«Mai più un caso Cirio» Giro di vite della Consob su banche e intermediari

«Mai più un caso Cirio» Giro di vite della Consob su banche e intermediari LA COMMISSIONE AVVIA UN GIRO DI CONSULTAZIONI «Mai più un caso Cirio» Giro di vite della Consob su banche e intermediari Riscritte tutte le regole sul conflitto di interessi degli operatori, e informazioni agli investitori, i contratti e le gestioni individuali Documento di 78 pagine, nuove norme in vigore entro fine anno Francesco Manacorda MILANO . ~ Mai più un caso Cirio. La promessa non è scritta da nessuna parte, ma non è difficile leggerla tra le righe della bozza di riforma del regolamento sugli intermediari, pubblicata ieri dalla Consob. Conflitto di interessi degli intermediari, informazioni precise agli investitori, revisione radicale dei contratti da firmare e regole più stringenti anche per quel mare magnum che sono le gestioni individuali: nelle 78 pagine proposte dalla Consob c'è una rete dì sicurezza stesa attorno al collocamento di azioni, obbligazioni ed altri strumenti finanziari. Una rete che si basa innanzitutto sulle regole dettate dal Cesr - il comitato che riunisce le Commissioni di vigilanza sui mercati europee - ma che in molti casi adotta misure ad hoc per una situazione, quella italiana, dove proprio il caso Cirio ha messo in luce le troppe falle del sistema. Certo, la bozza della Consob si limita alla fase del collocamento, visto che sull'emissione di titoh senza prospetto informativo poco può fare, ma è comunque un passo avanti. Lo stesso Luigi Spaventa - oggi sostituito alla guida della Commissione da Lamberto Cardia - aveva annunciato nella sua ultima relazione annuale un giro di vite ai rapporti tra banche e Sim da una parte e risparmiatori dall'altra. Adesso quel giro di vite è partito, anche se è ancora lontano dal far sentire i suoi effetti. Già, perchè ci vorrà una doppia consultazione con una miriade di soggetti - la Banca d'Italia, ma anche l'Abi, le associazioni delle Sim, l'Assogestioni e le organizzazioni dei risparmiatori - prima che la bozza Consob possa assumere valore di norma. Se le consultazioni saranno veloci, insomma, le nuove regole, probabilmente con qualche modifica rispetto alla versione iniziale, dovrebbero essere obbligatorie dalla fine di quest'anno. Ma che cosa dovrebbe cambiare in concreto? NO AL CONFLITTO. Se fino ad ora gli intermediari «vigilano per l'individuazione dei conflitti d'interessi», ora questa regola non basta più. Al suo posto la Commissione vuole che i conflitti d'interessi - una banca che vende bond di un gruppo che è fortemente esposto nei suoi confronti, tanto per fare un esempio che suona familiare - siano in primo luogo identificati e poi evitati. Se questo non è possibile andranno «resi trasparenti e comunque gestiti in modo tale da escludere che rechino pregiudizio agli investitori», attraverso procedure inteme precise che prevedono comunque una comunicazione scritta o che possa restare agli atti, come una telefonata registrata. La Consob attacca anche i cosiddetti «inducements», gli incentivi che alcuni gestori ricevono. Il caso classico è quello di un gestore che si vede restituire da un negoziatore parte delle commissioni che versa - e che i suoi clientihanno pagato - in virtù del giro d'affari che genera. D'ora in avanti, secondo la Consob, quei soldi non si potranno fermare nelle mani del gestore, ma dovranno tornare ai suoi clienti sotto forma di riduzione dei costi pagati. TRASPARENZA, PLEASE! «Le informazioni dirette agli investitori scrive la Consob - devono essere , fomite in modo tempestivo, chiaro, comprensibile... devono essere tali da consentire al destinatario consapevoli scelte di investimento e disinvestimento». In particolare il documento che informa sui rischi di un determinato investimento va consegnato prima che l'investitore firmi U contratto. Inoltre gli intermediari dovranno fornire ai clienti un termometro finanziario: «Individuare criteri univoci e oggettivi