Intrigo a palazzo in Qatar: silurato l'erede al trono di Ibrahim Refat

Intrigo a palazzo in Qatar: silurato l'erede al trono SECONDO LA VERSIONE UFFICIALE SI E' DIMESSO SPONTANEAMENTE Intrigo a palazzo in Qatar: silurato l'erede al trono Jassim al-Thani protestava troppo: il padre lo sostituisce col fratello minore Tamim Ibrahim Refat ItCAIRO Cambio al vertice nel Qatar, il piccolo, ma ricchissimo emirato del Golfo Persico. Esce di scena il principe ereditario Jassim bin Hamad bin Khalifa al-Thani, sostituito con suo fratello, lo sceicco Tamim. La versione ufficiale accreditata nella capitale Doha è che il ventiseienne Jassim, il terzo figlio dell'emiro, avrebbe rassegnato di suo spontanea volontà le dimissioni e che quindi suo padre ha affidato l'incarico a Tamim, l'ultimo dei suoi quattro figli maschi. Non si discosta nemmeno da questa tesi la versione fornita ieri da Al Jazeera, la tv più popolare nel mondo arabo che trasmette da Doha e che fa della libertà di stampa il suo emblema. In realtà, l'avvicendamento al vertice qatariota è stato semplicemente un'azione preventiva da parte del navigato e onnipo- tente sceicco, il quale temeva che la storia dei tradimenti di cui è nota la famiglia al-Thani si ripetesse. Del resto erano di dominio pubblico a Doha le lamentale del principe Jassim per gh scarsi poteri affidatigli e per le tante richieste, respinte, di contare di più. Difficilmente lo sceicco, che accentra nelle sue mani tutti i poteri (dal petrolio alla politica estera), lo avrebbe accon- tentato. L'incarico di principe della corona fu assegnato a Jassim, nel 1995, proprio all'indomani del colpo di Stato ordito dal padre e che mise fine al potere del nonno, lo sceicco Khalifa al-Thani mentre era all'estero. Questi a suo volta aveva strappato il potere allo zio paterno in seguito a ima congiura di palazzo nel lontano 1971. Prima di rappacificarsi, padre e figlio ingaggiarono furiose lotte intestine. Lo sceicco deposto tentò di recuperare il potere nel 1996 con un golpe militare. Ma il complotto fu sventato e i congiurati processati e condannati a lunghe pene detentive. Alcuni erano cugini dell'attuale principe regnante e membri del suo stesso clan, al-Thani. Ma l'emiro non esitò ad accusare Arabia Saudita e Bahrin, i due regimi ultra-conservatori nella regione del Golfo e per questo a suo parere ostili al nuovo regno liberale e pragmatico nel Qatar, di essere dei fiancheggiatori di suo padre. Fallito il golpe, i due ingaggiarono una lunga battagha legale a livello intemazionale. Il governo di Doha accusava il deposto emiro di essersi impossessato illegalmente di notevoli somme di denaro poi trafugate all'estero. La pace fu siglata soltanto qualche anno dopo grazie all'intermediazione dei Paesi vicini. Allora lo scontro fra Hamad e il padre Khalifa era sul ruolo che questo statarello che è il Qatar (500 mila abitanti) debba svolgere nella penisola arabica. Il primo temeva che venisse fagocitato dai potenti vicini e si batteva per un ruolo attivo e autonomo del suo Paese. Riuscì nel suo disegno grazie anche a una politica estera spregiudicata e piccole dosi di riforme istituzionah. Non esitò a aprire la porta a Israele autorizzando scambi commerciah e incontri ufficiali. Consolidò i rapporti con gh Stati imiti tanto da offrire alle truppe americane un'importante base che divenne il centro di comando delle operazioni militari anglo-americane durante l'invasione dell'Iraq. Come megafono per la sua visione modernista inventò la tv Al Jazeera che in poco tempo, dal 1995, è riuscita a dare voce a un Paese che finora soffriva di una carenza di presenza sullo scenario arabo e intemazionale. Al Jazeera ricorre a un messaggio infarcito di nazionalismo arabo e islamismo rispecchiando cosi la visione del potere qatariota assai vicino ai «fratelli musulmani». Nello stesso tempo Hamad al-Thani sta immettendo piccole dosi di democrazia nel sistema politico: sta ad esempio per varare una nuova Costituzione che determinerà fra un anno l'elezione a suffragio universale di un Parlamento. Contrariamente ai Paesi vicini, le donne possono votare e essere elette. Ma la nuova costituzione del Qatar,he gode di un reddito pro-capite invidiabile grazia alle sue ricchezze petrolifere (possiede un terzo delle riserve mondiale di gas), sancisce che il potere deve restare per sempre nelle mani della famiglia di Hamad al-Thani. Secondola ricostruzione di Al Jazeera si è trattato di un'azione preventiva dell'emiro che temeva si ripetesse la tradizione dei tradimenti in famiglia Le continue lamentele del terzogenito per gli scarsi poteri affidatigli e per le tante richieste respinte erano di pubblico dominio Sheikh Tamim bin Khalifa al-Thani nominato dall'emiro principe ereditario del Qatar al posto del fratello, Sheikh Jassim

Persone citate: Jassim, Sheikh Jassim, Sheikh Tamim, Tamim