In Europa giro di vite sul Welfare Bill Gates assume cervelli in India di Valeria Sacchi

In Europa giro di vite sul Welfare Bill Gates assume cervelli in India NOMI E GLI AFFARI In Europa giro di vite sul Welfare Bill Gates assume cervelli in India Valeria Sacchi Su e giù vanno le Borse di tutto il mondo, più che mai reattive a qualsiasi buona o cattiva notizia. E disorientate. Se, infatti, sereno appare l'orizzonte delle società farmaceutiche - dalla Novartis dove Daniel Vasella annuncia risultati record mentre aspetta, fiducioso, che cada finalmente nelle sue mani la Roche di cui ha già il 330Zo dei diritti di voto, ad Astra Zeneca che ha aumentato del 100Zo il dividendo interinale - sono in affanno i gruppi automobilistici. La Volkswagen di Bernard Pischetsrieder perde colpi e medita di ridurre la propria presenza in Brasile, la Ford presieduta da Nick Scheele prepara altri duemila tagli nel personale, la Peugeot di Jean- Marie Folz ne annuncia tremila mentre Renault si salva solo grazie alla buona salute della collegata Nissan. Non c'è, insomma, di che stare allegri. Né sono incoraggianti i dati macro economici. Le economie della Vecchia Europa hanno il fiato cortissimo. In Francia il premier Jean-Pierre Raffarin riforma le pensioni facendo salire da 37 a 40 (42 dal 2020 quando la vita media sfiorerà forse il secolo) gli anni contributivi e taglia gli interessi sui libretti di risparmio dal 3 al 2,50Zo. Contemporaneamente, per onorare le promesse elettorali del presidente Jacques Chirac, riduce le tasse sui patrimoni che superano i 720 mila euro. Berlino vara un piano elaborato dal ministro degli Affari Sociali Ulla Schmidt per la Sanità pubblica: dal 2005 non saranno più rimborsate le spese del dentista e dal 2007 non saranno più pagate le indennità di malattia. A Londra, il Governo di Tony Blair non sa dove trovare i soldi per portare a termine i programmi già varati per migliorare il sistema sanitario, quello scolastico e il collassato sistema dei trasporti. In Spagna, il primo ministro José-Maria Aznar studia come arrivare senza troppe scosse a un nuovo patto sociale che prolunghi l'età lavorativa. Per l'Italia, basta leggere le divergenti opinioni del governatore Antonio Fazio e del ministro dell'Economia Giulio Tremonti sullo stato di salute di industria e conti pubblici, per capire come vanno le cose. Né dagli Stati Uniti arriva alcun conforto. Le contraddittorie dichiarazioni del presidente della Fed Alan Greenspan in occasione dell'ultima riduzione del costo del danaro non sembrano fatte per suscitare entusiasmi. Perfino la grande Cina sta rallentando la crescita. Non è quindi strano che, di fronte a queste bussole impazzite, i mercati stentino a ritrovare il passo. Intanto, l'ansia di tagliare i costi per reggere i colpi di economie al rallentatore, sta spingendo le grandi industrie dell'hi-tech e le grandi società di servizio degli Stati Uniti a traslocare parte delle loro attività in zone a minor costo del lavoro, come ad esempio Russia, Cina, Filippine o India, paese noto per la capacità dei suoi abitanti a far di conto. Anche lì, infatti, si trovano tecnici e laureati ben preparati e, forse, più motivati. Accenture, gigante della consulenza, ha già alle sue dipendenze oltre 4000 professionisti fuori dagli Usa, Bill Gates ha appena annunciato che entro dicembre assumerà in India 500 programmatori. E, stando alle indiscrezioni uscite sulla stampa, perfino Sam Palmisano, ceo di Ibm, sta esaminando la questione. Un'emigrazione che preoccupa il Congresso americano. L'estate non frena le banche che, passin passetto, continuano a tessere le loro piccole tele e le loro alleanze. L'Unicredit guidato da Alessandro Profumo completa la sua presa su Banca Umbra di cui aveva già la maggioranza, acquistando dalla Fondazione Caripuglia, presieduta da Carlo Colaiacovo, il residuo 210Zo, e rileva dall'olandese Ing la sua rete italiana di promotori finanziari, le attività di refaiZ e private banking italiane e le attività assicurative di National Nederlanden. A Torino, il Santander di Emilio Botin rafforza la pre¬ senza nel San Paolo Imi dove sale al 7,70Zo raggiungendo la terza posizione, a pari merito con la Fondazione Cassa di Bologna (7,690Zo) e alle spalle di Compagnia San Paolo (150Zo) e Cassa di Padova e Rovigo (10,80Zo). Una mossa che certo fa piacere al presidente del San Paolo Rainer Masera. Il quale ha un altro motivo per rallegrarsi: in terra di Francia, nel quadro della riorganizzazione in corso nel settore del credito,la nuova intesa tra Caisse d'Epargne (Cuce) e Caisse des Dépots e Consignations (Cdc) darà vita al terzo gruppo bancario francese, dopo BnpParibas e Credit Agricole. E sia con Cdc che con Cuce il San Paolo ha stretto legami di alleanza. Intanto, mentre il governatore Fazio inizia una campagna a difesa delle Fondazioni, ecco che la Fondazione Crt presieduta da Andrea Comba e la Fondazione CassaRoma fanno altri passi indietro nelle banche. CassaRoma presieduta da Emanuele Emmanuele ha infatti ulteriormente ridotto la quota in Capitalia scendendo al 7,190Zo, mentre la Crt si prepara a portare sotto il lG0Zo la presenza nel capitale di Unicredit. Gioie e dolori per il sindaco di Milano. Gabriele Albertini non ha fatto in tempo a rallegrarsi per il via libera al maxi bond dell'Aem che rafforzerà le risorse della società in vista del collocamento in Borsa di un'altra quota, ed ecco che una sentenza della Consulta rischia di mandare all'aria la vendita delle 84 farmacie comunali, cedute alla tedesca Gehe per 251 miliardi di vecchie lire. Il collocamento della Aem presieduta da Giuliano Zuccoli, farà affluire danaro sonante nelle cassu di Palazzo Marino, che ne hanno molto bisogno. Di contro, la sentenza della Consulta - che giudica la partecipazione a società di gestione di farmacie comunali incompatibile con attività nel settore della produzione, distribuzione e intermediazione del farmaco (identikit che si attaglia a pennello alla Gehe) potrebbe rimettere in discussione l'operazione farmacie. Alla base della sentenza il solito, annoso conflitto di interessi. ri ^^