MIFFY salva New York di Paolo Mastrolilli

MIFFY salva New York UNA CONIGLIETTA BIANCA MESSAGGERA DELLA METROPOLI IN CRISI TURISTICA: FAMIGLIE DEL MONDO, TORNATE QUI MIFFY salva New York Paolo Mastrolilli NEW YORK METTIAMOLA così: cosa pensereste se il Comune di Roma, per offrire un'immagine più amichevole e attirare i turisti al Colosseo durante l'estate, fosse costretto ad allearsi con Topolino? Grosso modo è capitato a New York, dove l'ufficio turistico municipale, NYC 5Company, ha nominato la bianca coniglietta Miffy del disegnatore olandese Dick Bruna ambasciatrice presso le famiglie di tutto il mondo. L'obiettivo, come recita senza vergogna il comunicato stampa, è «lanciare una grande campagna per promuovere New York in veste di destinazione adatta ai nuclei familiari. La città - continua il testo - beneficerà della straordinaria visibilità intemazionale di Miffy, nel tentativo di riattirare il lucroso mercato dei visitatori intemazionali che è rimasto stagnante dopo l'I 1 settembre». Detto con parole loro, questo è quanto attende i turisti a New York: una città violentata che cerca di riprendersi, ma proprio perciò è disposta a trattare con più gentilezza chi volesse porgerle la mano. Girando per le strade uno forse non ha l'impressione .di trovarsi in mezzo ad una crisi epocale, ma bastano poche cifre per capire. Il Comune di New York aveva un buco di bilancio stimato in 6,4 miliardi di dollari, dovuto in parte a qualche scelleratezza amministrativa dell'ex sindaco Giuliani, e per il resto al crollo delle entrate dopo gli attentati del 2001. Per colmarlo, prima di raggiungere un accordo col Consiglio comunale fatto di tagli e nuove tasse, il sindaco Bloomberg era passato dall'idea di affittare il ponte di Brooklyn a quella delle multe selvagge, comminate anche per «uso improprio di cassetta di plastica», com'è successo ad un poveraccio che si era seduto in mezzo al marciapiedi sopra un contenitore per bottiglie del latte. Occhio perciò a chi fuma, perché il nuovo divieto totale della sigaretta nei locali pubblici è un'imposta supplementare. La crisi è così seria che la popolarità di Bloomberg è scesa ai minimi storici nei sondaggi, e qualcuno ha cominciato a far girare la voce che l'ex presidente Clinton potrebbe candidarsi a sindaco. A livello nazionale la disoccupazione, in salita per la recessione generale, è al 6,20Zo, ma a New York ha toccato il 7,80Zo. Dopo l'I 1 settembre i ristoranti della città avevano subito un calo degli incassi del 470Zo, mentre i musei avevano perso il 560Zo e gli show di Broadway il 320Zo. Nel 2001 la città aveva ricevuto 35,2 milioni di visitatori americani e stranieri, gli italiani al sesto posto con 162.000 presenze, facendo segnare un calo del 30Zo rispetto all'anno precedente. L'industria del turismo aveva generato 22 miliardi di dollari, cioè il 120Zo in meno rispetto al 2000, e le cose sono continuate a peggiorare, nonostante la ripresa dai minimi storici del dopo 11 settembre. New York, in poche parole, ha fame di turisti, per riempire le sue 69.850 stanze d'albergo, i suoi 12.187 taxi, e i suoi 17.312 ristoranti, come il nuovissimo «66», disegnato dall'architetto Richard Meier e firmato dallo chef Jean-Georges Vongerichten. Come convincere la gente a tornare? Oltre a Miffy, per gli europei c'è la convenienza economica generata dal rialzo dell'eviro rispetto al dollaro, che una volta tanto ha reso vantaggioso il cambio. I prezzi degli alberghi, a causa della crisi, sono calati un po'. Il problema centrale, però, resta quello della sicurezza. Il 16 giugno