Treni e autostrade aumenti in arrivo

Treni e autostrade aumenti in arrivo Treni e autostrade aumenti in arrivo ROMA Autostrade e treni potrebbero presto essere più cari. Il governo ha intenzione di procedere a ritocchi all'insù per trovare le risorse necessarie al rilancio delle grandi opere. Ieri è stato proprio il ministro per le Infrastrutture Pietro Lunardi a fare un annuncio che non è piaciuto per nulla alle associazioni dei consumatori. «Oramai - ha dichiarato Lunardi - dovremmo essere vicini ad una definizione delle tariffe, sia per Ferrovie sia per Autostrade». Il ministro non nasconde che se fosse stato per lui si sarebbe intervenuti anche prima. «Certo - ha spiegato un'operazione simile deve avvenire controllando cosa succede, anno per anno, in modo da verificare che non ci siano extraprofitti e, nel caso dovessero emergere, destinarli agli investimenti». La decisione comunque spetta al Cipe che si riunirà per la prima volta dopo l'estate il prossimo 23 settembre, ma dell'argomento si sta già discutendo in alcuni ministeri, compreso al dicastero dell'Economia. La questione tariffe era stata sollevata dalla società Autostrade. L'amministratore delegato Vito Gamberale aveva infatti chiesto un aumento dei pedaggi per Conteggiare le spese per i nuovi investimenti, così come fissato dalla nuova convenzione stipulata con l'Anas. Nel lavoro di preparazione dei Cipe, tuttavia, non è stato trovato un accordo tra ministero dell' Economia e quello delle Infrastrutture. Al centro della questione ci sono proprio i cosiddetti extraprofitti realizzati da Autostrade negli ultimi 5 anni, tali da consentire un ribasso delle tariffe secondo il Tesoro, ma non secondo il ministero dei Trasporti. «Io - ha aggiunto Lunardi sono sempre favorevole a non bloccare questi processi. Il ministro Tremonti è più prudente; ha voluto fare delle verifiche, ma mi ha assicurato che in settembre-ottobre dovremmo arrivare ad una definizione. Io me lo auguro perché in caso contrario si bloccano investimenti che, soprattutto per Autostrade, sono indispensabili per Lunardi: nuper finanziaNo dei con«Così salgoi prezzi di aDubbi all'indella magg ovi fondi re le opere umatori: no anche tri beni» erno oranza fare opere nei prossimi anni. Entro il 2009 sono infatti previste opere per oltre 8 miliardi». Per Ferrovie, conclude Lunardi, «ne stiamo parlando da un anno e mezzo; mi auguro che se effettivamente le tariffe italiane sono le più basse d'Europa, si proceda ad un adeguamento». Dai consumatori, invece, arriva un drastico no a nuovi aumenti. «Siamo contrari - spiega il presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti - e non solo per la ricaduta immediata sugli utenti. Aumentando le tariffe delle autostrade si incide infatti anche sui prezzi finali dei beni di largo consumo che sono trasportati soprattutto sulle strade». L'associazione dei consumatori non condivide la tesi del ministro secondo cui l'aumento dei pedaggi servirebbe a rilanciare gli investimenti delle aziende. «Autostrade - afferma Trefiletti - può e deve fare investimenti, ma autonomamente. Per farli basta che sfrutti i suoi profitti azionari, che in questi mesi hanno resistito allo scoppio della bolla speculativa». Federconsumatori è critica anche sui rincari per le Ferrovie, almeno «finché non migliora il servizio e non si modifica il meccanismo di pricecap». Critiche alla proposta di Lunardi sono arrivate anche dall'interno della maggioranza. Raffaele Costa e Alfredo Biondi, esponenti del gruppo di Liberalismo Popolare di Forza Italia, definiscono «curioso» l'annuncio del ministro: «Apprezziamo l'attivismo ma non le riflessioni economiche e ci auguriamo che ci si avvìi, almeno nel settore autostradale, alla riduzione delle tariffe come contributo al rilancio complessivo dell'economia soprattutto delle aziende e del mondo produttivo che hanno davvero necessità di investimenti e che soffrono per gli alti costi proprio del trasporto». Molto perplesso si è detto anche Roberto Pinza, presidente della consulta economica della Margherita: «È singolare - aggiunge - che, in un momento in cui l'assenza di controlli sui prezzi ha determinato una nuova esplosione di rincari che pesano gravemente sulle tasche delle famiglie e delle imprese, si pensi a nuovi aumenti», [r. e. s.l Lunardi: nuovi fondi per finanziare le opere No dei consumatori: «Così salgono anche i prezzi di altri beni» Dubbi all'interno della maggioranza

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