«Lanciamo la sfida agli altri concorsi» di G. Bue

«Lanciamo la sfida agli altri concorsi» «Lanciamo la sfida agli altri concorsi» ROMA 1 numeri sono da capogiro, così come le aspettative di dii al progetto del nuovo Totocalcio ha lavorato da quando il Consiglio di Stato (a metà marzo scorso) ha dato il via libera alla rivoluzione del sistema. «Il gioco andava rivisto e non solo per la concorrenza del SuperEnalotto: abbiamo investito 45 milioni per invertire una tendenza fin troppo negativa». Giorgio Tino, dal luglio del 2002 chiamato dal ministro Tremonti alla gestione di giochi e concorsi, incrocia le dita nel giorno del battesimo della «sua» scommessa. «I giochi sono in calo ininteirottamente da sette armi. Basti pensare che dal '96 ad oggi gli introiti sono stati ben il 75 per cento in meno: il nostro obiettivo - continua Tino - è quello di crescere anche del solo uno per cento all'inizio, ma il sogno resta di realizzare un trend positivo del 20 per cento entro l'anno». Sullo schermo scorrono le immagini di quella che si presenta come una campagna pubblicitaria con i botti: nelle prossime settimane il «Tredicissimo» farà il giro d'Italia entrando nelle case degli italiani con una serie di spot tv pronti ad invitarli ad inseguire il sogno di un quattordici milionario. «E' stata creata una struttura che può raccogliere dai 500 ai 15 mila milioni di euro l'anno. La nostra speranza - così il direttore generale dei Monopoli di Stato, Tino - è che aumentando le vincite e moltiplicando i punti vendita per giocare al «Tredicissimo» o al Totogol, si riesca a creare nuove categorie di appassionati, gente che fino ad ora si era tenuta alla larga dal pronosticare i risultati delle partite di calcio». La sfida è lanciata: il nuovo Totocalcio cerca di rimettersi in linea di galleggiamento strattonato com'è dal SuperEnalotto e il «suo» jackpot da brividi nella storia dei giochi. «Si può vincere prima, durante e dopo le gare. Abbiamo creato un sistema aperto a tante variabili e che farà del giocatore il protagonista più considerato», ripete Tino. Sono passati 57 anni dalla comparsa della prima schedina, oggi una linea (un incontro) in più segna la grande trasformazione: giochi non più gestiti dal Coni, ma dal ministero delle Finanze attraverso i Monopoli di Stato. «L'interlocutore istituzionale è il Coni, ma i legami operativi sono con Federcalcio e Lega», dice Tino. H sottosegretario alle Finanze, Manlio Contento, ringrazia Carraro per essere presente nonostante i tanti problemi che affligono la Federcalcio. A Petrucci il compito di «benedire» il via alla Grande Rivoluzione. Ancora 10 giorni e la prima schedina darà 3 suo verdetto anche se per i primi bilanci bisognerà aspettare l'inizio dei concorsi per il campionato dal 31 agosto: l'obiettivo è raggiungere un 200Za in più di ricavi, l'avversario un SuperEnalotto che guarda al «Tredicissimo» dall'alto di oltre 40 estrazioni senza tappi di spumante afare dascenario. [g. bue]

Persone citate: Carraro, Giorgio Tino, Manlio Contento, Petrucci, Tremonti

Luoghi citati: Italia, Roma