Per Bryant solo 2 parole in 7 minuti al processo per stupro

Per Bryant solo 2 parole in 7 minuti al processo per stupro Per Bryant solo 2 parole in 7 minuti al processo per stupro EAGLE. Sette minuti e due parole. Così può essere riassunta la prima apparizione di Kobe Bryant (cu spalle EAGLE. Sette minuti e due parole. Così può essere riassunta la prima apparizione di Kobe Bryant (cu spalle nella foto, con l'avvocato) nell'aula del tribunale di Eagle, in Colorado, dopo che il cestista americano dei Los Angeles Lakers (Nba) è stato accusato di violenza sessuale ai danni di una 19enne. Bryant si è limitato a rispondere «no, sir» al giudice Frederick Gannett, che chiedeva se l'imputato avesse obiezioni da sollevare sulla rinuncia al diritto di avere entro 30 giorni un'udienza preliminare. L'appuntamento è stato quindi fissato dalla corte per il 9 ottobre, ma potrebbe slittare anche all'estate 2004. Nell'aula erano stati ammessi solo 22 giornalisti. Fuori, invece, un tendone utilizzato come sala stampa ospitava centinaia di reporter di molti Paesi. Il giudice Gannett ha ritenuto opportuno nominare un investigatore privato per individuare i responsabih di eventuali fughe di notizie. Secondo i legali della difesa, infatti, fonti anonime avrebbero fornito alla stampa informazioni relative alle ferite riportate dalla cameriera che accusa Bryant e indicazioni su quanto tempo la giovane avrebbe trascorso nella stanza occupata dal giocatore, in un albergo di Vail, il 30 giugno scorso. Delusi invece molti fans di Bryant: «È uno schifo, non ha fatto nemmeno un autografo».

Persone citate: Frederick Gannett, Kobe Bryant

Luoghi citati: Colorado, Los Angeles