E adesso inseguimento senza quartiere al Raìss

E adesso inseguimento senza quartiere al Raìss LA SPINTA IMPRESSA ALLE OPERAZIONI DALL'EREDE DI FRANKS E adesso inseguimento senza quartiere al Raìss Guida la caccia Abizaid, un generale soprannominato «Arabo pazzo» dal corrispondente da NEW YORK Con le salme di Uday e Ousay sotto le macerie a Mossili la caccia all'uomo in Iraq si concentra sulla figura di Saddam Hussein. A guidarla è John Abizaid, il generale di origine cristiano-libanese che da inizio luglio ha sostituito Tommy Franks alla testa del Comando Centrale deUe truppe americane. Il soprannome di Abizaid è «Arabo Pazzo» da quando nel 1983 guidò da bordo di un bulldozer gigante la sua compagnia di Rangers all'assalto di una postazione cubana sull'isola di Granada ispirando Glint Eastwood in ima scena nel film «Heartbreak Ridge» del 1986. E ieri ha confermato la sua fama: per aver ragione di quattro uomini asserrajliati e non disposti ad arrendersi ha andato in avanti duecento para, armati con le più micidiali armi a spalla e sostenuti da elicotteri e razzi. Un diluvio di divise e fuoco pensato non solo per aver ragione degli assediati ma per incutere terrore in qualunque persona che fino ad oggi ha aiutato Saddam a mettersi in salvo, dentro o fuori i confini iracheni. L'intenzione è rincorrere il Raiss ovunque con il racconto stesso della fine orribile subita dai suoi figli. Rispettando la regola non scritta che nel deserto chi non usa l'arma che possiede in realtà non ce Iha, Abizaid ha fatto sfoggio contro la casa-roccaforte di Mossul di tutto il fuoco possibile ed anche qualcosa in più. I metodi di Abizaid, 52 anni, uscito dai ranghi dei cadetti di West Point, per mettere le mani sul Raiss in fuga sono assai diversi dal quelli del predecessore. Se il texano Tommy Franks era l'uomo della guerra veloce e digitale tesa a vincere in fretta una campagna di tipo tradizionale r«Arabo Pazzo» è tale perché nel dna ha la guerriglia, lo scontro senza regole del quale è diventato maestro non solo nei Caraibi ma anche in Bosnia, Kurdistan e Kosovo. I comandanti che ha avuto e gli uomini che hanno servito sotto di lui gli riconoscono la capacità di riuscire a superare il nemico in fantasia d'azione e sprezzo del pericolo, di saper usare non solo la tecnologia ma la forza per dimostrare all'avversario la potenza dell'esercito degli Stati Uniti d'America. La taglia di 15 milioni di dollari sulla testa di Uday e Ousay e quella di 25 milioni sul Raiss, le operazioni anti-insurrezionali a ripetizione con migliaia di uomini negli ultimi dieci giorni nel «triangolo sunnita» e l'attacco spietato di Mossul disegnano una morsa di terrore in cui obiettivo è fare terra bruciata attorno a Saddam Hussein. Convincendo chiunque che è assai meno rischioso tradire il Raiss che non sfidare il generale Abizaid. L'obiettivo non è la resa di Saddam, è che venga tradito da uno dei suoi fedelissimi. Ouando la scorsa settimana una cassetta audio del deposto Raiss ad «AI Arabiya» minacciava il neonato Consiglio iracheno ed annunciava un'ondata senza precedenti di attacchi anti'Usa per celebrare l'anniversario della salita al potere del Baath, r«Arabo Pazzo» non si scompose più di tanto e confermò al Congresso: «Nei prossimi giorni gli attacchi si intensificheranno». Ma intendeva quelli degli americani. Senza più i due figli e braccato, Saddam per convincere gli iracheni che la guerriglia dei suoi Feddayn e dei miliziani dell'Esercito di Gerusalemme può ancora riuscire a centrare l'obiettivo di «cacciare gli infedeh invasori» adesso è obbligato ad una contromossa. Abizaid spera che sia a tal punto azzardata da farlo cadere in trappola. La Casa Bianca non mette limiti né condizioni, il successore di Franks ha ed avrà «i mezzi e gli uomini migliori» per chiudere la partita con la guerriglia. «Sappiamo che Saddam Hussein è vivo e che si nasconde probabilmente in Iraq - ha assicurato aDa tv Nbc l'ambasciatore Paul Bremer, capo dell' amministrazione militare americana e per trovarlo prenderemo tutto il tempo e useremo tutto ciò che sarà necessario». [m. me] Saddam Hussein, braccato dagli americani

Luoghi citati: Bosnia, Iraq, Kosovo, Kurdistan, Mossul, New York, Stati Uniti D'america