Lippi: ho una squadra di alto livello

Lippi: ho una squadra di alto livello Lippi: ho una squadra di alto livello «Certi errori con il Barga sono normali in questo periodo» dall'inviato a NEW YORK Di nuovo la maledizione dei rigori. Dopo Manchester, Foxboro. Ma è tutta un'altra storia, la sconfitta con il Barcellona da quei fatali undici metri non lascia solchi profondi sul morale dei bianconeri come la finale di Champions. Due a due sul campo, 8-7 per i catalani alla fine dell'amichevole giocata domenica quando in Italia era già notte fonda. Come direbbe Moggi, che ha raggiunto la squadra soltanto ieri nel New Jersey, «sul campo è finita in pareggio». Ed è stata pure una piccola impresa, la prima della Signora Grandi Rimonte, che ha costruito la vittoria in campionato a colpi di recuperi con il cuore in gola. Ciò che è successo domenica ha poco a che fare con i finali al cardiopalmo della scorsa stagione, ma dà comunque l'idea di come la Juve abbia ricominciato con lo spirito di sempre. Mai dare nulla per scontato. Una garanzia per Lippi che giustamente non vuole trarre indicazioni particolari dalla sfida con la squadra di Rijkaard. Dopo otto giorni di lavoro pretendere una Juve scintillante sarebbe stato troppo. Il fatto che il Barcellona avesse inchiodato i bianconeri sullo 0-2 (doppietta di Saviola) già alla fine del primo tempo è comunque un motivo di riflessione; un rigore molto dubbio provocato da Legrottaglie e una seconda prodezza da parte del talento argentino sono gli episodi in questione. Al di là della cronaca resta la sensazione di una Juve ancora squilibrata, nel senso che qualcuno è già pronto, mentre altri sono lontani da una condizione accettabile. Il tempo aggiusterà tutto. Lippi come sempre è tranquillo: «Siamo andati vicini al gol in diverse occasioni e con i giocatori giusti. E' mancata la lucidità, tuttavia è un fatto normale di questi tempi. Così come gli errori negli scambi commessi nel primo tempo». La Juve ha agguantato il pareggio negli ultimi quattro minuti con un uno-due di Di Vaio e Miccoli. Sono stati i giocatori entrati nella ripresa a guidare la riscossa. Fino al 16' del secondo tempo quando c'è stato un maxi turn over, i titolari avevano deluso a parte Davids, Nedved, Zambrotta e Appiah. Senza traccia la presenza in campo di Trezeguet e Del Piero. Il ghanese ha sostituito fin dall'inizio Camoranesi. Una scelta che non sa di punizione, anche se il caso legato al ritardo dell'oriundo non è ancora chiuso. Lippi probabilmente riproporrà Camoranesi già giovedì sera con il Manchester, quando all'inizio ci saranno 7-8 giocatori diversi rispetto a quel¬ li che hanno iniziato l'altra sera «perchè - ha spiegato Marcello - devo pensare anche al Milan e di questi tempi tre partite in una settimana non si reggono». Intanto Moggi ha dato appuntamento ad Andrea Pastorello, manager del giocatore, per l'ultima decade di agosto. Allora si parlerà di contratto e verranno messe sul tavolo le amnesie dello scorbutico argentino. Improbabile una cessione, secondo Pastorello il caso è chiuso. Nella conferenza stampa del dopo Barcellona parlando in piedi davanti a un leggio («Mi sento cone Bush» ha scherzato Lippi), il tecnico ha difeso ancora una volta l'unità del gruppo: «Quella che è uscita sotto di due gol nel primo tempo non era la Juve titolare e quella che ha pareggiato non era la Juve bis. Mai come quest'anno ho una squadra di alto livello e abbiamo preso i giocatori giusti proprio per migliorare la nostra qualità. Miccoli e Di Vaio non sorprendono, 'sono fondamentali come tutti gli altri». Intanto Di Vaio è ripartito con la rabbia di chi vuole riscattarsi. Cinque gol in due partite, propone giustamente la sua candidatura. E Miccoli lo imita. Ci sarà una bella competizione fra gli attaccanti e neppure Del Piero potrà più iscriversi alla privilegiata categoria degli intoccabli. [f. ver.] «Non erano i titolari quelli che hanno chiuso il primo tempo sotto di due reti così come non si può parlare di riserve per coloro che hanno pareggiato nella ripresa» Lippi: «Miccoli e Di Vaio subito in gol? Non sono sorpreso dalle loro prove»

Luoghi citati: Barcellona, Barga, Italia, New Jersey, New York