di sintetica misurazione del rischio» e in base a questi classificare servizi e prodotti. IDENTIKIT ALLO SPORTELLO. Se la banca o la Sim hanno l'obbligo di far capire a fondo i loro prodotti ai chenti, sono anche obbligate a chie- dere al cliente le informazioni più dettagliate che questo vorrà dai-gli e devono «comunicare all'investitore il profilo al medesimo attribuito sulla base delle informazioni a disposizione». SI SBAGLIA DA SOLI. Se un investitore chiede a un intermediario un'operazione «non adeguata» al suo profilo l'intermediario lo sconsiglierà. Se quello insiste lo accontenterà, ma ci vorrà un ordine scritto o registrabile di conferma nel quale si faccia «espresso riferimento alle ragioni dell'inadeguatezza ed ai rischi ad essa relativi». Insomma, le legioni di chenti che - secondo le banche - si sono presentate negli scorsi anni allo sportello implorando di avere obbligazioni Cirio, con le nuove regole avrebbero probabilmente lasciato una prova assolutamente esplicita della loro volontà. PIÙ LUCE SULLE GESTIONI. Altre norme previste dalla bozza di regolamento prevedono una modifica dei contratti per rendere i chenti più informati e consapevoli, regole per la negoziazione degli ordini più trasparenti rispetto a quelle attuali, l'obbhgo di un contratto scritto anche tra promotore e cliente quan- do, ad esempio, siano previsti versamenti periodici in un fondo d'investimento. Nel mirino, poi, anche le gestioni individuali, finora prodighe di brutte sorprese per i chenti meno attenti. Anche le gestioni individuali si avvicineranno alla disciplina dei fondi comuni con un contratto che dovrà specificare chiaramente quattro punti, gh obiettivi dell'investimento, il parametro oggettivo di riferimento su cui misurare i risultati, lo stile di rischio che verrà adottato e il grado di rischio che questo stile comporta. LE NUOVE REGOLE ; Conflitti di interesse L'intermediario (banca o Sor) deve identificare le situazioni di conflitto e garantire trasparenza al cliente. Viene inoltre disciplinato il fenomeno dei cosiddetti "inducement",vale a dire denaro, beni o servizi " retrocessi " all'intermediario da un soggetto diverso dall'investitore. Informazioni agi; investitori Le informazioni da rendere agli investi; tori devono essere tempestive, chiare, comprensibili, lìttribuendo adeguata evidenza acjli elementi rilevanti, e tali da consentire al destinatario scelte di Investimento e disinvestimento consapevoli. . ^H Adeguatezza ìt principiò ìmpohf'a\ra^ntà;'dt whbscere il proprio cliente (al^quale;^^; chiesto di compilare un apposito que^ stioriario) e di fame» un ■profilò"' cosi da individuame gli ambiti adeguati di operatività. Contratti Va fornito al cliente un quadro completo del pacchetto di servizi e prodotti finanziari offerti. Per questo viene imposta una modulistica contrattuale più chiara con una più accurata definizione del e "caratteristiche dei servizio". Negoziazione e ordini La priorità degli ordini si applica in modo differenziato in base al canale utilizzato (cali center, rete internet) e attraverso il contratto il cliente deve essere messo al corrente dei diversi tempi e costi connessi a ciascun canale. Collocamenti In caso di offerte fuori sede o tramite promotori finanziari è previsto Un contratto scritto (fra intermediar o e investitore) per il servizio di collocamento quando questo comporta un rap; porto di durata, come, ad esempio, nel caso dei collocatori di quote di fondi comuni che accettano "switch'o successivi versamenti. Gestione individuale Nel contratto con l'investitore devono essere indicati gli obiettivi d'investiménto, il parametro oggettivo di riferimento cui commisurare i risultati della gestione, lo stile gestionale che si intende adottare e il grado dì rischio. Previsto inoltre uno specifico obbligo di monitoraggio del portafoglio :,d'investimento. LE NUOVE REGOLE Contratti fldl dl

Persone citate: Francesco Manacorda, Lamberto Cardia, Luigi Spaventa

Luoghi citati: Milano