, consulenza online. itemel/Con ter Addiction www.icaservices.com E' il servizio gestito.'dalla psicologa Hilarie Cash, presidente dell'Associazione dei consulenti di Seattle e cofondafrice con Jay Parker di icas a Redmond, . Washington. Sia Cash sia Parker' hanno esperienza.ventennale sul campo e offrono aiuto psicologico. Psychiatry Online www.pòl-it.org Versione italiana del sito internazionale di psichiatria online. Computer Addiction wvvw.computeraddiction.com Da oltre 15 anni la dottoressa Maressa Orzack tratta i ..comportamenti legati alla dipendenza da computerai McLeàn Hospital (Belmont, Massachusetts), dove hafondatb questo servizio, legato alla facoltà di Medicina di Harvard. Net dipendenza www.netdipendenza.it Un'agenziadi informazione online, fondata recentemente in Italia. .-; ' ' . Internet Addiction www.internetaddiction.com E'la alcolizzatianonimi per. interhettiani. Offre sostegno Z online gratis. 24 ore al giorno, 7 giomisu 7. Il sito è in via di z1. ristrutturazione per una versione - .tutta nuova e migliore proprio . entro il mese diagosto 2003.

Persone citate: Belmont, Cagnoni, Cicogna, Frenna, Giorgio Nardone, Kimberly Young, Massimo Cicogna, Redmond, Umberto Galimberti