Rossi scopre Rizzato «El Grinta» del Toro allenato dalla sorella

Rossi scopre Rizzato «El Grinta» del Toro allenato dalla sorella I GRANATA HANNO UNA OPZIONE IN PIÙ A CENTROCAMPO Rossi scopre Rizzato «El Grinta» del Toro allenato dalla sorella Con Ambra i primi palleggi: ora lei segna a raffica col Terracina Classe '81, mediano, l'ultima stagione ha giocato a Pesaro in C1 ritratto Aurelio Benigno TORINO PUR di giocare al calcio costringeva la sorellina Ambra a interi pomeriggi in cortile. Simone Rizzato inizia così la sua favola calcistica. Palleggi, stop, tiri di destro e sinistro: con Ambra obbligata a compiere gli stessi esercizi, poi la solita partitella uno contro uno (e non sempre vinceva lui). Insieme sono andati a giocare tra i dilettanti, lui centrocampista nel Cisterna, lei attaccante nel Terracina. E' Simone che inizia nel Fano in C2 la carriera di professionista, mentre Ambra è diventata la stella del Terracina, continua a fare gol, ma è rimasta a casa vicino a Latina e con i genitori. Simone Rizzato, classe '81, dopo tre anni nel Fano passa alla Vis Pesaro in CI e nel gennaio scorso, grazie a Sandro Mazzola, firma il contratto per il Torino che lo lascia ancora un anno a Pesaro, contribuendo alla salvezza della squadra. Arriva al Toro in punta di piedi proprio come fece Massimo Crippa che neH'BS dal Pavia in serie C si trasferì al Toro di Radice in serie A. Tanta corsa e tanta umiltà, in ritiro ha sorpreso tutti. Sia Ezio Rossi, che i suoi compagni, definiscono Rizzato la vera sorpresa di questo nuovo Toro nato sotto il Monte Rosa: «Questo mi fa piacere e mi inorgoglisce sottolinea con una certa timidezza Rizzato - ma devo solo pensare a metterci l'impegno e la voglia e continuare su questa strada. Sapevo di arrivare in una grande società, quindi non potevo fare altro che dare il massimo e cercare di migliorarmi». E' stato il primo acquisto - è granata dal gennaio scorso - e Rizzato fino all'ultimo ha sperato di arrivare in serie A: «Credevo nella salvezza, tifavo come un matto, seguivo ogni partita del Toro, purtroppo è arrivata quella brutta retrocessione. Ma in ritiro ho scoperto un gruppo fantastico, soprattutto un grande allenatore e sono sicuro che la serie A che speravo di raggiungere la conquisterò con questi splendidi compagni. Walem è quello che mi ha colpito di più in quanto a classe e personalità, subito dopo Tiribocchi e Ferrante: con due attaccanti così la serie A è sicura». Rizzato è uno stakanovista nato: cultore dell'allenamento, niente mattane, a letto presto. Uniche concessioni, la play station e una partita a carte con i compagni. «Cinque anni fa ricorda - giocavo nei dilettanti del Cisterna, volevo a tutti i costi arrivare e adesso che mi sono conquistato il paradiso non me lo lascio scappare. Ho legato molto con Balzaretti, cresciuto nel Toro da bambino, in Conticchio e Walem ho punti di riferimento importanti. No, non voglio fallire in questa squadra». All'inizio del ritiro Ezio Rossi ha posizionato in campo dieci birilli formando il 4-3-3 ed a ognuno dei giocatori ha detto di posizionarsi su quei birilli così da scegliere il ruolo preferito. Rizzato ha scelto il terzo di centrocampo a sinistra: «Mi piace giocare la palla e soprattutto inserirmi in attacco proprio come desidera l'allenatore». Oggi ultimo giorno di riposo, domani la ripresa a Leinì con allenamento pomeridiano a Borgaro, domenica il trasferimento ad Acqui Terme. Ancora fermo De Ascentis (distrazione), mentre recuperano Sorrentino, Osmanovski e Frezza. Ieri si è radunata la formazione Primavera, che avrà ancora come sponsor sulle maglie Kinder Fer- Simone Rizzato ha iniziato la carriera di professionista a Fano in C2. Dopo tre stagioni è passato alla Vis Pesaro

Luoghi citati: Acqui Terme, Borgaro, Fano, Latina, Pesaro, Torino