ACCANIMENTO SENZA SPIEGAZIONI di Aldo Rizzo

ACCANIMENTO SENZA SPIEGAZIONI ACCANIMENTO SENZA SPIEGAZIONI Aldo Rizzo DA molto tempo, ormai, ci si chiede il perché del particolare accanimento col quale l'importante, autorevole, settimanale britannico «The Economist» segue, analizza, denuncia le vicende politiche e personali di Silvio Berlusconi, sempre concludendo con giudizi sprezzanti. Non che Berlusconi non possa essere criticato e discusso, anche all'estero. Non che la sua identità di leader politico e di imprenditore di lungo corso e di grande successo non possa stimolare curiosità e dibattiti. Ma altra cosa è una campagna permanente, quasi si trattasse di un pericolo pubblico italiano ed europeo, da neutralizzare il prima possibile. «Unfit to lead Italy» era il giudizio, a dir poco drastico, nella copertina del 27 aprile 2001, giudizio peraltro largamente disatteso dagli elettori italiani il successivo 13 mag;io. «Unfit to lead Europe» era a sentenza sulla copertina del 3 maggio 2003, alla vigilia del semestre italiano di presidenza dell'Unione europea. «Inadatto a guidare l'Italia» e poi a maggior ragione l'Europa, per un cumulo di argomenti noti, ma tutti intemi al sistema nazionale, dal conflitto d'interessi al coinvolgimento in vertenze e dispute giudiziarie. E ora che la presidenza italiana dell'Ue sta per entrare nel vivo, un vero e proprio processo giornalistico, frutto di un'inchiesta da fare invidia alla Procura di Milano, con l'accusa supplementare ed esplicita di essersi fatte le leggi da solo per autoassolversi. Non risulta che r«Economist» abbia usato lo stesso metro di giudizio, di una inaudita severità, con altri capi di governo o di Stato europei. Per dire, Chirac, per certi precedenti amministrativi e giudiziari di quando era sindaco di Parigi, gode ora, in quanto presidente della Repubblica, di un'immunità legata alla durata del mandato. E avranno anche un senso, sia pure su un altro piano, le tempeste abbattutesi su Blair nel dopo-Iraq, tra testimoni suicidi e accuse sdegnate della Bbc. Neppure si può pensare a un motivo di politica europea, perché Berlusconi, magari sbagliando, ha sposato proprio la linea eurotiepida inglese, che è anche quella dell'«Economist». E allora, ritenendo che il premier di un grande Paese, ^residente di turno dell'Ue, debaa essere giudicato per quello che farà o non farà nel semestre, quali che siano i suoi problemi intemi, e viste le molte domande che il settimanale di St James's Street pone a Berlusconi, poniamo anche noi una domanda: perché?

Persone citate: Berlusconi, Chirac, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Europa, Italia, Parigi