Divella: siamo pronti a intervenire di Roberto Ippolito

Divella: siamo pronti a intervenire IL GRUPPO PUGLIESE ACCOGLIE L'INVITO DEL GOVERNO A VALUTARE L'OPERAZIONE Divella: siamo pronti a intervenire «il marchio è prestigioso e deve continuare a vivere» intervista Roberto Ippolito GIÀ in pista per correre? «Il gruppo Divella è quasi pronto» svela Francesco Divella ammettendo una possibile offerta per acquisire la Cirio, marchio storico dei pelati e delle conserve, messa in liquidazione e vicina all'amministrazione straordinaria. Francesco, con il cugino Vincenzo, guida la Divella, azienda seconda in Italia nella produzione di pasta (alle spalle della Sanila) e già forte di quasi il 200Zo del fatturato nelle conserve. Dottor Divella, perché dopo mesi di attenzione alla Cirio il suo gruppo non è del tutto pronto? «Dico che il gruppo Divella è . quasi pronto perché l'interesse non basta. E' indispensabile capire bene cosa sia oggi la Cirio per poter presentare un'offerta seria». Sta frenando? «Assolutamente no. Finora non è stato possibile verificare quali sia il reale stato di salute della Cirio. E' stato sempre detto che la tempesta finanziaria non ha intaccato sostanzialmente la solidità industriale. Nessun dubbio a credere che questo sia vero. Ma ovviamente bisogna guardare dentro gli stabilimenti, dentro i registri e perfino dentro i negozi». Le infonnazioni non erano accessibili? «Nessun contatto diretto con la realtà Cirio è stato finora autorizzato. Le infonnazioni disponibili sono in pratica quelle fomite dai giornali. Certamente accurate, ma non sufficienti per perfezionare la candidatura all'acquisizione». L'avvio dell'aimninistrazione straordinaria cambia la situazione, vero? «Si potrebbe dire che la crisi della gestione della Cirio di Sergio Cragnotti viene ora af¬ frontata separatamente rispetto alle prospettive. C'è una distinzione fra gli aspetti finanziari, con la fondamentale tutela dei risparmiatori, e quelli industriali, con il possibile passaggio di proprietà. Con l'amministrazione straordinaria sarà indicato il percorso per la presentazione delle offerte». L'eventuale acquirente pertanto sarebbe sganciato dal peso del passato? «Bisogna capire tutto: cosa viene messo in vendita e in quali condizioni le attività effettivamente si trovano. Se non si capisce quale Cirio venebbe ceduta nessuno può avanzare un'offerta credibile». A parte le verifiche necessarie, perché il gruppo Divella è attratto dalla Cirio? «Ci sono momenti in cui bisogna impegnarsi di fronte a situazioni difficili. C'è un marchio storico, un simbolo del made in Italy, che deve vivere e vivere bene». Non mi dirà che vuole comprare la Cirio per ragioni sentimentali? «Le ho detto l'importanza per un imprenditore di fare la propria parte e le ho descritto lo scenario. Ed è chiaro che il gruppo Divella pensa di presentare un'offerta per la Cirio perché considera una grande opportunità l'eventuale integrazione al suo intemo di un'azienda storicamente prestigiosa, collocata nella fascia alta del mercato». A quali sinergie pensa? «Per tutto il rosso, cioè i diversi tipi di trattamento del pomodoro in scatola o bottiglia. Divella e Cirio fanno le stesse cose. La somma significherebbe un salto nell'offerta sul mercato. Per le altre conserve, nelle quali i due marchi sono attivi, ci sono forti possibilità di sviluppo. Allo stato attuale sarei invece perplesso di fronte all'ipotesi di confezioni di pasta Cirio: la logica Divella è la logica delle grandi quantità, senza mai di¬ menticare la qualità». L'interesse vale sia per la Cirio in blocco che per un'eventuale vendita a pezzi? «Il gruppo Divella è interessato alla Cirio. Non posso commentare ipotesi che almeno per ora non esistono». L'acquisizione della Cirio appesantirebbe la situazione finanziaria del gruppo Divella? «Il gruppo Divella ha adeguate risorse per affrontare questa operazione le cui caratteristiche però (mi devo ripetere) non sono note». Se matureranno le condizioni, l'offerta sarà presentata con alleati o senza? «Il gruppo Divella sta studiando da solo la pratica Cirio. Tuttavia non esclude alleanze». Per esempio con un'azienda di surgelati? «La partecipazione di un'azienda dì surgelati all'offerta Divella per la Cirio è oggetto di valutazione». Come giudica l'invito di Conserveitalia a unirsi per comprare la Cirio? «L'invito è un gesto da apprezzare. Ma ovviamente da esaminare». Lei descrive il suo gruppo «quasi pronto»; non è strano allora che il ministro delle politiche agricole Alemanno spinga per andare avanti? «Il ministro Alemanno sta lavorando per il risanamento della Cirio, molto attento agli sbocchi dell'agricoltura italiana e all'industria della trasfonnazione. Gli sono grato per la considerazione del possibile contributo del gruppo Divella». «Per poter presentare un'offerta seria però bisogna capire bene cosa sia oggi il gruppo» L'industriale Francesco Divella

Persone citate: Alemanno, Francesco Divella, Gruppo Pugliese, Sergio Cragnotti

Luoghi citati: Italia