Le Ferrari costrette a inseguire di Stefano Mancini

Le Ferrari costrette a inseguire LE GOMME BRIDGESTONE NON RENDONO AL MEGLIO: OTTAVO TEMPO PER BARRICHELLO E NONO PER SCHUMI Le Ferrari costrette a inseguire Williams velocissime nelle prove libere di ieri Stefano Mancini inviato a HOCKENHEIM Anche le rosse hanno i loro venerdì neri. Il secondo di distacco rimediato ieri da Barrichello e Schumacher non ha precedenti. Le Ferrari mai hanno fallito le prequalifiche, con l'eccezione di Magny-Cours dove fu l'alternarsi di pioggia e sole a decidere la classifica. «Le gomme Bridgestone hanno un rendimento costante, ma mancano di prestazione sul giro singolo» spiegano piloti e tecnici del Cavallino. Grave? «Dipende. Dobbiamo ancora migliorare l'assetto. Difficile ottenere la pole position, la vittoria però è alla nostra portata». Avversari permettendo. La facilità con cui le Williams si sono piazzate davanti a tutti lascia poco spa¬ zio alla fantasia. Ralf è stato un missile: «Al Mondiale non penso. Gli obiettivi sono la pole e la vittoria qui in Germania. Mio fratello? Mi ha stupito il suo ritardo». Montoya segue a ruota: «Anche le nostre gomme durano», avverte. Alle loro spalle si sono piazzati nell'ordine Trulli (Renault), Webber (Jaguar), Alonso (Renault), Raikkonen (McLaren), Wilson (Jaguar). Tutti con pneumatici Michelin, tutti più veloci delle Ferrari (80 e 90 tempo per Barrichello e Schumi). La parola d'ordine di Barrichello è «dimenticare Silverstone». «Non parliamo di venerdì nero perché non è morto nessuno. Dobbiamo migliorare l'assetto e cercare di qualificarci non troppo indietro. Sorpassi? In Inghilterra erano difficili, eppu¬ re è andata bene». Obiettivi ragionevoli sono un quartoquinto posto in griglia di partenza e il podio domani. Le prove libere di questa mattina saranno decisive per trovare il miglior assetto per qualificazioni e gara. Schumi ha toccato la velocità più elevata, 321 chilometri l'ora, ma lamenta problemi di aderenza soprattutto alla curva 8. Entrambi i piloti avevano avvertito alla vigilia che il circuito di Hockenheim non è l'ideale per le caratteristiche della F2003-GA (e neppure lo è quello di Budapest, dove si correrà il 24 agosto). E i punti da difendere sono pochini: sette nel Mondiale piloti su Raikkonen, dieci in quello costruttori sulle Williams. Schumi non ha una diagnosi precisa, e se ce l'ha la tiene per sé. Riferisce di non aver commesso gravi errori, di aver trovato la pista sporca, di poter migliorare il set up, di restare ottimista perché nelle prove libere del mattino con il pieno di benzina il comportamento della vettura era positivo. «I nostri avversari sono forti sul giro singolo», spiega. E ricorda il fine settimana di Monaco, quando le , condizioni della pista cambiarono dalle prequalifiche alla gara, ma a vantaggio degli avversari. Per la Ferrari, insomma, l'importante è non prenderle nelle ultime due corse sfavorevoli, perché a Monza, Indianapolis e Suzuka vanta per tradizione un buon vantaggio. Tra i rivali ci sarà il derby dei motori: la Bmw è in vantaggio, la Mercedes paga la mancanza di un buon secondo pilota, per- che Coulthard, ieri undicesimo, fatica a tenere il passo del finlandese compagno di squadra. E proprio questa differenza di prestazioni ha dato origine a una polemica. Michael Schumacher ha notato che due settimane fa a Silverstone proprio Coulthard ha dato strada a Raikkonen. «Non intendo entrare nel merito degli ordini di scuderia (che da questa stagione sono proibiti, ndr) - sottolinea il campione del mondo -. Mi dà fastidio la differenza di trattamento sugli organi di informazione. Se la stessa cosa fosse successa a noi, chissà quante critiche ci sarebbero piovute addosso». Terzo incomodo è la Renault. Sfortuna permettendo, Jarno Trulli promette: «Possiamo giocarcela con la Ferrari». La casa francese gli ha messo a disposi¬ zione un nuovo motore, che nelle prove libere si era rotto. Alonso, invece, finora ha usato quello vecchio e potrebbe decidere di tenerselo per non rischiare il ritiro. Brutte notizie infine per Giancarlo Fisichella, 170: soltanto Verstappen ha fatto peggio di lui, mentre Villeneuve (testacoda) e Kiesa (guasto) non sono riusciti a completare il proprio giro.

Luoghi citati: Budapest, Germania, Indianapolis, Inghilterra, Monza, Silverstone