LA RIVINCITA DI HILLARY

LA RIVINCITA DI HILLARY DIETRO ILTRIONFQ D' UN SUPER BESTSELLER LA RIVINCITA DI HILLARY Giovanna Zucconi QUALCUNO lesse nei suoi occhi, quando proclamò in mondovisione che lei stava comunque «dalia parte del suo uomo», l'eterna rassegnazione della moglie tradita o al contrario l'orgoglio del potere. E oggi sta leggendo con i propri, di occhi, la versione ufficiale di quell'episodio. Non c'è soltanto la solita reverenza per le celebrità, dietro allo spropositato successo dell'autobiografia di Hillary Rodham Clinton Living History, e neppure la solita morbosità curiosa. Un milione di copie vendute il primo mese, a una velocità sorpassata soltanto dall'ultimo Harry Potter, un milione e duecentomila dall'uscita (il 9 giugno) ad oggi, 50mila volumi a settimana, diritti venduti in 28 paesi, primato in classifica non soltanto negli Usa ma anche in Francia, Germania, Gran Bretagna e Irlanda, sbalordimento dell'editore Simon Si Schuster che sta già rientrando dell'abnorme anticipo versato all'autrice (8,1 milioni di dollari), e pubblica umiliazione di chi osò dubitare: la cerimonia di consacrazione dell'autobiografia di Hillary a super-bestseller è stata giocosamente celebrata in tivù. L'anchorman conservatore Tucker Carlson aveva promesso che si sarebbe mangiato le scarpe se il libro avesse venduto più di un milione di copie, lei si è presentata nel suo show alla Cnn servendogli la dolce vendetta su un vassoio: la milionesima copia del volume e una torta al cioccolato a forma di scarpa, da ingoiare in diretta. Ritualità e anedottica a parte: Living Histoij è la storia di come si costruisce un successo, e insieme la risposta alla questlone-Hillary. Chi è e chi è stata, modello di tostaggine femminista oppure vittima femminile di tradimenti e menzogne, donna in carriera o donna al traino della carriera maschile, più Rodham o più Clinton, più moglie o più first lady, sottomessa alla ragion di stato (si è sacrificata per salvare il presidente) o alla ragion di stato civile (si è sacrificata per salvare il matrimonio)? La risposta è in quella fasciatura che le imbraga il polso anchilosato dall'aver firmato 20mila copie del libro, 1500 in un'ora e mezza soltanto in una libreria della Virginia, tutte personalmente, e senza l'uso di un timbro come aveva fatto per il precedente It Takes rf Villane. La risposta, cioè, è in un'energia spaventosa, quella sì da record, una prova atletica che certifica una forza fisica pari soltanto alla forza di volontà, una fitness promozionale finora mai esibita neanche dai più esagitaci autori di bestseller. E questa determinazione, sua e soltanto sua, al di là di ogni ruolo pubblico e privato, a scrivere la storia vivente del libro e della sua autrice, a cancellare l'opacità del suo sguardo mentre proclamava la più tradizionale delle arrendevolezze, a surclassare anche nelle vendite le biografie meno imperiose di altre first ladies, da Barbara Bush a Nancy Reagan. Forte del suo successo, Hillary Rodham Clinton riscatta il destino oscuro della debolezza femminile e anche l'altrettanto oscuro lavoro della ghostwriter che ha scritto la storia della sua vita, Maryanne Vollers. Dietro a ogni trionfatore c'è una donna che fatica nell'ombra: dietro a questa trionfatrice, pure.

Luoghi citati: Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Usa, Virginia