Dolce Sharon a morte non attende di Elena Loewenthal

Dolce Sharon a morte non attende 1969. LA FEROCIA ESPLODEVA A BEL AIR Dolce Sharon a morte non attende Elena Loewenthal QUELLA notte dell'S agosto 1969 Charles Manson rimase in macchina, fuori dalla villa di Bel Air. Il lavoro sporco lo lasciò fare alla sua banda di adepti inebetiti - un uomo e tre donne, tutti appena ventenni. Fu una strage inzaccherata di sangue e alito di demonio. Il suo architetto, uno squilibrato pieno di frustrazioni e con una ricca fedina penale, è in fondo l'archetipo del serial killer, l'assassino appagato dalla propria spietatezza, che lascia in scena un quadro orripilante di accanimento sulle vittime. Quella stessa pulsione Roman Polanski aveva ritratto con macabro e ironico garbo in Per favore non mordermi sul collo, il film che poco tempo prima aveva siglato l'unione, professionale e coniugale, fra lui e Sharon Tate. Quella sera però il regista polacco era molto lontano: si trovava a Londra, dove stava girando il Macbeth. Vi era rientrato da poco, reduce da un premio cinematografico ritira¬ to a Taormina. Sharon Tate,, invece, avrebbe compiuto ventisette anni dieci giorni dopo quella notte. Insieme a lei Jay Sebring, parrucchiere dei divi ed ex fidanzato di Sharon, fu trucidato in camera da letto e successivamente impiccato con la stessa corda usata per lei, mentre Abigail Folger, figlia del re del caffè e amica di Sharon, e Voyteck Frikowsky, amico di Polanski, furono ritrovati in giardino, finiti a colpi di pistola in un vano tentativo di fuga. Steve Fari Parent, invece, che aveva solo diciotto anni ed era lì quasi per caso, fu ammazzato dentro la sua macchina. «Giovane studente noto negli ambienti della scapigliatura di Los Angeles», viene definito con un ammiccamento all'equivoco: era amico del custode della villa, un ragazzo che qualche tempo prima Polanski aveva letteralmente raccolto per strada, mentre cercava di raggiungere la California a piedi. Due giorni dopo la strage di Bel Air, Manson e i suoi avevano fatto incursione in un'altra villa della zona, uccidendo con lo stesso rituale i coniugi La Bianca: ostentazione di accani- mento, una X di coltello sulla pancia di Sharon, la scritta «pigs» spalmata col sangue. Però ci vorrà qualche settimana di indagini prima di arrivare alla pista satanica che portava direttamente a Manson. La luminosa (e misteriosa) bellezza dell'attrice moglie di Polanski, «non era fino a questo momento molto più che una "stellina" ricevente luce dal consorte, ma già mandava una luce sanguigna», scrive all'indomani del delitto Leo Pestelli su La Stampa. Mentre nel 1968 Polanski aveva diretto l'agghiacciante Rosemary's Baby, storia di una demoniaca gravidanza. L'eccidio fu sulle prime attribuito alle eccentriche abitudini hippy della coppia e dell'ambiente che la circondava, bollato per le sue usanze anticonformiste: le cronache abbondano di allusioni a «slip di seta tipo hippy», «festicciole allargate», «torbidi riflessi» di un «sadico massacro» attribuito a «giochi perversi». Del resto, di lì a qualche giomo si aprirà il Festival di Woodstock: culmine del movimento hippy e simbolo di un'epoca (ricordato su questa stessa pagina da Roberto Duiz) : arrivò circa un milione di persone, per la prima volta unite da un autentico senso di comunità, oltre che dall'esperienza libero di sesso, droga e rock. In Italia, il cammino verso questa specie di progresso doveva sembrare immensamente lunga. All'inizio dell'anno una sentenza della Corte Costituzionale che dichiara incostituzionale la disparità fra uomo e donna nel reato di adulterio. Qualche mese dopo, il 15 di ottobre, la Procura della repubblica di Milano mette sotto sequestro il disco con la canzone di Serge Gainsbourg e Jane Birkin, Je t'aime moi non plus uscita in Italia il 15 di agosto di cui l'Osservatore .Romano ha pubblicato la traduzione integrale, a paradossale dimostrazione della sua scabrosità. Quanto a Sharon Tate, non doveva essere stato così facile per lei sfuggire al molo di bambola oca impostole da un impresario convinto di poter fare di lei l'erede di Marilyn Monroe. Tempo prima era stata eletta miss Nato di Verona: suo padre, Paul Tate, era uffi- ciale dell'esercito, Sharon e famiglia vagabondarono per anni da una base militare all'altra. Poi conobbe Polanski: fu probabilmente al Playboy Club, dove nel dicembre del 1968 celebrarono il loro eccentrico matrimonio. Fra una data e l'altra, Sharon compare sulla omonima rivista - numero di febbraio del 1967 - fotografata senza veli dal promesso sposo. Posare nuda sulla patinata rivista era rn modo come un altro. piuttosto in voga all'epoca, di far trasgressione dall'alto del jet set. Il 1969, con le sue rivoluzioni in corso (fra le tante anche quella «maturità sperimentale» che si portò sui banchi di scuola sino al 1997), fu peraltro una stagione di riflusso, dopo le pirotecnie del '68. La racconta Dario Fo nel suo Mistero Buffo, con un'indignazione stemperata nella comicità. In quell'anno Lucio Battisti fa il gran passo dalle parole alla voce: dopo aver firmato già tante celebri canzoni, vince il Festivalbar con Acqua azzurra, acqua chiara, che piace davvero a tutti, capitalisti e operai, conservatori e trasgressivi. E' un anno di grandi alternanze politiche nello scacchiere internazionale: Richard Nixon diventa presidente degli Stati Uniti, Juan Carlos di Borbone è proclamato successore del dittatore Franco e futuro sovrano, Charles de Gaulle esce di scena rassegnando le dimissioni. Il primo settembre in Libia una truppa di ufficiali guidati da Muhammar Gheddafi attua un colpo di Stato, rovesciando re Idris I. Golda Meir, già ministro degli esteri, diventa presidente del Consiglio in Israele, mentre Yasser Arafat è nominato presidente dell'Olp e avvia una intensa stagione di terrorismo. L'Irlanda del Nord è lungo tutto l'anno scossa da scontri fra estremisti cattolici e protestanti. Il 16 gennaio lo studente cecoslovacco Jan Palach si è dato fuoco per protesta contro l'invasione sovietica. Il 12 dicembre la strage di piazza Fontana a Milano miete quattordici persone. Incastonato fra queste date, il primo di aprile John Lennon e Yoko Ono celebrano le loro nozze con un «bed-in», manifestando a favore della pace nel mondo. Un massacro compiuto dalla banda inebetita di Charles Manson. Ferocia senza senso in un'epoca sospesa tra rivoluzione e riflusso L'attrice assassinata qui è a fianco del marito, il regista Roman Polanski mM SharonTate, bellezza insieme radiosa e aggressiva. Lo star system hollywoodiano voleva farne la nuova Marilyn Monroe Serge Gainsbourg e Jane Birkin, interpreti di Je t'a/me, moi non plus