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 All'incredibile verdissimo Hulk la palma d'oro del «difetto» All'incredibile verdissimo Hulk la palma d'oro del «difetto» A storia dei fumetti Marvel è piena di uomini e donne decisamente partiu» colari. Matt Murdock cieco avvocato diurno, di notte riveste i panni dell'atletico DareDavil. Peter Parker, alias lo stupefacente Uomo Ragno, tolta l'aracnotuta, resta un ragazzo cronicamente timido. GU XMan, per noi comuni mortah, sono un'orda di pericolosi mutanti. Tempesta scatena i suoi poteri strabuzzando i bulbi oculari. Ciclope invece gli occhi deve sempre celarli sotto tecnologici occhiali. Che dire poi di Wolverine? Avrà anche affilati artigli e qualche pelo in più sul petto, ma come prototipo del maschio animale è perfetto. Reed Richards è decisamente elastico, sua moglie Susan Storm è alquanto evanescente. Jobnny Storm è troppo focoso e Ben Grimm ha il cuore di pietra. Bisogna affermarlo una volta per tutte, i personaggi che affollano le marveliane strip sono un branco di "difettosi", ma la palma d'oro del "difetto" aspetta a lui. All'incredibile, fluorescente, selvaggio, violento, incontrollabile Hulk. Per chi non lo sapesse il Big Jim, allevato a radiazioni della crescita verdi, prima della trasformazione era un pacato e geniale scienziato di nome Bruce Banner. "The Hulk" sviluppato da Universal Interactive, con licenza ufficiale Marvel, disponibile per ógni tipo di piattaforma, non è la pedestre trasposizione del film che sta per uscire nelle nostre sale. La storia, un curato action adventure, parte con il prode Bruce che viene contattato dal dottor Crawford. Lo studioso affenna d'aver trovato una cura per la sua singolare malattia. Senza porsi troppe domande Bruce Banner si reca in un laboratorio affollato da militari in tenuta mimetica. Questo è solo il primo livello, ne restano ancora ventinove. Con l'evolversi della trama ricoprirete sia il ruolo del nerboruto Hulk sia quello del geniale Banner. L'alternanza dei personaggi assicura un giusto mix di azione e riflessione. Forza bruta contro i cattivoni, cervello per risolvere gli enigmi. I video espbcativi che introducono i livelli ci riportano direttamente alle atmosfere della pellicola. Splendida la lotta interiore di Bruce per contrastare l'ingombrate Hulk, a tratti ricorda lo strazio di Jekyll/Hyde. I super eroi della Marvel, i "difettosi" soffrono. Sono rte^h emarginati che disperatamente insegnano a noi "integrati" la tolleranza, perché diverso non è sinonimo di pericoloso. Mai, neanche quando sei verde fluorescente. L' Universal Interactive, (licenza Marvel), buono per ogni piattaforma, non è la pedestre trasposizione del film che sta per uscire m I Alessandra C