Braccio di ferro sulle indennità

Braccio di ferro sulle indennità Braccio di ferro sulle indennità Passa solo il raddoppio del trattamento di fine mandato La maggioranza di centro-destra approva il primo emendamento all'unanimità, ma l'opposizione si ribella dando avvio al lungo braccio di ferro che ne blocca altri due, determinando uno scontro con il Polo che fra oggi e domani animerà il Consiglio regionale. Si tratta dell'incremento degli stipendi di consiglieri e assessori del Piemonte, inserito nel documento finanziario che passa sotto il nome di «assestamento di bilancio per 112003»-. Con il primo - approvato - il Consiglio si autoraddoppia l'indennità di fine mandato, facendola passare da uno a due mensilità per ogni anno di permanenza sui banchi della sala azzurra di Palazzo Lascaris. Al voto il centro-sinistra è assente. Ma arrivato in aula, lo definisce «un blitz del centro-destra». Chiede una sospensione e convoca i giornalisti per una conferenza stampa a fine mattinata. Tutto ciò accade poco prima che si diffonda la notizia dell'arresto dell'assessore Brigandì (Lega Nord), avvenimento che poi scombussola tutto. Per cui restano da discutere gli altri due emendamenti sull'indennità dei consiglieri, con aumenti del 20 per cento rispetto all'attuale, e sul raddoppio del gettone di presenza che salirà da 122 a 220 euro. Il consigliere Mario Contu (Re) annuncia una singolare forma di protesta: chiederà al sindaco di Formazza di accoglierlo con tanto di domicilio e residenza, perché, abitando co¬ sì a 213 chilometri da Torino, potrà percepire rimborsi chilometrici pari a decine di migliaia di euro l'anno, per poi devolverli allo stesso Comune di Formazza (Verbano-CusioOssola). «La Regione - sottolinea la capogruppo Ds, Giuliana Manica - si trova in una difficile situazione finanziaria e per reperire i 18 mila euro necessari a pagare il Buono Scuola ha dovuto spostare al 2004 una serie di investimenti. Il provvedimento approvato dalla maggioranza sta mettendo a rischio la Finanziaria Regionale». Dello stesso avviso il capogruppo della Margherita, Antonio Saitta, die sottolinea come «di fronte alle difficoltà di bilancio si dovrebbero ridurre le spese correnti, non aumentarle». Ma la maggioranza non accoglie i suggerimenti dell'opposizione e non ritira la decisione. E a Palazzo Lascaris s'inizia un lungo braccio di ferro che prosegue oggi e domani, [g. san.] Giuliana Manica, ds

Persone citate: Antonio Saitta, Brigandì, Giuliana Manica, Lascaris, Mario Contu

Luoghi citati: Comune Di Formazza, Formazza, Piemonte, Torino