Simoni: «Vittoria della tenacia anche se ieri il ritiro era vicino»

Simoni: «Vittoria della tenacia anche se ieri il ritiro era vicino» SUI PIRENEI SUCCESSO DI PRESTIGIO PER L'ITALIANO IN FUGA FIN DALL'INIZIO Simoni: «Vittoria della tenacia anche se ieri il ritiro era vicino» LOUDENVIELLE Tre manipoh di corridori distanziati di poco, tre arrivi tutti palpitanti, sul traguardo, dopo la cavalcata dei sei colli pirenaici. Prima Simoni batte alL sprint Dufaux e Virenque, con Andrea Peron a qualche metro, conquistando la quinta vittoria di tappa per i colori itahani nella scia delle quattro d'inizio Tour firmate da Petacchi allo sprint; di lì a poco si avventa uno scatenato Vinokourov, con Mayo a ruota; passano altri momenti di tensione ed ecco Armstrong e Ullrich, ma anche il nostro magnifico Ivan Basso, e tutti in tribuna hanno il cronometro in mano perchè Vinokouroy potrebbe aver conquistato addirittura la magha gialla. Ma in discesa ha perso secondi preziosi, dopo l'energico attacco sul Col de Peyresourde, e Annstrong si salva per 18", Ullrich conserva il secondo posto per 3". E' un Tour sempre più incerto che accende gh entusiasmi, con tre corridori al vertice racchiusi in meno di 20 secondi. Il personaggio del giorno è in ogni caso Gilberto Simoni, atteso in Francia come uomo di classifica e riscattatosi almeno in parte come uomo di giornata. Una fuga coraggiosa, lui e altri sedici, fin dal primo chilometro, trascurata naturalmente dai «grandi» perchè Simoni non faceva più paura per la classifica. C'erano anche Bettini, Nardello e Peron, c'erano corridori da gran fondo come Virenque alla caccia di punti per rafforzare la sua magha a «pois» della montagna e come Dufaux, quindi il vantaggio aumentava rapidamente fino a toccare i 9'. Poi cominciava la selezione, resistevano avanti in quattro, anche Beneteau oltre a Simoni, Dufaux e Virenque; il fin troppo generoso Bettini cedeva sul Peyresourde e si faceva risucchiare, verso la fine Simoni ci provava due o tre volte in sahta per evitare la volata finale ma otteneva soltanto il risultato di far crollare Beneteau. Rinveniva Peron, il vantaggio si riduceva perchè dietro era cominciata la battaglia fra i ((grandi», maitre mighori potevano ancora giocarsi il successo allo sprint. Simoni, evidentemente il più fresco perchè non era certo più veloce degli altri, riusciva a rimontare di forza ai 100 metri dopo l'iniziale attacco di Virenque. Pugno alzato, un urlo liberatorio, la vittoria. Era l'espressione della felicità, sul traguardo, il trentaduenne corridore trentino: «Questo è il premio per aver tenuto duro per 15 giorni - erano le sue prime parole - e pensare che il giorno prima ero lì per ritirarmi. Anche i miei direttori sportivi si erano convinti dell'inutilità di tanti sforzi. Aspettiamo, ho detto, fatemi partire ancora domani e poi vediamo. Ora avete visto». Simoni non pretende di aver riscattato un Tour deludente con un successo parziale, sia pure su un traguardo di prestigio come è più: sempre quello di una tappa pirenaica, ma aggiunge: ((Non bluffavo quando dicevo di voler disputare un Tour da protagoni- sta. La vogha di fare c'era e l'ho dimostrato arrivando fin qui, anche quando non c'erano più stimoli. Adesso voglio arrivare bene alla fine, in attesa di affrontare ancora il Tour, perchè sono sempre più convinto che posso correrlo per vincere». Richiesto di un parere sui grandi protagonisti, Gilberto ha aggiunto ancora: ((Forse Armstrong non è più quello degli armi scorsi ma non sarà facile batterlo, perchè lo vedo ancora freddo e determinato». Ieri in effetti Ullrich non lo ha attaccato, concedendogli una giornata di tregua. O forse concedendola a se stesso. Ne ha approfittato Vinokourov, che il giorno prima sembrava in calando e invece è un combattente indomito, ma nulla si è modificato, salvo la discesa ormai a picco di Hamilton. La prova della verità probabilmente si avrà questo pomeriggio sul traguardo di Luz Ardiden, con l'arrivo in quota dopo aver digerito due mitici colli come l'Aspin e il Tourmalet. E lì nessuno potrà nascondersi. La Magha Gialla non fa mistero di aspettare con molte speranze questa tappa. Medita un attacco di quelli ai quali ci aveva abituati in passato, quando nessuno f .ipevaresistereallasùaruota? jj.s.] Vinokourov in discesa perde secondi preziosi, Armstrong salvo per 18" e Ullrich resta 20 per 3" Per Gilberto l'americano è forse meno efficace ma è sicuramente ancora «freddo e determinato» La soddisfazione dipinta sul volto di Gilberto Simoni dopo la vittoria a Loudenvielle

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