Un affare da due milioni

Un affare da due milioni Un affare da due milioni Manette al titolare dell'impresa coinvolta Nino Pietropinto E' una truffa da due mihoni e mezzo di euro ai danni della Regione quella messa a segno da Agostino Tocci, 60 anni, titolare fino a qualche tempo fa della concessionaria ((Auto Vallare» in corso Trieste a Moncaheri, con il concorso di Sergio Rosso, consulente da pochi mesi dell'assessore Brigandì. Il maxirisarcimento, per cui i due indagati sono finiti in carcere, si riferisce ai danni delle alluvioni del 1994 e 2000. Tocci sostiene che le sue società, in tutto 7, subirono danni ingentissimi e per questo aveva inoltrato una richiesta di risarcimento di 7 milioni di euro. Cifra ritenuta troppo alta dalla Regione. Alla fine, grazie ai buoni uffici di Sergio Rosso, si è raggiunta ima transazione per due mihoni e mezzo di euro. Per la Procura, che ha bloccato il denaro, è tutta una grossa truffa che il Tocci ha potuto realizzare grazie all'aiuto del consulente di Brigandì e con la complicità di altre tre persone per ora solo indagate. E si ipotizza anche la corruzione. 1 Una storia come tante, almeno così pare, di risarcimenti gonfiati dopo terremoti e alluvioni. Il Po tracimò nel '94 e poi ancora nel 2000. Secondo la normativa, chi aveva subito dei danni nella prima mondazione poteva chiedere e ottenere il risarcimento pieno anche per l'alluvione del 2000.1 cosiddetti bi-alluvionati. Agostino Tocci avrebbe fatto risultare che le aziende del suo gruppo erano state danneggiate in modo grave nel '94. La Procura avrebbe invece accertato che non era proprio così: nessuna delle sette societàTocci aveva chiesto i danni dieci anni fa, una ditta addirittura non esisteva neppure. I due arrestati sono stati interrogati ieri dal gip Patrizia Gambardella. In mattinata. Rosso, assistito dall'avvocato Roberto Trincherò, ha negato ogni responsabilità. Ha spiegato che era stato incaricato di risolvere quella grana con la Tocci che aveva fatto anche ricorso al Tar e l'aveva vinto. Al giudice ha precisato che non aveva alcun interesse nella vicenda e che era riuscito a raggiungere una transazione che pareva vantaggiosa per la Regione. Era convinto, in buona fede, che la documentazione presentata da Tocci fosse in regola. «Sui danni dell'alluvione del '94 ero tranquillo. Anche l'assicurazione aveva risarcito la ditta Tocci». Il difensore Trincherò ha chiesto gh arresti domiciliari: «L'arresto mi sembra una misura eccessiva in relazione al reato contestato. E' stato tutto sequestrato, intercettato, che senso ha la detenzione?». Nel pomeriggio è toccato ad Agostino Tocci, difeso dall'avvocato Ezio Audisio. Anche lui ha negato tutto, ha sostenuto che la documentazione presentata era in regola. Il pm Andrea Padalino e i suoi uomini raccontano un'altra verità. Una verità che troverebbe conforto e riscontro in documenti e intercettazioni. Agostino Tocci, 60 anni

Luoghi citati: Moncaheri