Aggredito presidente Arcigay di Bari

Aggredito presidente Arcigay di Bari POLEMICHE: GLI AVEVANO APPENA REVOCATO LA SCORTA, ORA RIPRISTINATA Aggredito presidente Arcigay di Bari BARI Michele Bellomo,'della segreteria nazionale dell'Arcigay e portavoce del Gay Pride nazionale 2003 che si è svolto il 7 giugno a Bari, è stato aggredito ieri pomeriggio mentre lavorava nella sede del circolo Arcigay di Bari, di cui è presidente. Intanto, continua la polemica sulla presa di posizione vaticana contro i matrimoni gay Dice il leader radicale Marco Pannella: «Occonre disarmare il potere del Vaticano, oppure finirà che avremo di nuovo a che fare con il potere talebano». L'aggressione barese e stata denunciata dall'Arcigay: «L'aggressione è stata compiuta in un momento in cui Michele lavorava da solo nella sede del circolo Arcigay. E stato brutalmente pestato al volto e si trova ora, in stato di choc, presso un ospedale di Bari». Propno len - comunica l'as-uciazione - «gh era stata tolta la scorta, contro la sua volontà, dopo che gli era stata assegimtó allinizio dell'anno per le minacce di morte ricevute da parte di gruppi neo-nazisti». Arcigay ha chiesto «T immediato ripristino della scorta e le dimissioni dei responsabili di questa decisione avventata e pericolosa». Nel pomeriggio il ministero dell'Interno ha provveduto a prorogare la protezione personale nei confronti del presidente dell'Arcigay di Bari. Il caso ha suscitato numerose reazioni. Il vicepresidente della Camera, Fabio Mussi (Ds), invia la solidarietà ai Ds baresi e a Michele Bellomo per l'aggressione subita aggiungendo che il prefetto di Bari «deve rispondere» della decisione di aver tolto la scorta a Bellomo nonostante le «numerose minacce ricevute». «Ho partecipato - afferma Mussi - al Gay Pride 2003 di Bari: una manifestazione di libertà svoltasi civilmente in una città incuriosita e cordiale». «So della sollecitudine del ministro Pisanu», osserva il deputato diessino, a proposito della scorta tolta a Bellomo. «Non si possono tollerare - conclude Mussi - errori di valutazione così gravi». Interviene anche la segreteria Ds: esprime solidarietà per (da vile aggressione subita nella sezione Ds barese. Vi è un vero e proprio brutale clima di intimidazione che sfocia anche in atti violenti verso le persone che si battono per veder riconosciuti diritti fondamentah». La Cgil barese parla di «un episodio di estrema gravità, una vile aggressione di stampo fascista con cui pochi facinorosi tentano di ostacolare l'affermazione del diritto di ciascuno alla libertà di orientamento sessuale». Per Nichi Vendola, di Bifondazione Comunista, «si ha la sensazione di una grave sottovalutazione di questi fenomeni da parte delle autorità preposte. Chiediamo alla magistratura e alle forze dell'ordine di operare una radicale bonifica del nostro territorio e di estirpare la mala pianta del nuovo squadrismo». «Forte condanna per la vile aggressione subita da Michele Bellomo» è stata espressa anche da Salvatore Tatarella, coordinatore regionale pugliese di Alleanza Nazionale, [r.i.l

Luoghi citati: Bari