A rischio il mega stadio di Venaria di Gianni Giacomino
A rischio il mega stadio di Venaria BLOCCATO IL CANTIERE DELL' IMPIANTO CHE PREVEDE CAMPI DI CALCIO, CALCETTO, BASKET E VOLLEY A rischio il mega stadio di Venaria I Comune non ha comprato i terreni dal Demanio Gianni Giacomino VENARIA Il progetto è molto ambizioso: uno stadio da calcio omologato per la serie A con tanto di tribune, uno per la serie C, altri per gli allenamenti, dei campi da calcetto, basket, volley e un ostello per gli atleti. E' questo il futuro dei 110 mila metri dell'ex area delle Casermette di Altessano. Costo dell'operazione: più di 10 milioni di euro e il primo lotto da due milioni di euro è già stato appaltato a una ditta torinese. Sette mesi di lavori per tracciare dei parcheggi e allestire un'oasi di verde. Peccato che il cantiere si sia inchiodato perché quell'area di proprietà del Demanio non è mai ufficialmente passata al Comune di Venaria. «E' un bel guaio perché qui rischia di saltare tutto dopo anni di fatica sia politica che tecnica», ammette dopo qualche secondo di tentennamento Giuseppe Catania, il sindaco della città della Reggia. «Comunque per fare un piacere al Demanio ci siamo anche accollati i costi delle operazioni di sminamento - prosegue Catania -. A questo punto la situazione si deve sbloccare, per la città quel complesso è fondamentale». Soprattutto perché ridarebbe un rettangolo verde e uno spogliatoio al e diverse squadre di Venaria (almeno 400 atleti divisi in tutte le categorie) sloggiate dal Parco Vizille inglobato nel recupero della dimora sabauda. I lavori nell'ex area delle Casermette, fino a qualche tempo fa tappezzata da orti e da baracche abusive, dovevano iniziare già tre mesi fa. Una data storica dopo un braccio di ferro tra Comune e Demanio che dura da un decennio. All'inizio all'amministrazione erano stati chiesti una decina di miliardi di lire per entrare in possesso della superficie che si affaccia sul torrente Stura. Una cifra giudicata esagerata. Adesso tutto si potrebbe concludere con l'uscita dalla casse comunali di appena 2 milioni di euro. L'importante è trovare una soluzione. «Ma la verità è che nessuno firma l'ok per l'apertura del cantiere perché non vuole finire nei guai - attacca Pino Capogna, consigliere di minoranza degli Indipendenti per Venaria che, insospettito dai ritardi, è andato a rivedere tutte le carte relative al progetto -. La prima cosa da fare era acquisire l'area dal Demanio, ma come al solito c'è stata troppa superficialità nel risolvere il problema da parte degli amministratori e adesso chissà quando cominceranno i lavori». Ruspe e draghe dovrebbero entrare in azione in autunno. «Certo - assicura Luigi Brossa, il general manager del Comune -. E tra breve, dopo l'ok della Soprintendenza ai Beni Architettonici che ha verificato se quella zona fosse sottoposta a vincoli paesaggistici e ambientali, acquisiremo il terreno dal Demanio. Il ritardo - continua è anche dovuto al fatto che stiamo cercando di dividere il maxi progetto in due tronconi distinti in modo da accedere in maniera diversificata ai finanziamenti, tutto qua». .i^ m*? i^M L'area delle Casermette di Altessano dove verrà costruita la cittadella sportiva
Persone citate: Giuseppe Catania, Luigi Brossa, Pino Capogna
Luoghi citati: Basket, Calcetto, Catania, Comune Di Venaria, Venaria
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