«Ma il grande attentato sarà per il 2004» di Paolo Mastrolilli

«Ma il grande attentato sarà per il 2004» VINCENT CANNISTRARO, EX CAPO DELUANTITERRORISMO CIA «Ma il grande attentato sarà per il 2004» «E probabile che cerchino di impiegare agenti chimici o biologici» intervista Paolo Mastrolilli NEW YORK -.AL Qaeda sta preparando W#mun grande attentato negh Stati Uniti, e Ayman al Zawahri guida l'organizzazione al posto di Osama bin Laden. L'intelligence americana ha informazioni secondo cui l'attacco dovrebbe avvenire nel 2004, e teme che vengano usati agenti chimici o biologici». Così Vincent Cannistraro, ex capo dell'antiterrorismo della Cia, spiega i messaggi lanciati dal medico egiziano, e h collega anche alla resistenza in Iraq: «Centinaia di uomini legati ad al Qaeda sono partiti da paesi come l'Albania e l'Algeria per andare a colpire gh americani a Baghdad». C'è una connessione tra le ultime minacce di al Zawahri, e l'allarme per nuovi attentati lanciato dalle autorità americane la settimana scorsa? «No. Quell'allerta nasceva dagh interrogatori di un terrorista arrestato dai sauditi, che parlava soprattutto di attacchi contro gh interessi degli Stati Uniti in Africa orientale». L'ex medico egiziano comanda al Qaeda perché Bin Laden è morto o ferito? «No. Lo fa perché Osama è nascosto e ha ridotto al minimo le comunicazioni. Adopera i corrie- ri e gli ultimi messaggi inviati in Arabia Saudita sono stati intercettati, perciò ha lasciato ad Ayman il compito di guidare le operazioni». Dove si nasconde Bin Laden e perché non è stato preso? «Si trova neUa zona nord occidentale del Pakistan, lungo il confi¬ ne con l'Afghanistan». L'Iran sostiene di aver arrestato alcuni leader di Al Qaeda: se è vero, da dove opera adesso l'organizzazione? «E' sparsa, ma resta forte in Arabia e Yemen. Di sicuro gh iraniani hanno Saif al Adel, e lo stanno usando come pedina di scambio con gli americani: offrono i loro uomini di Al Qaeda, se noi lasceremo in pace gli ayatollah e consegneremo i Mojahedin del Popolo». Perché la nuova minaccia di al Zawahiri proprio adesso? «Lui ha citato i prigionieri di Guantanamo, perché il governo americano ne ha individuati alcuni da sottoporre a processi che potrebbero portare alla pena di morte. Il problema è che non sa dove si trovano i capi di Al Qaeda catturati, come Khalid Sheik Mohammed, Ramzi Binalshib e Abu Zubayda, perciò usa l'unica prigione nota come elemento per fomentare la reazione degh adepti». Perché l'intelligence teme un attacco sul suolo americano nel 2004, forse per via delle elezioni presidenziali? «Ha ricevuto informazioni credi- bili su questa data. La ragione principale è che per preparare un nuovo attacco in grande scala ci vuole tempo, e ora al Qaeda non è pronta». L'allarme lanciato la settimana scorsa parlava ancora di attentati sugli aerei nel corso dell'estate, e ieri tanto il ministro della Giustizia Ashcroft, quanto il capo dell' Homeland Security Ridge l'hanno confermato, aggiungendo il rischio per i traghetti e il traffico marittimo. «Sono tutti pericoli reali, ma nascono da deduzioni metodologiche più che da minacce precise. Tramite gli interrogatori degli arrestati e i documenti sequestrati nei raid, gli investigatori hanno scoperto molte cose suUe tattiche di Al Qaeda: questo però non significa che verranno applicate alla lettera. L'offensiva ora si muove su due direttive: da una parte gli attacchi contro gli americani in Iraq, e dall'altra il tentativo di preparare un attentato chimico o biologico». Usando le armi mai ritrovate in Iraq? «No, Al Qaeda già possedeva questi agenti, e comunque h può produrre facilmente su terreno. Inoltre l'intelligence è sicura che abbia messo le mani su alcuni materiali radiattivi provenienti dall'ex Urss, utilizzatili per costruire una bomba sporca. L'esplosione di un simile ordigno non farebbe tante vittime, ma dal punto di vista psicologico avrebbe un impatto molto forte». Al Qaeda combatte al fianco di Saddam? «La guerra, con l'occupazione occidentale, è diventata una grande occasione di reclutamento, e gli uomini di Osama stanno cercando di allearsi con i sunniti nel triangolo a nord di Baghad. Il problema è capire quanto possono essere efficaci questi combattenti stranieri. Se è vero che siamo vicini alla cattura di Saddam, quando lo prenderemo la guerriglia diminuirà. In Iraq, però, il vero rischio di lungo termine è lo scontro etnico tra curdi, sunniti e sciiti». Le minacce di Al Zawahiri riguardano anche l'Italia? «Lo hanno detto con chiarezza tanto gh uomini di Al Qaeda, quanto gh esperti di intelhgence americani». ™^ nasconde tra Pakistan e Afghanistan Sono stati intercettati dei suoi messaggi Si ritiene che l'organizzazione sia in possesso di materiale radioattivo proveniente dall'ex Urss. Anche l'Italia è Afe nel mirino ^^ Vincent Cannistraro

Persone citate: Al Zawahiri, Ashcroft, Bin Laden, Khalid Sheik Mohammed, Osama Bin Laden, Ramzi Binalshib, Ridge, Vincent Cannistraro