TV DIGITALE e seduzioni di SKY

TV DIGITALE e seduzioni di SKY TV DIGITALE e seduzioni di SKY Giulia Zonca Si parte rincorrendo. Tutti insieme però, sbuffando a ritmo tra ansie, aspettative e sorprese. Da una parte i canali Sky che freneticamente assestano la programmazione e drizzano le parabole, dall'altra i telespettatori che, nel bel mezzo delle vacanze, compongono numeri verdi per passare da una piattaforma all'altra. E' la prima fase: i tecnici la chiamano «migrazione». Per ora accedono a Sky i vecchi utenti, quelli che avevano Tele-I- e Stream, quelli che forse si erano addormentati negli ultimi mesi perché a furia di parlare di cambiamento e nuova proprietà non si vedeva quasi più niente. La sveglia probabilmente è stata improvvisa perché ora gli abbonati sono agitati. C'è chi rientra dalle ferie in preda al panico: «Devo cambiare decoder?», «Buttare la smart card?» e soprattutto «Se non lo faccio ora quando rientro dal mare non vedrò più nulla?». Tranquilli, l'idea di Sky è quella eh sedurre, di intrigare lo spettatore italiano come il satellite non è ancora riuscito a fare, di sradicarlo da «Medico in famiglia» e «Domenica In» e stregarlo al punto da renderlo dipendente. Quindi partenza soft, nonostante il blackout notturno. Si inizia oggi, ma ci si può accodare in qualsiasi momento, stessa apparecchiatura e molta più esigenza. Al satellite si può chiedere tutto, si paga, ma per riuscire a cambiare le abitudini, questa piattaforma dovrà dare parecchio. Per iniziare ci mette l'abbondanza, una miriade di canali e una Supercoppa in esclusiva. Milan-Juventus (domenica sera in diretta da New York), prima uscita delle reti Murdoch in Italia, primo appuntamento ufficiale con il calcio dopo due mesi di astinenza e primo flusso «migratorio». E' il pallone (con il porno) a trainare l'abbonato, e per la prima volta è (forse) tutto insieme. Sky ha i diritti di quasi tutte le squadre, restano fuori un manipolo di indipendenti che hanno messo su un'offerta alternativa. Gioco Calcio, ma non hanno i mezzi per proporla. Userebbero quelli di Sky, ma al momento sono impegnati a litigare tra loro e non hanno idea di come procedere. Arriveranno a casa campionato, Champions League (compresi nel pacchetto a prezzo pieno da 55 euro) e soprattutto la rivoluzionaria «Diretta gol». Tutto il calcio per minuto in versione video, un paradiso molto prosaico, senza la poesia delle frequenze medie e con una valanga di immagini che debordano dal televisore. Tutti i gol in diretta, contemporaneamente, un'orgia che forse non manderà in pensione le collaudate voci dei radiocronisti, ma di certo chiuderà un'epoca. Si vede tutto. Furbescamente la programmazione comprende anche un sottile sabato sera: anticipo di A e a seguire (cambiando canale, in perfetta sincronia oraria) film a luci rosse. Soft, precisano, non si tratta della proposta Hot club (che è a pagamento e, a scanso di moralismi, si può bandire dal decoder inserendo un semplice codice), ma una seconda serata con un vedo non vedo di quelli un po' démodé. Sky non è la piattaforma ideale per l'uomo singolo, cambia a seconda di come la guardi. C'è una valanga di cinema. Le prime visioni, nel mondo pay, sono il programma per famiglie. Primo titolo, stasera, ((A Beautiful Mind» ovvero tutti sul divano a vedere Russel Crowe. Poi ognuno per conto suo perché è difficile riunire più persone davanti alla diretta delle conferenze stampa dal Festival di Venezia, per raffinati intenditori, o ai film horror su Sky Cinema Max, per teenager inquieti. Il telecomando digitale non è lo scettro per decidere chi comanda e non invita allo zapping selvaggio. E' più una coccola, ognuno la sua. Un appuntamento da non mancare che però non ha orario fisso perché si ripete ciclicamente. Ripassa tutto sul satellite: è molto rassicurante. Anche interattivo a volte: le ricette di Laura Ravioli su Rai Sat Gambero Rosso si possono realizzare in simultanea. Programma ad alto coefficiente di difficoltà e adatto solo agli ostinati che comprano ogni attrezzo suggerito e non sgarrano su un grammo. Si impara anche più passivamente. I ragazzini davanti a Rai Sat Ragazzi che a settembre manderà in onda una striscia quotidiana sulla storia del fumetto «Daily Streep». E i maggiorenni davanti ai canali Discovery, sono un po' ipnotici perché ci si ritrova a seguire un documentario sulla riproduzione della libellula nana senza sapere perché, ma sono ben 4: oltre a quello tradizionale, uno tecnologico, uno geografico e uno culturale. Serie tv a profusione sui canali Fox, soprattutto per il target trentenne in carriera (il più bersagliato dall'offerta Sky). Sparisce la glorificata Rai Sat Album e arriva RaiSat Extra: i filmati delle teche Rai vengono rielaborati. Come in «Off» storia della censura da Vianello a Luttazzi e «Tribuni politici», prima puntata con Bertinotti a commentare un vecchio discorso di Almirante. E sulla stessa rete il «Letterman Show», uno dei programmi più scopiazzati che andrebbe solo guardato e non imitato.

Luoghi citati: Italia, New York, Venezia