La nuova Golf, una rivoluzione

La nuova Golf, una rivoluzione Più «muscolosa» econ un cofano motore arricchito da due tagli a V, la 5a serie Golf presenta un design totalmente nuovo ed è migliorata anche sotto il profilo aerodinamico STRATEGIE DI LANCIO SENZA PRECEDENTI PER LA QUINTA GENERAZIONE DELLA MEDIA VOLKSWAGEN: PER TRE MESI WOLFSBURG SI CHIAMERÀ UFFICIALMENTE GOLFSBURG La nuova Golf, una rivoluzione Cambia perfino il nome della città in cui nasce Piero Bianco La storia infinita comincia nella primavera del 1974, quando a Monaco di Baviera viene presentata ima vettura dagli spigoli accentuati e dalle caratteristiche innovative, la Golf. Ha una missione importante: risollevare la Volkswagen dopo il calo fisiologico di vendite del Maggiolino. Sei anni pi^ma il presidente del gruppo tedesco, Kurt Lotz, aveva intuito la necessità di una svolta industriale per combattere la crisi finanziaria. E visitando il Salone di Torino con Gumpert (fondatore e primo presidente dell'Autogerma) era rimasto impressionato da alcuni prototipi di Giorgetto Giugiaro. Lo convocò e gli disse: «Io non mi intendo di architettura di automobili, so gestire una fabbrica che al momento ha un vuoto di prodotto. Mi serve un professionista che faccia ciò che la gente si aspetta e che dialoghi con i miei tecnici per arrivare alla produzione nel minor tempo possibile». Giugiaro studiò due progetti. La «Modello 2» fu la chiave del successo, anche se il designer torinese l'avrebbe voluta un po' più grande, quindi più confortevole, dopo aver esaminato lo schema del pianale e della meccanica trasmessi dalla Volkswagen. Nel marzo '70 il primo modellino in gesso, quattro mesi dopo il modello in scala naturale. Il 12 agosto l'ok definitivo all'industrializzazione, con linee nel frattempo affinate dai test aerodinamici in Germania. Aprile 1971 •. il primo prototipo iniziava le prove su strada. Intanto la Volkswagen, in pessime acque, cambiava presidente: Leiding (provenienza Audi) al posto di Lotz. Il progetto Golf proseguì, sebbene senza grande entusiasmo: il nuovo management considerava il «Modello 2» troppo inclinato anteriormente e troppo complicato nel posteriore. Prevedendo un flop, anche se ne aveva approvato la produzione, Leiding si cautelò varando anche la più tradizionale Polo. Ma aveva ragione Giugiaro. La Golf fu un successo universale che ancora continua, il più grande nella storia della Volkswagen che mai aveva venduto cosi tanti esemplari di uno stesso modello, nemmeno col Maggiolino, e dell'intera industria tedesca: oggi siamo a oltre 22 milioni di Golf, nelle quattro edizioni finora proposte. La quinta serie, che verrà presentata in settembre al Salone di Francoforte e di cui sono state rese note le prime foto ufficiali con i principali dettagli tecnici, promette un grande rilancio della media Volkswagen. In Italia arriverà a fine novembre; i prezzi non sono ancora noti, si ipotizza, per la versione d'accesso, una cifra indicativa intomo ai 20 mila euro. Per il lancio della Golf V, a 3 e 5 porte, grande impegno mediatico e iniziative collaterali senza precedenti. La Volkswagen ha addirittura ottenuto di cambiare ufficialmente il nome del comune di Wolfsburg, dove dal 1939 ha sede la sua storica fabbrica (lì sarà prodotta la nuova vettura). Dal 25 agosto al 10 ottobre Wolfsburg (letteralmente: il castello del lupo) si chiamerà Golfsburg (il castello della Golfi. Squadre cfi operai provvederanno alla modifica del nome su tutti i cartelli stradali all'ingresso della città, applicando una grossa lettera G sopra la W. Analogamente, tutti i documenti del comune saranno modificati. La Golf V è «cresciuta» rispetto alle precedenti versioni: più lunga di 57 mm (4.204), più larga di 24 (1.579) e più alta di 39 (1.483). L'abitacolo ampliato, dunque più confortevole, offre maggiore spazio, specie nella se- zione posteriore, grazie al passo allungato (65 mm utili in più per le gambe dei passeggeri, 20 litri in più nel bagaghaio da 347 litri). I tecnici Volkswagen garantiscono inoltre valori record nella rigidità statica della scocca. La linea presenta un design curato e molte innovazioni rispetto al passato, per conferire massi¬ ma sensazione di dinamismo. Nel frontale doppi proiettori rotondi con indicatori di direzione trasversali (tipo Phaeton), cofano con due tagli a V, in linea con la griglia del radiatore. E' totalmente cambiato il posteriore, con gruppi ottici più «importanti» a doppie luci rotonde, per metà integrati nel portellone, do- ve spicca il grande lunotto. Quattro le motorizzazioni, di cui due a benzina: 1.4 da 75 Cv, 1.6 FSI a iniezione diretta da 115 Cv (lanciato dalla Touran); i turbodiesel sono il 1.900 TDI da 105 Cv e il 2 litri TDI da 140 Cv con nuovo cambio a 6 marce, anche in versione DSG con doppia frizione a innesti rapidi. La nuova Golf è lunga 4,204 m, larga 1,759 e alta 1,483. Il posteriore, molto diverso dalla precedenti serie, è ricco di personalità

Persone citate: Giorgetto Giugiaro, Giugiaro, Gumpert, Kurt Lotz, Piero Bianco, Touran

Luoghi citati: Francoforte, Germania, Italia, Monaco Di Baviera, Torino