Tre anni neri per le Borse Forte ripresa da marzo

Tre anni neri per le Borse Forte ripresa da marzo NUOVO RAPPORTO EURISPES SUGLI INVESTIMENTI IN BORSA Tre anni neri per le Borse Forte ripresa da marzo Milano ha perso il 50o7o dal 2000 «bruciando» 500 miliardi di euro Perdite ancora più pesanti per Parigi, Francoforte e l'indice Nasdaq Solo il Dow Jones limita i danni. Banche italiane meglio delle svizzere ROMA La capitalizzazione della Borsa di Milano in tre anni si è ridotta a quasi la metà di quello che era nel luglio 2000: in valori assoluti ha bruciato 500 miliardi di euro (cioè un milione di miliardi di lire). I servizi hanno sofferto di più (-600Zo) mentre la perdita per i titoli industriali è stata più contenuta (-3507o). Chi nel luglio 2000 avesse avuto un valore azionario di 100.000 euro equamente distribuito fra i principali titoli della nostra Borsa, e non avesse comprato e venduto nulla nel frattempo, si troverebbe oggi con un patrimonio di soli 52.000 euro. Starebbe comunque meglio del marzo scorso, quando il suo asset azionario era crollato a soli 45.000 euro. È quanto emerge dall'ultimo Rapporto quadrimestrale sull'andamento delle Borse realizzato dall'Eurispes. Tuttavia Piazza Affari negli ultimi mesi (marzo/lugho 2003), superati gli effetti congiunti del rallentamento internazionale e della guerra, mostra chiari segni di ripresa: il Mib30 ha guadagnato 111,6996 e il Mibtel l'I l,760Zo. Il recupero ha riguardato anche le altre principali Borse mondiali, che nel periodo considerato hanno avuto le seguenti variazioni: Francoforte -l-31,670Zo; New York Nasdaq -l-24,590Zo; Tokyo -l-17,990Zo; Parigi -l-14,I90Zo; New York Dow Jones -I-11,980Zo; Londra 4- 10,390Zo. Se spostiamo l'attenzione agli ultimi otto mesi e facciamo \ il confronto con il novembre scorso, vediamo che anche rispetto a quella data alcune Borse segnano ancora andamenti positivi, ma di valore inferiore a quelli che rileviamo dal confronto con marzo. Infatti, tra la fine di novembre 2002 e la fine di marzo 2003 le Borse avevano continuato la loro discesa, accompagnate dai timori della guerra in Iraq. La rapida fine della guerra (benché seguita da guerriglia) e soprattutto il fatto che essa non si sia estesa ad altri Paesi islami- ci e anzi sembri poter essere seguita da un processo di pace in Palestina, osserva l'Eurispes, sono fattori che hanno rafforzato la ripresa dei corsi azionari. Qual è la situazione delle Borse a distanza di un anno e cioè dal luglio scorso? Le variazioni sono di segno contrastante: New York mostra un deciso miglioramento sia del Dow Jones ^60Zo) sia soprattutto del Nasdaq 1+78^0), anche se occorre ricordare che è questo l'indice che aveva subito la flessione più vistosa nei due anni precedenti. Mostrano un sostanziale pareggio sia Londra (-I0Zo) che Tokyo (variazione praticamente nulla: tO,030Zo) e anche Milano 1+0,4^0 il Mibtel e +I0Zo il Mib 30). Parigi (-70Zo) e Francoforte (-120Zo) non hanno invece ancora assorbito le perdite regi¬ strate negli ultimi mesi del 2002 e nei primi del 2003. Il recupero, pur essendo netto, è ancora molto lontano dal poter compensare le perdite conseguenti alla bolla che gonfiò le Borse di tutto il mondo al passaggio del millennio, perdite che mantengono i listini ancora lontani dai valori del 2000, quando iniziò la discesa. Se si confrontano gli indici generali di Milano e delle principali Borse mondiali di tre anni fa con quelli di oggi, vediamo infatti che esse fanno ancora registrare diminuzioni molto pesanti dell'ordine del 350Zo a Londra, superiori al 400Zo per Milano (Mibtel e Mib30) e Tokyo e addirittura superiori al SO1^ per Parigi, Francoforte e New York Nasdaq. Anche il mercato che meglio ha resistito, il Dj di New York, continua a mostrare una variazione negativa dell'indice, che, pur se più contenuta, è ancora significativa: -140Zo. Se il 2002 per le Borse è stato un altro anno da dimenticare, gli azionisti delle banche italiane possono almeno consolarsi con la considerazione che gli istituti nostrani hanno resistito agli scossoni dei mercati finanziari distruggendo meno valore (-II,70z4) delle banche svizzere (-19,60Zo), tedesche (-320Zo) e spagnole (-13,80Zo). È quanto emerge da uno studio di Boston Consulting Group Italia, da cui risulta peraltro che le banche italiane hanno bruciato in Borsa nel corso dello scorso anno ben 30 miliardi di euro. [r. e. s.] LA RIPRESA DEI MERCATI Borse luglio 2003 luglio 2003 marzo 2003 luglio 2002 luglio 2003 luglio 2000 MiLANO Mib30 +11,69% +1,02% -47,23% Mibtel +11,76% +0,39% -42,93% NEW YORK Dow Jones +11,98% +6,21% -13,62% Nasdaq +24,59% +77,74% -56,73% "jLONDRA +10,39% -1,17 % .JVVRIGI ' +14,19% ; -6,91% FRANCOFORTE +31,67% -11,76% TOKYO +17,99% +0,03% -35,Wo -51,36'* -53^A -40^Zo LA CAPITALIZZAZIONE DI MILANO In milioni di euro • 2000 1.049.931 [ 42001 698.635 ) ; ^2002 598.271 , ^^ 562.271 ) E DEI BIG DEL LISTINO (variazione 2000-2003 In milioni di euro) • AEM •ÀLITALIA TIM • AUTOSTRADE llNL • BULGARI • ENI • ESPRESSO • FIAT • GENERALI ® ITALGAS ® LUXÒTTICA -5.866 -2.557 *5.554 -2.399 +48.006 ^4.756 8,085 -18.817 mm&^wmmmmmimtnAUA • MEDIASET -12.183 • MEDIOLANUM -9.879 • MONTE PASCHI -3.053 • OLIVETTI 7^~'T~ir- I -9.594 1 • PIRELLI <%£■ l ^X^7\iL.I .3.736 ; ■■ - :; ■"■"::.::::;;::.;:::::::;;""::' • SAIPEM +343 1 • TELECOM •TIM • TISCALI • E.BISCÒM pffri -36.256 ^-42.242 -6.711 ^7.220