La mancata rivincita di Boggiatto di Silvia Garbarino

La mancata rivincita di Boggiatto NUOTO: Al CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI DI RICCIONE E LA SORELLA MINORE CHIARA A TENERE BANCO La mancata rivincita di Boggiatto Alessio rinuncia alle prove individuali, in vasca solo nelle staffette Silvia Garbarino Nelle ultime due stagioni i 400 misti erano diventati la gara più entusiasmante per i colori azzurri, grazie alle prodezze di Alessio Boggiatto e al pepe spolveratogli addosso da Max Rosolino. La débàcle patita ai Mondiah di Barcellona (5" il napoletano, addirittura 8" il torinese, ex campione iridato) ha cancellato quei bagliori e ieri la prova agli Assoluti di Riccione è passata quasi sotto silenzio, nonostante gli sforzi del giovane romano Valerio Cleri (non uno specialista) che ha vinto in 4' 21 "80, mighorando di 4" il proprio personale. A fornire interesse alla prova è stata piuttosto la rinuncia di Boggiatto, detentore del titolo del 2002, a scendere in vasca. «E' un momento delicato per Alessio - dice il suo coach Fabrizio Miletto - che ha voluto essere comunque presente a Riccione. Preferisce dedicarsi alle staffette e non alle gare individuali, io e la squadra, che gli deve molto, abbiamo accettato. L'importante è che Alessio ritrovi la serenità e la voglia di rimettersi in discussione». Escluso un malessere fisico, il campione torinese, sta vivendo un passaggio di riflusso psicologico. La delusione per non aver espresso le sue potenzialità nella gara clou della stagione e i conseguenti, inevitabili, interrogativi sul suo valore agonistico in prospettiva di Atene 2004, gh sta scavando un tunnel dentro l'anima. Una sensazione negativa e purtroppo nuova per il 23enne sisportino che prima di Barcellona non aveva mai fallito gli appuntamenti decisivi, tanto da convincere un colosso come Nike ad investire con fiducia su di lui. A settembre le ragioni del cuore dovranno trovare un'intesa con quelle razionali dello sponsor, che ad Alessio chiederà qualche certezza in più delle attuali per mantenere intatto l'accordo pluriennale stipulato in primavera ma basato sui risultati a livello intemazionale. Intanto a rubare la scena ad Alessio è la sorellina Chiara che nei 100 rana ha abbattuto il record di un mito del nuoto azzurro, Manuela Dalla Valle: r09"44 il nuovo tempo assoluto italiano, inferiore di 22 centesimi a quello stabilito nel 1987 dalla milanese. Una curiosità, quando la Dalla Valle fissò il limite sulla distanza (21 agosto. Europei di Strasburgo) Chiara ancora non sapeva camminare. «E' lei il futuro della rana, l'atleta che esprime il miglior stile - la incorona la Dalla Vallo -. Sono felice che il mio primato sia stato ritoccato proprio da lei». Chiara, dopo una stagione in vasca in sordina e una scolastica eccellente (4a liceo scientifico conclusa con la media dell'8), ha piazzato il colpo grosso. «E' dedicato al mio fratellone questo record, lui resta il mio punto di riferimento» dice sicura. Per se stessa forse si riserva come regalo una prestazione coi fiocchi sui 200 rana (in programma oggi), la sua distanza prediletta. Alessio, sarà lì pronto a incitarla. •v ' Alessio Boggiatto dopo la delusione di Barcellona deve ritrovare la serenità per preparare al meglio i Giochi di Atene: così a Riccione gareggia solo nelle staffette evitando le prove individuali dove unico awersarario sarebbe il cronometro

Luoghi citati: Atene, Barcellona, Riccione, Strasburgo