«La Coppa America, ma dei disoccupati» di Fulvio Milone

«La Coppa America, ma dei disoccupati» POLEMICO VARO A NAPOLI MENTRE SI AVVICINA LA DECISIONE SULLA SEDE DELLA MANIFESTAZIONE «La Coppa America, ma dei disoccupati» Fulvio Milone NAPOLI «Azzurra III» è stata varata ieri mattina: «Con lei vogliamo dare filo da torcere alle barche di Coppa America». Non è affatto bella, poco più che un guscio in vetroresina con spazio appena sufficiente per quattro persone. Eppure ne vanno fieri gli «armatori», tutti accomunati da identico status, quello di disoccupati del «sindacato azzurro», uno dei più agguerriti nella variegata galassia dei senza lavoro sotto il Vesuvio: proprio quelli che da giorni ormai sono diventati l'incubo della città piena di turisti con uno stillicidio di blocchi stradali, improv¬ vise incursioni in alberghi a cinque stelle e brevi sceneggiate in piazza fra comitive di stranieri che reagiscono con curiosità, ma anche con timore. Tutto avviene in un momento particolarmente deheato per l'immagine complessiva di Napoli, «sorvegliata speciale» di Alinghi che, da Ginevra, dovrà scegliere il prossimo teatro di gara dell'America's Cup al più tardi entro dicembre, anche se c'è chi giura che il verdetto potrebbe essere anticipato a ottobre. La spunterà il capoluogo partenopeo, unico candidato italiano a ospitare le regate più importanti del mondo nel 2007 assieme a Valencia, Palma de Majorca, Lisbona e Marsiglia? In attesa della risposta, Napoli deve fare i conti con mille problemi di ordine pubblico che rischiano di giocare a suo sfavore. Lo sanno bene anche i disoccupati organizzati, che chiedono garanzie sul loro impiego da sempre, ma soprattutto ora con lo stanziamento di fondi governativi per il piano straordinario sull'emergenza-lavoro. E così Azzurra III ha prdso il largo davanti a Castel dell' Ovo con altre quattro barchette, dopo essere stata trasportata a spalla davanti al Comune sotto l'occhiuta vigilanza dei poliziotti in assetto antiguerriglia. «Boicotteremo la Coppa America - ha spiegato un por¬ tavoce del sindacato azzurro che porterà guadagni solo ai commercianti e agli albergatori. Semmai saranno favoriti solo i disoccupati indicati dalle organizzazioni politiche». E' preoccupato il responsabile per il turismo dell'Unione Industriali di Napoli, Cesare Falcherò: «Tutte queste azioni dei disoccupati lasciano trasparire una lucida strategia: si vuole colpire l'immagine della città, far fuggire i turisti e scoraggiare un'eventuale scelta di Napoli come treatro della prossima Coppa America». Un fatto è certo: i raid dei disoccupati si sono intensificati proprio nel momento in cui lo staff del governatore Bassolino ha compila- to e restituito a Ginevra un questionario consegnato da Alinghi a tutte le città candidate: 80 risposte attraverso le quali traspare la radiografia di Napoli che, se dal punto di vista climatico, meteorologico e ambientale offre garanzie di sicuro successo per la prossima America's Cup, ha il suo tallone d'Achille proprio nella sicurezza e nell'ordine pubblico. E' vero, i venti che spirano sul golfo sono ideali per le regate, e sia pure fra mille polemiche dovrebbe partire la maxi bonifica deH"ex area industriale di Bagnoli, che potrebbe ospitare la base logistica della manifestazione. Ma preoccupano l'illegalità e le tensioni sociali, due argomenti che stanno a cuore agli organizzatori della massima kermesse velica: non a caso il fascicolo depositato in Svizzera contiene anche i dati sul fenomeno della criminalità negli ultimi dieci anni e le informazioni sugli impegni in materia di sicurezza assunti dal govemo Berlusconi per garantire, fra l'altro, «azioni di salvaguardia dell'ordine pubblico e di efficace protezione contro il marketing abusivo, la contraffazione e la vendita ambulante non autorizzata». Il varo di «Azzurra Ili» la barca con cui i disoccupati napoletani hanno protestato per la Coppa America

Persone citate: Alinghi, Bassolino, Berlusconi, Palma De Majorca, Valencia