ccPatek» rubato, un altro orologiaio nei guai

ccPatek» rubato, un altro orologiaio nei guai DENUNCIATO PER RICETTAZIONE ILTITOLARE DELLA GIOIELLERIA ROWAN DI VIA ANDREA DORIA ccPatek» rubato, un altro orologiaio nei guai I carabinieri: il prezioso «Sky Moon» sparito da Ginevra è passato dal suo negozio Angelo Conti S'allarga l'inchiesta sul Patek Philippe «Sky Moon»: i carabinieri della compagnia San Carlo hanno denunciato per ricettazione Felice Marinelli, 42 anni, titolare dell'elegante gioielleria Rowan, di via Andrea Doria 4 bis. Lunedì i militari gli avevano notificato un decreto di perquisizione, firmato dal pm Storari, per il suo negozio ed ogni altro luogo di sua pertinenza. Dai controlli dell'Arma sarebbero emersi segni del «passaggio» nel suo negozio dello Sky Moon rubato lo scorso 24 maggio dal Museo Nazionale dell'Orologeria di Ginevra, in Svizzera, Il Marinelli e la gioielleria Rowan (specializzata in orologi d'epoca e comunque di altissima qualità) eranp stati tirati in ballo dall'orafo Giovanni Candeloro e dal collezionista Massimihano Salerno, entrambi arrestati la scorsa settimana dopo che avevano prima depositato e poi riscattato (per circa 25,000 euro) il prezioso orologio presso il Monte dei Pegni di Torino, L'orologio era poi stato ritrovato, una settimana fa, al Banco dei Pegni di Genova, e posto sotto sequestro, Candeloro avrebbe acquistato lo Sky Moon presso la Rowan dando in cambio al Marinelli alcuni orologi da polso di minor qualità, insieme ad un assegno da 11,000 euro. Lo avrebbe successivamente impegnato, prima a Torino e poi a Genova, proprio per recuperare il contante necessario a pagare la somma contante concordata col Marinelli. In attesa di piazzarlo ad un misterioso cliente che sarebbe stato disposto a sborsare una cifra molto più alta,forse superiore ai 150 mila euro. Carabinieri italiani e Polizia Cantonale svizzera sono intanto al lavoro per risolvere un altro mistero: chi ha dotato lo Sky Moon rubato a Ginevra di scatola originale e, soprattutto, del certificato di garanzia? L'interrogativo non è da poco perché chi l'ha fatto aveva certamente cognizione del fatto che l'orologio fosse di provenienza irregolare. Nell'ambiente dei gioiellieri torinesi l'operazione dei carabinieri non desta particolare sorpresa: «Torino è sede di grandi importatori e grandi concessionari di orologi che svolgono il loro lavoro in perfetta legalità e con grandissima attenzione. Qui arrivano compratori da ogni parte d'Italia, persino d'Europa, Ma proprio il particolare ruolo della città ha finito con il convogliare su Torino, su un piano ovviamen¬ te di clandestinità, anche un giro di orologi non ufficiali, fra i quali potrebbero esserci anche esemplari di provenienza furtiva. Ovvio che ogni gioielliere è di fronte a delle scelte: può rischiare acquistando pezzi di cui è incerta l'origine, o rifiutare ogni contatto con canali che sono diversi da quelli ufficiali». Torino è comunque anche sede di un particolare segmento del mercato orologiero: «I produttori di grandissima qualità, fra questi c'è la Patek Philippe, sono soliti produrre solo pochi pezzi dei loro modelli più prestigiosi. Può così capitare che, chi si mette in coda, debba attendere anche tre-quattro anni. Un'altra strada è rivolgersi proprio al mercato parallelo. Forse quello Sky Moon era proprio destinato ad uno di questi clienti impazienti, pronti a pagare anche il 500Zo in più del valore di mercato pur di avere subito il loro orologio preferito». Lo «Sky Moon» Patek Philippe è stato rubato lo scorso 24 maggio dal Museo Nazionale dell'Orologeria di Ginevra e una settimana fa è stato ritrovato al Banco dei Pegni di Genova, Ora i carabinieri stanno ripercorrendo tutte le tappe dell'orologio

Persone citate: Angelo Conti, Candeloro, Felice Marinelli, Giovanni Candeloro, Marinelli, Patek Philippe, Storari