L'Ifo conferma: la Germania riparte

L'Ifo conferma: la Germania riparte TERZO RIALZO CONSECUTIVO PER L'INDICE CHE MISURA LA FIDUCIA DELLE AZIENDE L'Ifo conferma: la Germania riparte Secondo il ministro Eichel il punto di svolta è a portata di mano ROMA Pare proporlo che in Germania l'economia stia scaldando le macchine: con il terzo rialzo mensile consecutivo l'indice Ifo, che misura il clima di fiducia delle aziende tedesche, conferma infatti i segnali di ripresa, salendo in luglio a toccare quota 89,2 dagli 88,8 punti di giugno. Un risultato particolarmente significativo, visto che, stando alle valutazioni dell'istituto, il terzo rialzo consecutivo potrebbe indicare una svolta nell'economia. Secondo Ufo, quindi, ci sono segnali che la seconda metà dell'anno potrebbe essere caratterizzata da una ripresa dell'economia, anche se la sua portata sarà probabilmente limitata. Tutti i settori economici, esclusa l'edilizia, sono in miglioramento, ma a segnalare maggiormente il rafforzamento della fiducia è il settore del commercio al dettagho. Il dato è comunque lievemente inferiore ali attese degli analisti, che si attendevano un rialzo dell'in¬ dice Ifo fino a 89,5 punti. Reazioni positive al nuovo, terzo aumento consecutivo in luglio dell'indice Ifo sono venute dal governo e dall'industria. Per il governo si tratta di un segnale positivo per la congiuntura. Una portavoce del ministro dell'Economia Wolfgang Clement ha detto che, secondo gli esperti, vi sarebbero segnali per una ripresa della congiuntura economica. «E questa è la conferma», ha osservato. Anche il presidente dell'Associazione industriali Michael Rogowski si è detto soddisfatto dell'indice Ifo. «Qualcosa dice - ha osservato - che l'economia tedesca ha raggiunto il suo punto più basso. Evidentemente sta tornando di nuovo la fiducia». «L'ulteriore miglioramento dell'indice Ifo autorizza a sperare», ha aggiunto Rogowski. Ed il ministro delle Finanze, Hans Eichel, vede l'economia tedesca prossima al giro di boa: ((Al contrario di quanto si è detto a lungo - ha commentato Eichel - l'evoluzione dell'indice Ifo dimostra che il punto di svolta è a portata di mano». Intanto, a proposito di un «patto segreto» fra Germania, Francia e Gran Bretagna a sostegno della competitività delle grandi industrie la Commissione europea ritiene poco credibili le indiscrezioni apparse sulla stampa tedesca. A par are di manovre segrete per «una coalizione dei Paesi industriali che difenda più tenacemente gli interessi ilzPe industrie a livello di legisk'.one europea» è stato ieri il settimanale Der Spiegel «Berlino, Parigi e Londra - afferma in particolare il periodico - voghono che in futuro tutti i progetti di legge messi a punto dall'Unione europea vengano accompagnati da un'analisi che metta in luce le conseguenze dei nuovi provvedimenti sul comparto industriale, con un'attenzione particolare alle crescenti restrizioni per l'industria nel settore dell'ambiente». Ma un portavoce dell'esecutivo Uè replica: «Non c'è niente di veramente nuovo, nell'ultimo Consiglio informale dei ministri europei responsabili per la competitività un certo numero di elementi ripresi nell'articolo sono già stati discussi, ed in particolare quelli legati all'impatto delle decisioni deil'Ue sulla competitività delle imprese europee. Per questo non crediamo ci siano contatti segreti fra i tre Paesi», [r.e.s.l I ministro delle Finanze, Hans Eichel

Persone citate: Eichel, Hans Eichel, Michael Rogowski, Rogowski, Wolfgang Clement

Luoghi citati: Berlino, Francia, Germania, Gran Bretagna, Londra, Parigi, Roma