Dieci gol, è già euforia Toro

Dieci gol, è già euforia Toro GRANDE PUBBLICO ALLA PRIMA AMICHEVOLE SOTTO IL ROSA Dieci gol, è già euforia Toro Tifo da stadio a Macugnaga per i granata Aurelio Benigno MACUGNAGA Un colpo d'occhio bellissimo per la prima uscita stagionale dei granata che regalano dieci gol e tanto entusiasmo. Una macchia tutta granata sotto il Monte Rosa per ammirare il nuovo Toro, tornato più granata che mai, grazie ai cuori di Renato Zaccarelli, Roberto Cravero, Ezio Rossi, Tullio Gritti e Diego Fuser. Sono loro che hanno trasformato questo pezzo della Valle Anzasca in una vera e propria «convention» granata. A Macugnaga, infatti, per la prima uscita ufficiale della nuova squadra sono rappresentati quasi tutti i club granata. Sono arrivati da tutte le parti d'Italia, perfino da Melfi e Roma: un'apoteosi mai vista prima d'ora in un precampionato. Se la memoria non ci inganna, per vedere un così caldo abbraccio da parte del popolo granata occorre tornare ai tempi del Toro di Emiliano Mondonico, quando Cravero giocava ed era il capitano di quella squadra chi sfiorò la conquista della coppa Uefa. Sono più granata le nuove maglie del Toro che ha giocato la sua prima amichevole stagionale, ma anche la cornice di pubblico appare più granata del solito. Il gruppo più nutrito è ovviamente quello degli Ultras che ormai sono legati da un patto di fede al nuovo Toro di Rossi. Il loro portavoce è Danilo, nessuna enfasi, tanta fiducia: «Lasciamoli lavorare perché la strada è ancora lunga e diffìcile. Ma da quello che abbiamo visto in questi giorni possiamo già capire che è tornato il vecchio spirito, quello che ha fatto sempre grande il Toro. Noi vogliamo una squadra che lotti e che diverta e questo Toro sembra fatto apposta per soddisfare le nostre ambizioni. Dimentichiamo il passato e godiamoci questa squadra». Seduto sugli spalti assolati anche l'avvocato Francesco Salvatore ex presidente del Legnago e tifosissimo granata: «Ho voluto seguire Ezio Rossi, Tullio Gritti e Andrea Bellini, che ho lanciato io nel Legnago e il mio sogno era proprio quello di vederli insieme nel mio Toro». Si stropicciano gli occhi Angelo ed Enrico, fondatori della "Tor- cida Granata" che adesso ha anche un sito Internet. (A proposito di sito, è presente quotidianamente quello ufficiale "wwwtoro.it" con il responsabile Simone Cerrano). Immancabili i 148 kg. di «Bertu», per l'anagrafe Alberto Croce di Andomo Micca, arrivato in Val Anzasca con il fedele Walter di Cessato. Ha dormito nel magazzino del Toro ai bordi del campo di allenamento: «Per il Toro e il mio amico Cravero questo e altro, sono stati capaci in poco tempo, lui e Zaccarelli, di farmi dimenticare il peggior Toro della storia: sta nascendo una squadra fortissima, grazie ad un altro ex ragazzo del Filadelfia, Ezio Rossi, il nostro profeta». Tappezzato tutto di granata il bordo campo, dove spiccano gli striscioni del Toro Club Prenosello, così come il club «Valle Anzasca». Sempre presente, ma quest'anno decisamente più convinto, Giorgio Faccini, rappresentante del club «Solo Toro»: «Non potevo perdermi la "prima", arrivo dalle tappe del Tour de France, dopo il Galibier mi sono trasferito in queste montagne per il mio Toro che anche se siamo in serie B mi regala sempre momenti magici e indimenticabili». Dal Canavese sotto il Monte è arrivata la delegazione di Barbania, con il presidente del club Valter Valetto (accompagnatore delle giovanili granata), in compagnia dei «fedelissimi» con sciarpa e bandiera Cristiano Oggero e Giuseppe Bruna. Valetto giura sulla promozione: «Questa è una squadra che può uccidere il campionato. Queste amichevoli non fanno testo, ma si vede già una squadra vera in campo, che finalmente diverte e gioca al calcio». E sognano ad occhi aperti anche Aldo Cardillo e Joe Marta del Toro club «Vergassola» di Collegno: «Il nostro capitano sarà il protagonista assoluto e con lui il bomber più prolifico dell'era moderna Marco Ferrante. Saranno loro a trascinarci in serie A, dove ci resteremo per sempre». Chiudono la rassegna dell'euforia granata i rappresentati del Toro club Lago d'Orta di Gozzano. Per tutti parla il presidente Franco Braccani accompagnato dalla figlia Serena, da Fiore Donato e da Enzo Ecca: «Questo è il vero Toro, finalmente siamo tornati ai tempi d'oro. Sono convinto che Diego Fuser darà il nostro emblema m campo». Ultra e popolo dei dub concordano sulla svolta «Con gli uomini-bandiera della nostra storia la squadra tornerà subito in A per restarci sempre» Ezio Rossi (a sinistra) e il vice Tullio Gritti discutono del nuovo Toro: il programma della preparazione è rispettato