Una donna in squadra arriva lo sport unisex

Una donna in squadra arriva lo sport unisex IL PRESIDENTE DEL PERUGIA VUOLE INGAGGIARE UNA CAMPIONESSA Una donna in squadra arriva lo sport unisex La Panico, star della nazionale, d'accordo con Gaucci: «Giocherei in A» I fisiologi: «Nelle discipline di potenza non ha senso fare un confronto» In Finlandia una ragazza è titolare nel campionato di hockey su ghiaccio Stefano Semeraro Al minuto 13, Hayley ha vinto un contrasto in attacco, fintato l'affondo, e servito il disco indietro al suo compagno di squadra Matti Tevanen, che con un colpo secco l'ha infilato in rete. Hayley di cognome fa Winckenheiser, gioca per i Kirkkonummi Salamat, una squadra di hockey su ghiaccio finlandese di seconda divisione. Ed è donna, oltre che un'attaccante di ottima qualità. L'assist di Hayley non è una statistica, è un segno dei tempi. Nessuna donna, nemmeno quelle che giocano in squadre miste negh States, c'erano riuscite prima. Se Gaucci sogna un'ala che sia femminile non solo nella grammatica, se Annika Sorenstam nel golf fa imbufalire i dirigenti più maschilisti ma si guadagna i complimenti di Tiger Woods; se la 30enne Tanya Streeter, soprattutto, riesce a scendere in apnea più di qualsiasi altro essere umano 122 metri in assetto variabile, contro i 120 del belga Patrie Musimu - vuole dire che qualcosa, appunto, di più profondo sta cambiando. - «Il segreto sta nella testa-dice la Streeter -. Io non ho mai pensato che i maschi debbano essere per forza mighori». Depositato il femminismo «politico» in una stanza poco illuminata,' le signore ora puntano alle pari opportunità nello sport. Alla lettera: chiedono, limando secondi, aggiungendo metri e punti, l'opportunità di giocarsela alla pari con i maschi. E non solo in discipline individuali e poco fisiche, dove qualche colpaccio è già riuscito, ma anche dove contano bicipiti e deltoidi, dove si spinge e ci si ammacca. Passi per la vela, con la Sensini e la MacArthur, per la maratona, dove Paula Radcliffe ha staccato un tempone di poco superiore a quello di Kannouchi, o per i 200 piattelli su 200 centrati dalla cinese Zhang nello skeet ai Giochi di Barcellona, quando vinse l'oro battendo! maschi. Ma nel calcio, come la mettiamo? li conta la massa muscolare, che nell'uomo è inevitabilmente più sviluppata a parità di peso. «Le donne, se guardiamo alla tecnica pura - spiega Giancarlo Padovan, direttore di Tuttosport, ex-allenatore della squadra femminile del FiammaMonza e sommo esperto di calcio femminile - sono fortissime. Milene, la moghe di Ronaldo, può palleggiare per 9 ore di fila, e in quello è megho di suo marito. Le cose cambiano se si parla di tecnica applicata, cioè di difendere una palla in movimento, di applicare la destrezza a tutte le situazioni di gioco. Gaucci ha lanciato una provocazione furba, e anche intelhgente, sulla scia della rivoluzione causata dalla legge Bosman, io però non guarderei alle atlete dell'Est europeo, ma piuttosto alle americane, oppure a tedesche, svedesi, norvegesi, alle russe. Come se la caverebbero? Anche la migliore centrocampista del mondo non reggerebbe mai il confronto con Davids. Qualche chance inpiùl'avrebbe una «laterale», o anche una centrale di difesa. Non dimentichiamo la Panico, che giocò assieme ai maschi il derby del cuore e segnò due gol. Ma più che badare al caso singolo sarebbe molto interessante vedere in campo squadre miste». Chiamata in causa. Patrizia Panico non si tira indietro: «Non avrei alcun problema a giocare insieme con gh uomini - chiarisce la stella azzurra -. Se mi venisse proposto di giocare in serie A valuterei le condizioni, ma poi accetterei molto volentieri». L'entusiasmo per il calcio bisex cala quando a parlare sono medici e scienziati. Per Enrico Arcelli, medico fisiologo, «la donna ha lo scheletro più leggero, masse muscolari più piccole e apparato cardiocircolatorio inferiore. Nelle specialità di potenza non ci sarà mai parità sportiva». Il professor Antonio Dal Monte, guru della Scienza dello sport in Italia, invita a giudicare caso per caso: «Nell'equitazione i percorsi campestri sono misti, e quando face¬ vo io motonautica c'era ima donna che era un'autentica belva. Ma negh sport dove conta la potenza, se una dorma battesse un uomo sospetterei fortemente un aiuto farmacologico: ricordate le virago della Ddr nel nuoto? E mi chiederei anche che cosa ci guadagnerebbe una donna, in fondo». Anphe in ima disciplina priva di contatto fisico come il tennis lo strapotere femminile è un'illusione: «Il nostro Volandri prenderebbe a pallate le Williams - ironizza Corrado Barazzutti, capitano sia di Coppa Davis sia della femminile Fed Cup -. Loro servono forte come un uomo, ma per il resto non c'è gara, neppure con il n-. 200 del mondo». La parità non è invece una chimera nel mondo dei motori. Se Michèle Mouton nell'81 vinse un rally di Sanremo, e complessivamente 4 tappe mondiali, e Leila Lombardi andò a punti in FI, oggi Katja Poensgen combatte nel motomondiale, le nostre Elisa Giordan e Francesca Pardini battono con regolarità i maschietti al volante dei prototipi. Negh Usa Angelle Savoie stravince con le moto-dragster, Sarah Fisher ha agguantato una pole-position nella Irl e la terza fila nelle qualifiche della 500 miglia di Indianapolis, sverniciando parecchi colleghi. «Un pilota non è maschio, non è femmina - sostiene però Sarah è un pilota e basta». La quadratura del cerchio. Il professor Dal Monte: «Se il gentil sesso vincesse sospetterei un aiuto farmacologico» La Streeter, detentrice del record assoluto di apnea: «lo non ho mai pensato che i maschi siano migliori». Il caso della signora Ronaldo: palleggia più a lungo di lui Milene Domingues, moglie di Ronaldo e calciatrice del FiammaMonza: è in grado di palleggiare per nove ore

Luoghi citati: Barcellona, Ddr, Finlandia, Indianapolis, Italia, Sanremo, Usa