Mauriziano, riduzione primari

Mauriziano, riduzione primari REPARTI ACCORPATI Mauriziano, riduzione primari CnTVDiTumv) 1:1 J: ii #-OI9#/ fi Comune iì Totino risponde t tutti toloro che Ninno bisogno di ìnlornuiionisullt atti.l'*; «stive, cullurtli «a «mergenie. in eotI«boraiione eon le associazioni e «ruppi torinesi di volontariato e di iolidarietA Marco Accossato Al Mauriziano saranno accorpati i reparti «doppi» e ridotti i primariati: Medicine, Chirurgie e Anestesie verranno riunite in una sola Unità operativa per ogni specialità. E' il progetto presentato ieri mattina ai medici dal commissario Anna Maria D'Ascenzo e dal vicecommissario Fabio Tavarelli, nell'ennesimo incontro per descrivere il futuro immediato dell'Umberto I. Non ci saranno tagli di letti né di personale infermieristico e medico, è stato garantito. L'accorpamento implicherà però inevitabilmente una riduzione del numero di primari. A regime, comunque, i posti letto saranno superiori agli attuali, circa 500 rispetto ai 420. Malgrado le tante rassicurazioni, la notizia ha riacceso la preoccupazione sul destino di questo ospedale, soprattutto fra gli apicali. C'è davvero un piano di rilancio, riapertura di reparti e potenziamento delle strutture, come annunciato nei giorni scorsi dal presidente della Regione, Enzo Ghigo, e dai nuovi vertici del Mauriziano? O i progetti sono altri, e la salvezza passera attraverso una «pesante cura dimagrante» e un intervento dei privati? Il cardiologo Fiorenzo Gaita ba deciso di non attendere una risposta: lascerà Torino per tornare al suo vecchio posto, all'ospedale di Asti. «Un segnale preoccupante, l'inizio degli esodi», commentano alcuni medici dell'ospedale, saputo del trasferimento. Gaita, giunto al Mauriziano nel 2001 dopo aver lasciato Asti, fece subito parlare di sé: a Torino ba portato una tecnica per combattere le disfunzioni elettriche del cuore congelando a meno 75 gradi il tessuto malato, anziché bruciarlo. E un anno dopo, durante il quinto simposio intemazionale «Advanced Cardiac Arbythmias» che ha riunito in Piemonte i principali specialisti europei e statunitensi, aveva presentato un'altra scoperta destinata ai medici di famiglia: «Attraverso un'osservazione più attenta di un elettrocardiogramma - spiegò - si possono evitare centinaia di decessi improvvisi».

Persone citate: Anna Maria D'ascenzo, Enzo Ghigo, Fabio Tavarelli, Fiorenzo Gaita, Gaita, Marco Accossato, Ninno, Totino

Luoghi citati: Asti, Piemonte, Torino