Seimila in corteo per ricordare Carlo Giuliani di Marco Raffa

Seimila in corteo per ricordare Carlo Giuliani MANIFESTAZIONE A GENOVA Seimila in corteo per ricordare Carlo Giuliani Marco Raffa GENOVA Cinque, forse seimila persone hanno preso parte ieri pomeriggio a Genova al corteo noglobal in ricordo di Carlo Giuliani, Una manifestazione in tono minore rispetto a quella che si era svolta l'anno scorso, a un anno dal luglio 2001, e che non ha provocato incidenti grazie anche al servizio di sorveglianza, discreto ma robusto, messo a punto dalle forae dell'ordine. L'unico momento di tensione si è avuto alla partenza, quando un gruppo di anarchici ha cercato di spostarsi in testa al corteo. L'intervento del padre di Giuliani, al quale nessuno ha osato replicare, ha bloccato sul nascere un'iniziativa potenzialmente pericolosa. Fin dal primo pomeriggio i partecipanti al corteo si erano radunati in piazza Alimonda, dove il 20 luglio del 2001 Carlo Giuliani, mentre brandiva un estintore, venne raggiunto da un colpo di pistola esploso dal carabiniere Mario Placanica, b occato con due colleghi nel «defendero assediato dai dimostranti Erano le 17,27 e proprio a quell'ora, ieri, dalla folla è partito un lungo applauso dedicato al giovane morto. Poi, u corteo si è riversato in via Tolemaide, sede degli scontri di due anni fa, per poi svoltare in corso Torino e di qui proseguire verso la Foce. In testa una trentina di agenti di polizia in assetto «normale». Carabinieri e finanzieri sono rimasti lontani, a prevenire eventuali sconfinamenti. In realtà Genova non si è quasi accorta della manifestazione, limitata alla zona di via Tolemaide-corso Torino-Foce. In mattinata una delegazione dell'Associazione Aprile per la Sinistra, guidata dall'on. Pietro Polena e dal vicepresidente del Consiglio regionale ligure Mino Ronzitti, aveva portato solidarietà alla famiglia Giuliani In corteo molti tra i manifestanti avevavano un cerotto o un bavaglio sulla bocca in segno di protesta contro l'archiviazione deffinchiesta sulla morte del giovane genovese. La prima parte del corteo si è svolta praticamente in silenzio. Dalla metà in poi, dietro il fuigone del centro sociale genovese «Buridda» che lanciava musica rock a tutto volume, l'atmosfera era decisamente diversa. Tanto che quando un elicottero della polizia ha sorvolato il corteo, dai manifestanti è partito, scandito più volte, il grido «A-va-ria, a-va-riai». Ragazze in reggiseno del bildni e pantaloni etnici, giovani (e meno giovani) con le treccine rasta e la maglietta del Che, grande sfoggio di bandiere della pace e della Palestina (ma nessuna irachena), anche due fasce tricolori del sindaco e di un assessore dei Comuni toscani di Lastra a Signa e Campi Bisenzio; queste le molte anime del corteo che si è sciolto alla Fiera del Mare, affittata per ospitare, in serata, un concerto dei Modena City Ramblers. Musica e drink, anche se «alternativi», per (d'uomo della trave» : Massimiliano Monai, ilbarista genovese che partecipò con Giuliani all'assalto del Defender dei carabinieri e che per questo è stato a suo tempo inquisito e airestato. Monai ha aperto un nuovo locale nel centro storico, il«GreenGrass» di via dellaMaddalena; cocktail dalle 18 all'una di notte (al venerdì e al sabato fino alle 5) e spazi per la musica di tendenza.

Persone citate: Carlo Giuliani, Giuliani, Mario Placanica, Massimiliano Monai, Mino Ronzitti, Monai

Luoghi citati: Campi Bisenzio, Genova, Lastra A Signa, Modena, Palestina