Aria di Champions per la Juve americana Appiah, che esordio di Fabio Vergnano

Aria di Champions per la Juve americana Appiah, che esordio OGGI (LE 22 IN ITALIA) LA SFIDA CON IL BARCELLONA A NEW YORK Aria di Champions per la Juve americana Appiah, che esordio Giovedì tocca al Manchester United, poi la Supercoppa con il Milan Contro i catalani Lippi schiera il neo-acquisto al posto di Camoranesi Fabio Vergnano inviato a F0XB0R0 Charlie Stillitano dopo essere stato il presidente del comitato organizzatore del Meadowlands (New York e zone limitrofe) durante il Mondiale del '94 e dopo essersi sistemato sul ponte di comando dei Metrostars di New York non si è ancora arreso all'evidenza. Negli Usa il soccer continua ad avere poco appeal, Stillitano, grande intelligenza commerciale, crede invece che non tutte le porte siano sbarrate. Così da presidente della ChampionsWorld, società I che organizza grandi eventi, ha allestito nel Nuovo Continente una serie di amichevoli estive di assoluto prestigio, scegliendo il meglio di calcio europeo. La prima di queste sfide si gioca oggi pomeriggio alle 16 (le 22 in Italia) fra la Juventus e il Barcellona. Lo stadio è quello dove la Nazionale di Sacchi battè prima la Nigeria e poi la Spagna durante il Mondiale di nove anni fa. Il Gillette Stadium, che è la casa dei Boston Pattriots, non sarà strapieno. Anzi, dei 62 mila posti disponibili fino a ieri ne erano stati venduti soltanto 17 mila, con prezzi del biglietto da 35 a 85 dollari. Ma quel furbacchione di Stillitano è riuscito perfino a monetizzare l'allenamento che le due squadre hanno svolto ieri mattina sul terreno eh Foxboro. I tifosi bianconeri giunti dal Maine e dal Rhode Islands protestavano per aver dovuto sborsare altri 40 dollari per vedere Del Piero e C. svolgere il lavoro di rifinitura. Il business non riguarda Lippi, caso mai la società che porterà a casa quasi un milione di euro da questa trasferta che proseguirà giovedì con la sfida contro il Manchester United a New York. L'allenatore è salito sull'aereo e ha trasferito in America la preparazione pre campionato, infatti la squadra si allena due volte al giorno come avrebbe fatto a Chatillon. E anche alla partita con il Barcellona viene dato un valore di scarso rilievo perchè arriva dopo una settimana di lavoro. Oggi giocheranno gli stessi che hanno travolto giovedì il Valle D'Aosta con una variante soltanto: Appiah al posto di Camoranesi. Poi contro il Manchester ci sarà una completa rotazione proprio perchè in questo periodo nessuno è ancora in grado di giocare due partite in cinque giorni e soprattutto bisogna riservare le energie per domenica prossima quando il Giant Stadium sarà teatro della Supercoppa Tim con il Milan. Quindi Lippi non si aspetta miracoli. Il Barcellona, eliminato dalla Champions League cinque mesi fa, è un avversario stimolante, tuttavia le energie sono poche e i muscoli sono induriti dalla fatica. Stanno per- fino peggio i catalani che sono in preparazione da neppure una settimana e saranno privi di Marquez e Motta. Il nuovo allenatore Rijkaard ha visto il brasiliano Ronaldinho ieri per la prima volta e oggi lo utilizzerà soltanto per pochi minuti nel secondo tempo. Spiega Lippi: «E' una sfida stimolante, ma non può cambiare i nostri programmi di lavoro, quello che conta è stringere qualcosa a fine stagione. La squadra sta bene, non ha risentito del cambiamento di fuso orario. Basta avere pazienza e non pretendere la luna. Gioca Appiah perchè voglio vederlo all'opera, è il primo giocatore che ho chiesto quest'anno. Ma tra oggi e giovedì tutti avranno spazio. Il Barcellona mi ricorda la grande notte del Camp Nou: si può perdere una finale, tuttavia serate come quella restano indelebili». Poi Lippi si è arrabbiato con gli organizzatori perchè il regolamento prevedeva sette giocatori in panchina e non tutti quelli a disposizione. In cinque minuti il piccolo incidente è stato risolto e ci sarà un ampio tum over. Sarà un'occasione anche per Di Vaio, a segno 4 volte a Saint Vincent. L'attaccante di scorta confessa: «Non ho mai pensato né sperato di andare via. Samp, Lazio? Nessuno me ne ha mai accennato. Io voglio restare perchè alla Juve non hanno ancora visto il vero Di Vaio, voglio un riscatto e lo voglio qui. La mia stagione non è stata tutta da buttare, ci sono stati momenti importanti: prima ho sostituito Trezeguet, poi Del Piero giocando in una posizione di esterno che non mi ha facilitato. Alla fine non ho dato quello che speravo e la finale di Champions League l'ho soltanto vista dalla panchina. Il futuro? Lippi ha tanti giocatori, capisco che non sia facile scavalcare Del Piero e un goleador come Trezeguet. Me la giocherò sapendo che ci sarà da lottare per il posto». «Voglio vedere all'opera il ghanese, è il primo giocatore che ho chiesto quest'anno, ma tutti avranno spazio» dice il tecnico che si è battuto con gli organizzatori per poter ruotare tutti i bianconeri a disposizione Venduti 17 mila biglietti E'un'occasione anche per Di Vaio che confessa: «Non ho mai pensato di andare via, voglio il riscatto e desidero che avvenga in questa squadra. Capisco che non sia facile scavalcare Del Piero e un goleador della forza di Trezeguet» k k Stephen Appiah è nato ad Accra, nel Ghana, il 24 dicembre 1980. In Italia ha giocato con Udinese, Parma e Brescia