Taylor cambia idea e diserta il Parlamento

Taylor cambia idea e diserta il Parlamento Taylor cambia idea e diserta il Parlamento MONROVIA Il presidente liberiano Charles Taylor ha preso di contropiede i parlamentari riuniti ieri a Monrovia in sessione congiunta, ai quali avrebbe dovuto annunciare le sue dimissioni per lunedì prossimo. Taylor avrebbe dovuto rivolgere ai parlamentari un discorso per rendere noto il suo ritiro e il nome del suo successore. Nulla di tutto questo è però avvenuto, perché il presidente non ha presenziato alla seduta a porte chiuse. «Non cambia nulla, Taylor rimetterà il suo mandato lunedì», ha assicurato il suo portavoce, Vaani Passewe. Lo stesso presidente ha confermato, parlando alla Crm, la sua intenzione di trasmettere il potere al suo vice-, Moses Blah, durante ima cerimonia che dovrebbe segnare la fine dell'era Taylor in Liberia. «La comunità intemazionale deve credere alle mie parole», ha detto il presidente, mentre il provaavantcona46 H presidevoti contro uno - - le sue dimissio- assicura anin leader del invece chmovimento ribel- i iv «Lunedi mCharles Taylorle «Liberiani uniti per la riconciliazione e la democrazia» (Lurd), Sekou Damate Conneh, che da metà luglio combatte per cacciare Taylor dal poteresi è detto d'accordo nell'accettare che i capi di imputazione chgravano sul presidente vengano cancellati «se ciò può portare la pace al Paese, se ciò pufarlo partire dalla Liberia»Taylor aveva posto l'annullamento delle accuse di crimindi guerra e contro l'umanitrivoltegli da un tribunale dellSierra Leone appoggiato dalOnu come condizione per andare in esilio in Nigeria. I ribelli tuttavia non credonalla volontà di Taylor di lasciare il Paese. «Una volta lasciatil potere porrà nuove condizioni per abbandonare la Liberia»ritiene Conneh. Il leader dee lascio il mio vice M te liberiano z- a Cnn ai deputati i e ne vado otere al oses Blah» ribelli ha detto che il Lurd si ritirerà da Monrovia a condizione che «le forze di pace africane siano dispiegate in città e che Taylor abbia lasciato il Paese». Diverse decine di soldati della missione della Comunità economica degli stati dell'Africa occidentale (Ecowas), in Liberia dall'inizio di questa settimana, hanno intanto iniziato ieri mattina a pattugliare Monro-' via. I soldati dispongono di alcuni blindati coi quali faranno controlli mobili. Non creeranno posti di blocco almeno in un primo tempo e resteranno nella zona controllata dagli uomini del presidente Taylor. I militari nigeriani, diventati oltre 450 dopo l'arrivo dei primi lunedì scorso, sono stati finora posizionati all'aeroporto intemazionale, 50 km dalla capitale. La loro presenza ha suscitato entusiasmi e grandi speranze fra una popolazione vittima di saccheggi, stupri e altre violenze. I soldati hanno tra l'altro bloccato un carico di armi all'aeroporto di Monrovia, fucili automatici, lanciarazzi e munizioni destinati alle truppe di Taylor. Nella capitale liberiana è presente anche un piccolo gruppo di marines, provenienti dalla forza navale ancorata al largo del Paese africano, per studiare l'aspetto logistico di un eventuale sbarco di truppe americane. Ma l'intervento degli Usa è ancora una semplice ipotesi. Il segretario di Stato Usa Colin Powell ieri a Washington ha detto che gli Stati Uniti appoggiano l'ipotesi di un processo intemazionale contro Taylor e la sua decisione di lasciare il Paese non modificherà la situazione. Powell ha anche spiegato che è sbagliato fare un parallelismo tra il tribunale per la Sierra Leone, che Washington appoggia, e la Corte Penale Internazione dell' Onu, cui gh Usa si oppongono. [Ansa-Afp-Reuter] H presidente liberiano - n z- assicura alla Cnn invece che ai deputati i iv i «Lunedi me ne vado e lascio il potere al mio vice Moses Blah» Charles Taylor

Persone citate: Blah, Charles Taylor, Colin Powell, Moses Blah, Powell, Sekou Damate Conneh