Per dieci giorni Vialf rè diventa la capitale scout
Per dieci giorni Vialf rè diventa la capitale scout DA DOMANI AL 7 AGOSTO IL RADUNO NAZIONALE AGESCI Per dieci giorni Vialf rè diventa la capitale scout Vialfrè, 245 anime, sindaco Pier Luigi Baratone. A15 chilometri da Ivrea, a 10 dal casello di San Giorgio dell'autostrada TorinoAosta, nel «cuore» del Canavese. Non più di 30 chilometri da Torino. Questo paesino, per qualche giorno, ospiterà 6 mila scout. Il sindaco è contento, anche se non nasconde una certa emozione: «Per noi è come un'Olimpiade, e faremo il possibile per accoghere i ragazzi...». Attende una vera e propria invasione che trasformerà il paese degli ulivi, come ormai è stato soprannominato Vialfrè, in una delle capitali italiane dei boy scouts, a partire da domani. Dieci lunghi giorni in compagnia di 6 mila boy scout dell'Agesci in occasione del raduno nazionale, appuntamento che si rinnova ogni vent'anni. E questo lungo intervallo tra un incontro e l'altro spiega bene l'assoluta grandeur della manifestazione che agli organizzatori costerà milioni di euro. Ci saranno acquedotti, strutture sanitarie ex novo, impianti antincendio. Una città all'interno del bosco e sui prati. Vialfrè sarà fino al 7 agosto una delle capitali d'Italia, assieme ad altri tre centri in Umbria, Sardegna e Campania, dello scoutismo. Il sindaco ieri mattina era in Arcivescovado con i dirigenti dell'Agesci a presentare il campo. Pier Luigi Baratono ebbe un'idea, sperimentare in Canavese la prima piantagione di ulivi del Piemonte. L'arrivo degli scout è il secondo momen- to storico: «Per noi, quella del 27 luglio, è un'occasione importante perché saranno 6 mila tra boy scout, capigruppo e componenti dell'organizzazione, le persone che vivranno qyd. Sono giovani e cercheremo di rendere loro il più possibile confortevole e, speriamo, indimenticabile». Ancora: «Per Vialfrè sarà un grande sforze, un evento che noi abbiamo sposato con tutto l'entusiasmo perché si rivolge ai giovani, per cui riteniamo indispensabile offrire occasioni di valore ed educative che aiutino la difficile formazione personale richiesta dalla società contemporanea». A disposizione del campus sarà messa un'area ad un chilometro e mezzo dal centro del paese, in aperta campagna. Un terreno di quasi 100 ettari, servito da una cabina elettrica da 140 chilowatt. Tutti gli impianti sono stati realizzati da imprese locali. Il Comune ha provveduto alla ripulitura del sottobosco e a sistemare la rete viaria che circonda il campo. Per dare l'idea della dimensione di questo raduno è sufficiente pensare che a Vialfrè arriveranno 6 bihei carichi di pali, necessari per montare le tende che faranno da casa ai boy scout, tutti ragazzi di età compresa tra i 12 ed i 16 anni. «Non ci saranno problemi di convivenza, né motivi di lamentele in paese - dice ancora il primo cittadino - anche perché regione Pianezze, l'area interessata, si trova lontana dal centro abitato. E poi è un'occasione che non potevamo farci sfuggire, un evento del genere accade una volta ogni vent'anni». I terreni sono stati trasformati in un parco attrezzato solo di recente: prima c'era una pista da motocross, oggi l'amministra- zione comunale spera di fame un punto di accoghenza per i turisti e le famiglie che vogliono vivere alcune ore di relax tra le colline. Insomma, il campus resterà, nelle sue strutture essenziali, anche dopo la fine del raduno». Vialfrè ha battuto altri due «concorrenti». San Giorgio e Cuceglio: «Siamo rimasti solo noi e abbiamo deciso di non lasciarci sfuggire questa occasione», conclude orgoglioso il sindaco. Del resto le spese per le casse comunali saranno quasi nulle: «Penseranno a tutto gli organizzatori del gruppo Agesci, noi abbiamo messo a disposizione solo i terreni e alcuni supporti logistici». A fianco del campeggio, sarà allestita una zona destinata ai giochi e verrà installato un palco che servirà per la messa domenicale che verrà celebrata dal vescovo di Ivrea. Sarà una gigantesca tendopoli. L'invasione è ormai alle porte, mancano gli ultimi dettagli. Il campus è stato infine diviso in cinque sottocampi che prendono il nome dai venti. Un'organizzazione all'insegna della piena autonomia di ciascuna squadriglia, saranno 714 e ognuna è composta da 6 ragazzi. Quattro formano un reparto e ce saranno 178. Inoltre 740 adulti educatori e centinaia di addetti alle varie mansioni. Interessante il villaggio delle tecniche, laboratori di tecnica scout, che sarà realizzato nella radura. [m. nu.] Il piccolo centro del Canavese si prepara ad accogliere la «carica» di 6 mila ragazzi «Saranno le nostre Olimpiadi, ci siamo preparati con impegno all'appuntamento» dice emozionato il sindaco del paese Gli scout saranno autosufficienti nel loro campo allestito alla periferìa del paese, a ridosso di un bosco t
Persone citate: Pier Luigi Baratone, Pier Luigi Baratono
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