Giro di vite sulla Sanità in Germania di Francesca Sforza

Giro di vite sulla Sanità in Germania IL GOVERNO VUOL SPINGERE LA RIPRESA, CHE LA BUNDESBANK NON VEDE PROSSIMA Giro di vite sulla Sanità in Germania All'lg Metall un leader riformista per far uscire il sindacato dalla crisi Francesca Sforza corrispondente da BERLINO Svolta nella politica sanitaria e cambio al vertice del potente sindacato dei metalmeccanici IG Metah. Due segnah diversi e importanti sono arrivati ieri dalla Germania, impegnata da mesi nella revisione di vecchi apparati e nel rinnovamento delle pohtiche sociali. Dopo estenuanti trattative che duravano da settimane, il ministro socialdemocratico Ulla Schmidt e l'esperto dei cristiano democratici Horst Seehofer hanno presentato un compromesso per la nuova riforma sanitaria, definita dai rappi-esentanti di tutti i partiti come la più importante riforma dai tempi dell'unificazione. La bozza - che arriverà in parlamento a settembre - è ispirata a una maggiore responsabilizzazione dei pazienti e prevede tagli nel catalogo deUe prestazioni, una riduzione dei contributi dal l'M'ft al IS'ft e un aumento del costo dei ricoveri. Il governo si aspetta che il pacchetto di misure - definito dal ministro Schmidt «rivoluzionario» e da Seehofer «un equo compromesso faccia risparmiare allo Stato oltre 20 miliardi di euro. Tra i provvedimenti che incontreranno maggiori resistenze fra i cittadini, i farmacisti e gh enti assistenziah, l'esclusione deUe protesi dentarie dai trattamenti finanziati dalle casse sanitarie e la riforma dell'indennità di malattia, che dal 2007 in poi andrà esclusivamente a carico deh'assicurato. La riforma prevede inoltre un contributo trimestrale forfettario di 10 euro per le visite mediche e un pagamento supplementare del I OVo per ogni prestazione sanitaria. II governo ha però stabilito che gh oneri non devono superare il 207o del reddito lordo del paziente e sono previste eccezioni per le famiglie e i malati cronici. Aumentano anche le tasse sul tabacco: dal 2004 il prezzo delle sigarette salirà progressivamente di un euro. Ma non saranno solo i pazienti a pagare. Per la socialdemocrazia tedesca era importante che anche l'industria partecipasse alla riduzione deUe spese sanitarie che stanno portando al collasso il sistema sanitario federale. E per questo si è pensato di applicare la politica del prezzo fisso a una fascia di prodotti farmaceutici di produzione re-, cente e considerati «non essenziali». D risparmio - secondo le prime previsioni - sarebbe di 1,5 miliardi di euro. Complessivamente, la riforma permetterebbe di risparmiare 9,9 miliardi di euro nel 2004 per arrivare progressivamente fino a 23 nel 2006-2007. Rivoluzioni anche nel mondo sindacale: dopo il fallimento dello sciopero per l'adeguamento dell'orario di lavoro degh operai dell'Est, e dopo settimane di discussione su chi dovesse assumersene la responsabilità, il leader di IG Metal! Klaus Zwieckel ha annunciato le proprie dimissioni, concludendo così anzitempo la decennale perma¬ nenza alla guida del più forte sindacato tedesco. «Con questo passo non mi prendo però l'intera responsabilità della recente sconfitta - ha annunciato Zwieckel non senza amarezza - che spetta soprattutto al mio vice Juergen Peters e al coordinatore del Brandeburgo Hasso Duevel». Ed è proprio Juergen Peters che gh succederà alla presidenza, in tandem con Bertold Hubert, anima riformista di IG Metall: «Mi sarei augurato un passaggio di consegne diverso, meno oscurato dalle polemiche», ha detto Peters commentando l'uscita di scena dello storico capo di IG Metall. Adesso tutti i riflettori sono puntati su di lui: riuscirà uno dei coautori del fallito sciopero all'Est a traghettare il sindacato fuori dalla crisi? Che ruolo avrà Bertold Huber, finora considerato troppo riformista per poter giocare un ruolo nella dirigenza dell'organizzazione? Gh unici a non parlare di muovo inizio» erano ieri gh esperti di Bundesbank, che nel loro rapporto mensile, non hanno individuato i segnah di una ripresa nel secondo trimestre. «Il quadro congiunturale presenta qualche spunto di miglioramento - ha osservato il presidente Ernst Welteke - ma non si può ancora parlare di inversione m tendenza». Il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder

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