scorso la polizia aveva bloccato persino la Messa nella cattedrale di St. Patrick, perché c'era stato un allarme bomba (falso), mentre il settimanale Newsweek ha pubblicato i verbali degli interrogatori di Khalid Shaikh Mohamraed, capo operativo di al Qaeda catturato in Pakistan, secondo cui i suoi uomini si stavano attrezzando per tirare giù il ponte di Brooklyn. Ma la situazione è davvero così preoccupante? La citta' vive in perenne stato di allerta arancione, il più alto prima del rosso, e te ne accorgi soprattutto quando passi i controlli all'aeroporto. Sulla metropolitana e nelle strade c'è più polizia, e ogni volta che si sente un botto la gente alza la testa verso i grattacieli. Ormai, però, i newyorchesi ci hanno fatto il callo e provano a tirare avanti come sempre. Per esempio il 10 giugno scorso, quando la Metropolitan Opera ha inaugurato la stagione estiva a Central Park con la Turandot, sull'erba c'erano 50.000 persone a fare il picnic e ascoltare «all'alba vincerò», bambini in carrozzina compresi. Una risposta alla paura è stata la moltiplicazione degli eventi. Facendo una ricerca all' inizio dell'estate sul sito dell'ufficio turistico (www.nycvisit. comi, dal primo luglio al 31 agosto venivano fuori 557 appuntamenti. Dal cinema all' aperto di Bryant Park ai concerti della Philhannonic in tutti i parchi cittadini, Bronx e Brooklyn inclusi. Dalle gite in bici per Harlem ai festival di cucina esotica. New York, per chi non lo sapesse, funziona 24 ore al giorno per 365 giorni all'anno, e quindi d'estate non si svuota mai. Forse i ricconi alla Jay Gatsby si trasferiscono in pianta stabile nelle ville degli Hamptons, ma persino la sua amica Jordan Baker ammetteva: «Mi piace New York nei pomeriggi estivi, quando non c'è nessuno. Ha qualcosa di molto sensuale, troppo maturo, come se ogni genere di strani frutti stessero per caderci in mano». Alla fine del week end, quindi, i comuni mortali tornano da Long Island in città e vogliono continuare a divertirsi, magari nei locali alternativi di Williamsburg in riva all'East River, come il ristorante Sea dove hanno girato le ultime puntate del telefilm Sex and the City. Perciò cinema, discoteche, teatri e musei sono tutti aperti, il Metropolitan con Manet e le sculture di Roy Liechtenstein sulla terrazza sopra Central Park, e il MoMA con Andy Warhol nella nuova sede distaccata che invita a scoprire il Queens. Chi ama la musica faccia il nome di un artista a caso, e molto probabilmente ha suonato o suonerà a New York questa estate. Ce ne per tutti i gusti: da Joe Cocker e Bob Dylan agli White Stripes, da Lou Reed, Patti Smith e i sopravvissuti dei Sex Pistols, a Norah Jones, Bjork, Radiohead, e Train, passando per il jazz moderno di Joshua Redman o quello classico di Wynton Marsalis. In più ci sono i festeggiamenti per il centocinquantesimo compleanno di Central Park, compreso un concerto gratis di Andrea Bocelli. Tutto questo basterà a far tornare i turisti? Per ora il programma ha convinto la figlia del presidente Bush, Jenna, che sta passando l'estate in città per seguire un corso della New York University. Agli altri, forse, ci penserà la coniglietta Miffy. Una città in perpetuo allarme rosso, piena di controlli e di polizia ma con l'antica vitalità Cinema e teatri sempre aperti. Tra luglio e agosto 557 manifestazioni E il rock la fa da padrone- ; MIFFY salva New York tà in perpetuo rosso, piena rolli e di polizia l'antica vitalità e teatri sempre Tra luglio e agosto nifestazioni la fa da padrone- ; ericoli McGIrFrct Un disegno di Matteo Pericoli