«Fonti pulite e nucleare per energia a prova di black out»

«Fonti pulite e nucleare per energia a prova di black out» SICCITÀ' E CAMBIAMENTI CLIMATICI AL CENTRO DEL SUMMIT «Fonti pulite e nucleare per energia a prova di black out» Il vertice dell'Ile a Montecatini: il protocollo di Kyoto è solo il primo passo Luigi Caroppo MONTECATINI Anche la ricerca sul nucleare è inserita tra gh strumenti per affrontare i mutamenti climatici, a cominciaie dalla siccità: l'ha detto il ministro delle Attività Produttive, Antonio Marzano, nella giornata conclusiva del vertice europeo dei ministri dell'Ambiente e dell'Energia di Montecatini. «La ricerca in campo energetico e ambientale - ha spiegato - e gh sviluppi della tecnologia ci consentiranno rilevanti obiettivi di riduzione delle emissioni». Le innovazioni tecnologiche «sono già evidenti e le industrie, alcuni governi, ITJe e gh Usa stanno impegnandosi per ottenere risultati anche economicamente validi: pensiamo alle tecnologie per la "sequestrazione del carbonio", a quelle perle auto ad alimentazione ibrida 0 a idrogeno, alla ricerca per progredire nel campo del nucleare e delle energie rinnovabili». E anche dalla Francia si conferma: «L'energia nucleare resterà un' opzione che permetterà di accrescere l'indipendenza energetica e limitare le emissioni di anidride carbonica - ha detto il ministro dell'Ambiente Roselyne Bachelot-Narquin -. Naturalmente si dovranno studiare le tecniche alternative all'energia nucleare, ma l'innovazione tecnologica giocherà un ruolo importante nel nucleare di domani, attraverso la fusione nucleare». Coà l'incontro di Montecatini si è concluso con soddisfazione da parte degli esperti e con la speranza di coniugare le esigenze di nuove fonti energetiche con il rispetto ambientale. «Abbiamo vinto una scommessa», ha detto il responsabile dell'Ambiente Altero Matteoli, mentre Marzano ha parlato di «esperimento di successo». Prossimo appuntamento è il vertice sul clima che si terrà a Mosca a settembre. Una tappa cruciale anche per verificare l'intenzio- ne di Mosca di ratificare l'accordo di Kyoto. Ma da Montecatini si è rilanciato anche l'uso di altre forme di energia rinnovabile. Una delle espressionichiave del documento finale è stata «win-win». Contro lo spauracchio del taglio deUe emissioni come freno allo sviluppo, la parola d'ordine è «tutti vincitori»: dalle strategie di riduzione deUe emissioni, cioè, non derivano costi economici ma, anzi, vantaggi per ogni Paese e in particolare per lEuropa, che si candida ad avere il ruolo guida nella promozione di tecnologie per l'efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti pulite. Se l'obiettivo di Kyoto è la riduzione del 5,20Zo delle emissioni di gas serra entro il 2012, rispetto ai livelli del '90, le stime indicano che le emissioni globali di C02 crescono a un ritmo del 2, l0Zo l'anno. Nel 2030 le emissioni mondiali saranno quindi più del doppio dei livelli registrati nel '90. Per questo, il documento parla di Kyoto come «primo passo», ma - aggiunge - in futuro «dovranno essere fatti dei passi che vadano oltre questi primi impegni». A lungo termine tutti i Paesi, da quelli industrializzati a quelli ad economia emergente, dovranno contribuire allariduzione delle emissioni. Per questo, nel documento conclusivo si sottolinea che col protocollo di Kyoto rappresenta un primo importante passo nell'affrontare questa sfida». Si riconosce infatti che il rafforzamento della cooperazione con la Russia potrà facilitare la sua decisione sulla ratifica del protocollo. E Matteoli ha sottolineato che la Russia «è il partner necessario del futuro per integrare in una stessa strategia sicurezza dell'approvvigionamento energetico e sviluppo delle tecnologie a basse emissioni di carbonio». Insieme con la Russia un ruolo fondamentale è giocato, inevitabilmente, dagli Usa. Per Marzano, «nonostante la mancata ratifica del protocollo, gli Usa aderiscono alla Convenzione sui cambiamenti climatici e dunque condividono l'obiettivo di stabilizzazione delle concentrazioni di anidride carbonica». Gli americani, quindi, «costituiscono un partner indispensabile per la cooperazione scientifica e tecnologica». Differente la posizione della Commissaria europea all'Ambiente Margot Wallstrom: «Gh americaninon potranno continuare per sempre a fuggire dalle loro responsabilità». Marzano: le nuove tecnologie consentiranno riduzioni significative delle emissioni inquinanti

Persone citate: Altero Matteoli, Antonio Marzano, Luigi Caroppo, Margot Wallstrom, Marzano, Matteoli, Roselyne Bachelot