Il caso Kelly-Bbc stritola Blair

Il caso Kelly-Bbc stritola Blair Il caso Kelly-Bbc stritola Blair Ultimo sondaggio: un terzo degli elettori vuole le sue dimissioni Maria Chiara Bonazzi LONDRA Gli elettori non perdonano a Blair la parte che ha fatto il suo governo nello scandalo David Kelly, il consulente del Ministero della Difesa che tre settimane fa si è tolto la vita. Secondo l'ultimo sondaggio commissionato dal settimanale «Mail on Sunday», un cittadino britannico su tre ritiene che il primo ministro debba dimettersi, e quasi uno su due afferma che «non si può credere a una sola parola detta da Blair». L'indice di gradimento del primo ministro è drammaticamente in picchiata proprio mentre oggi i primi testimoni convocati da Lord Hutton, il giudice che presiede l'inchiesta sulla morte dello scienziato, si apprestano a ricostruire quanto il dottor Kelly effettivamente sapeva e ciò che disse alla BBC sulle presunte manipolazioni di un dossier sulle armi di Saddam ad opera di Downing Street. Il quadro che esce dal sondaggio effettuato da YouGov, che la settimana scorsa ha intervistato 2071 adulti, è pessimo per Blair. Uno schiacciante 680Zo ritiene che il governo laborista sia disonesto e inaffidabile, il 640Zo che è allo sbando e ha perso il controllo della situazione. Soltanto un interpellato su 5 è ancora disposto a concedere la propria fiducia a Blair e colleghi, mentre 7 persone su 10 ritengono che «al cuore del governo vi sia una cultura di inganno e propaganda». Il ministro della Difesa Geoff Hoon appare particolarmente sotto pressione: più della metà degli interpellati ritiene che non sia all'altezza della sua carica. Il portavoce di Blair, Tom Kelly, che durante un briefing informale con i giomalisti aveva descritto lo scienziato come un fantasista, esce con le ossa rotte: il 690Zo vuole che faccia le valigie e il 9007o ritiene il suo comportamento «inaccettabile». Quanto ad Alastair Campbell, il potente direttore delle Comunicazioni di Blair, 6 intervistati su 10 vorrebbero che si dimettesse. Il 41 "/o attribuisce la colpa della morte di David Kelly al governo, il 320Zo ritiene che il suo duro trattamento ad opera della commissione Affari Esteri dei Comuni sia stato il fattore decisivo che lo ha indotto a suicidarsi. Prevedibilmente, i conservatori escono con un margine di vantaggio dal confronto, e infatti l'ultimo sondaggio li pone al 3807o, con un vantaggio del 40Zo rispetto ai laboristi. Il leader Tory, lain Duncan Smith, cavalca l'onda deh'indignazione popolare: «Bla¬ ir deve scusarsi. Il tentativo da parte di Tom Kelly di sminuire l'importanza del dottor David Kelly è stato spaventoso, ma non dobbiamo pensare che questo sia stato semplicemente un errore non autorizzato». Il danno alla popolarità laborista causato dalla vicenda umana dello scienziato e dai dubbi sulle ragioni del governo per entrare in guerra sta diventando cospicuo. Il «Mail on Sunday» avverte il primo ministro: «Si goda i suoi giorni al sole finché può, signor Blair. Gli elettori non dimenticheranno questo tentativo di sminuire il dottor Kelly e si aspettano un atto di pentimento». Il «Sunday Times» ha anticipato una deUe prove chiave in favore della BBC che saranno sottoposte a Lord Hutton nei prossimi giomi. Secondo il settimanale, una giornalista ha i nastri di due conversazioni registrate con il dottor Kelly, dalle quali emerge che lo scienziato aveva effettivamente accusato Downing Street di avere presentato «al di fuori di ogni proporzione» le informazioni sul pericolo costituito da Saddam.

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