In sala operatoria con i carabinieri

In sala operatoria con i carabinieri LA GIOVANE SI ERA SOTTOPOSTA AD ADDOMINOPLASTICA PER RIDURRE IL GRASSO In sala operatoria con i carabinieri Intervento per la pinza dimenticata dai medici S. MARGHERITA LIGURE Ha vissuto per sei anni con ima pinza lunga 22 centimetri nell'addome, «ricordo» di una operazione chirurgica alle Molinette. Oggi Alessandra, 33 anni, di Collegno, toma in sala operatoria. Ma questa volta ci saranno al suo fianco anche un medico legale e un maresciallo dei carabinieri, nominati dalla procura di Torino. Un intervento necessario per asportare (e sequestrare) l'oggetto metallico che tanto ha fatto penare la donna, dipendente di una emittente radiotelevisiva. «Si tratta di un'operazione molto delicata. E' da vedere che tipo di aderenze esistono. Potrebbe essere pericoloso togliere la pinza, ma non è possibile nemmeno lasciarla dov'è», spiega l'avvocato Emanuele Quacquaro di Santa Margherita Ligure, conoscente e legale di Alessandra. Tutto ha avuto inizio nel maggio scorso. Alessandra è stata sottoposta a una radiografia per un problema alla schiena, e sulle lastre è spuntata l'inequivocabile traccia bianca del ferro. La pinza sarebbe stata dimenticata dai chirurghi plastici delle Molinette, il 16 giugno 1997, nelle sale operatorie del San Vito, durante un intervento di addominoplastica cioè l'asportazione di grasso per ridurre il peso (la paziente pesava 107 chili). Da qui, la denuncia, presentata ai carabinieri di S. Margherita Ligure e l'inchiesta aperta dalla procura di Torino, coordinata dal sostituto procuratore Andrea Bascheri. L'addominoplastica era stata eseguita dal professor Giovanni Bocchiotti. Ha dichiarato: «Nell'intervento si utilizzano due pinze e uno speciale filo. Una di queste pinze evidentemente è scivolata sotto pelle ed è rimasta lì per tutto questo tempo. Oggi un evento simile sarebbe impossibile, perché in sala operatoria gli strumentisti contano uno per uno i ferri. Ma all'epoca non avevamo strumentisti. Alla paziente ho spiegato che con una piccola anestesia locale e venti minuti al massimo di intervento avremmo potuto togliere quell'og;etto. Avevamo addirittura fissato 'intervento. Ma la ragazza non si è presentata: sono venuti il marito e un fratello a dire che non si sentiva bene e a chiedere di rimandare l'operazione. Alcuni giorni dopo è arrivata la lettera dell'avvocato».

Persone citate: Andrea Bascheri, Emanuele Quacquaro, Giovanni Bocchiotti

Luoghi citati: Collegno, Santa Margherita Ligure, Torino