Il Sogno di tornare un eroe

Il Sogno di tornare un eroe ECCESSI Il Sogno di tornare un eroe AldoCazzullo N' ON solo nulla è più inedito della carta stampata, ma niente è più inutile dei libri. Tre anni fa di questi giorni moriva Edgardo Sogno, tre mesi dopo usciva postumo il libro in cui raccontava la sua vita. Ora pare quasi che non sia mai stato pubbhcato, E cosi si fa un torto a Sugno, non a me che ne raccolsi la testimonianza. Non mi riferisco a casi imbarazzanti, come quello di imo storico che ha annunciato, «inedite rivelazioni» sull'intervento di Dulles nella liberazione di Sogno prigioniero dei nazisti (intervento che nel libro Sogno racconta con precisione). Penso ai «negazionisti» che, nella convinzione di servire la sua memoria, la snaturano, negando che avesse voluto dire quel che ha detto. Due anni di lavoro, carte su carte in cui Sogno ha annotato tutto, i nomi dei generali contattati (non ufficiali da operetta; i vertici delle forze armate italiane, quasi tutti a lui legati da consuetudine e amicizia), gh appunti sugli incontri con i politici e gh alti magistrati, le risposte alle mie domande (tutta la parte sul «golpe bianco» è stata messa da Sogno per iscritto); niente da fare, era tutto uno scherzo. Una iperbole. C'è davvero un iperbole. Ma nel personaggio; non nei suoi libri. Sogno era un don Chisciotte? Forse sì; ma don Chisciotte non sbeffeggia; semmai, viene sbeffeggiato. Giunto alla fine. Sogno non ne poteva più di essere raffigurato dalla parte pohtica che sentiva sua ma che accusava di averlo sempre imbonito ed evitato, la destra liberale, come una vittima, un perseguitato. Non era un personaggio fragile. Nonne aveva né l'indole, né la biografia. Né era apparso tale ai tedeschi che se l'erano trovato di fronte, o ai leader del Pei di cui rivelava le complicità nei crimini staliniani nei manifesti di Pace e libertà. Era un uomo d'azione che vide nei torbidi degli Anni 70 la possibilità di tornare l'eroe che era stato durante la Resistenza; allora contro i nazisti, poi contro i comunisti. Questo ha voluto dirci: i comunisti che l'hanno mandato in galera e condannato all'isolamento li avrebbe messi fuori gioco con un'operazione che dal suo punto di vista non avrebbe conculcato bensì salvato la democrazia. Un sogno, appunto. Golpe da operetta, è stato scritto. Giusto. Tutti i golpe, finché non riescono, sono da operetta. ^S A

Persone citate: Dulles, Edgardo Sogno, Sogno