Forza Italia: commissione d'inchiesta sui magistrati

Forza Italia: commissione d'inchiesta sui magistrati IN SERATA LA PRECISAZIONE: NESSUNA NOVITÀ, E UN ISTITUTO PREVISTO DA UN DDL GIÀ IN DISCUSSIONE Forza Italia: commissione d'inchiesta sui magistrati Annuncio choc di Bondi, Udc e An frenano. L'opposizione: tentano il golpe Mara Montanari ROMA La notizia la diffonde che non sono ancora passate le quattro del pomeriggio, il portavoce di Forza Italia, Sandro Bondi. Una nota sintetica in cui, a nome di tutto il partito, si chiede «l'istituzione di una commissione di inchiesta sulla magistratura». Poche righe dai contenuti esplosivi che arrivano proprio all'indomani delle motivazioni della sentenza di condanna di Previti per il processo Imi-Sir/Lodo Mondadori. Tuttavia, in serata, l'uscita di Bondi viene chiarita dal diretto interessato: «Non si tratta di istituire una nuova commissione d'inchiesta - puntualizza - con la mia proposta mi riferivo ad un ddl già approvato dalla commissione Affari costituzionali della Camera, e che nell' agenda dei lavori dell'Aula di Montecitorio, che prevede l'istituzione di una commissione d'inchiesta sull'uso politico della giustizia». Un chiarimento che smorza i topi di una giornata caratterizzata da una proposta che avrebbe portato al punto di massima tensione, lo scontro tra il partito di Silvio Berlusconi e le toghe e che già aveva aperto un nuovo fronte di spaccatura interno alla maggioranza di governo. Ma il tema resta, incandescente. E nonostante la retromarcia, i commenti dei parlamentari azzurri vanno tutti nella direzione di accarezzare l'idea di una commissione sui magistrati. C'è Renato Schifani che difende Bondi dalla bocciatura categorica della proposta da parte del vicepresidente del Csm, Virginio Rognoni. C'è Elio Vito che afferma: «Credo che la Casa delle libertà dovrà seriamente e pacatamente riflettere su questa iniziativa alla ripresa dei lavori». «Cosa penso? - interviene il senatore diessino. Guido Calvi - sono convinto che questa boutade, avanzata tramite Bondi, sia stata in realtà una mossa studiata per alzare un nuovo polverone estivo teso a coprire il forte impatto che avuto sul piano nazionale e internazionale la motivazione della sentenza di condanna del processo Imi-Sir». Un polverone giustificato dalla durezza dei contenuti della nota diffusa dal portavoce di Forza Italia. «Alla ripresa dell'attività parlamentare - aveva annunciato Bondi - Forza Italia chiederà formalmente l'istituzione di una Commissione d'inchiesta per accertare se ha operato ed opera tuttora nel nostro Paese una associazione a delinquere a fini eversivi, costituita da parte della magistratura, con lo scopo di sovvertire le democratiche istituzioni repubblicane». Parole che, nonostante il caldo torrido, hanno gelato parte della maggioranza. I centristi, innanzitutto. «Spero che la frescura autunnale riporti Bondi alla consueta serenità e moderazione - sibila il capogruppo dell'Udc alla Camera, Luca Volontà che attacca anche «la teoria del complotto» esposta dal portavoce azzurro. «C'è in atto un disegno aveva detto Bondi - che si sarebbe avvalso e che tuttora si avvarrebbe di complicità e di collegamenti organici con il mondo politico della sinistra postcomunista e con settori dell'editoria e delle comunicazioni che perseguono precisi e ben individuabili interessi economici e finanziari». Caustica la replica di Volontà: «Chiunque abbia sospetti ed elementi che possono giustificare che ci sia un complotto volto a sovvertire l'ordine democratico o che vadano a colpire ingiustificatamente un politico, di rivolgersi nelle sedi preposte, cioè alla Procura della Repubblica». Nonostante la precisazione di Bondi c'era già, tuttavia, chi sposava in pieno il progetto di una commissione sulla magistratura. La Lega, ad esempio. Roberto Calderoli si dice ansioso di partecipare a una commissione d'inchiesta sui magistrati e Francesco Speroni, capo di gabinetto di Bossi, auspica un'iniziativa di questo tipo. «Ora la sinistra farà la solita cagnara e dirà che si tratta di un tentativo di delegittimare la magistratura. Ma a volte una commissione può servire anche a scagionare qualcuno su cui gravano dei sospetti». Secondo Speroni ci sono dei «sospetti» che gravano sulla magistratura, quindi «la cosa migliore è, appunto, fare chiarezza attraverso una commissione d'inchiesta». Alleanza Nazionale, da parte sua, non boccia direttamente la proposta di Bondi. Ma il fastidio per l'iniziativa di Forza Italia è palese. «Per carità, non fatemi parlare - sbotta il sottosegretario Alfredo Mantovano - lasciamo decantare questo progetto e riparliamone a settembre». Glissa Ignazio La Russa: «Si vedrà a settembre, se e quando questa proposta sarà formalmente presentata». «Il partito la chiederà per accertare se opera un'associazione di toghe con finalità eversive» Sandro Bondi

Luoghi citati: Roma