Barrichello, che sorpassi ai rivali e alle critiche

Barrichello, che sorpassi ai rivali e alle critiche INCREDIBILE A SILVERSTONE: DOPO L'INVASIONE E IL TRAFFICO Al BOX SCHUMI SI RITROVA 150 MA RISALE FINO AL 40 POSTO, PERDENDO UN SOLO PUNTO DA RAIKKONEN Barrichello, che sorpassi ai rivali e alle critiche Un pazzo semina il caos e Trulli perde il primato, poi lo show di Rubinho Stefano Mancini inviato a SILVERSTONE Una lezione di guida (Barrichello), una di ragioneria (Schumacher senior), una di efficienza e sangue freddo (la Ferrari). Il Cavallino è riuscito a trasformare un possibile disastro in un trionfo e la cattiva sorte in una dimostrazione di forza. Il campione tedesco ha perso un punto sul diretto inseguitore, ma sono dettagli in una giornata dai mille colpi di scena. Ieri a Silverstone si è vista la più bella gara di Formula I degli ultimi tre anni almeno e tanti sorpassi quanti di solito se ne contano in una stagione. Barrichello ha vinto, poi ha urlato una canzone nel microfono della radio di bordo, sul palco ha pianto. Una lacrima appena con cui ha eliminato le frustrazioni degli ultimi tempi. Alla fine conterà cinque sorpassi al limite: Raikkonen, Ralf, Trulli, Panis, ancora Raikkonen. Il suo compagno di squadra ha rimediato un quarto posto che vale cinque punti, un altro passo avanti verso il quarto, sofferto titolo consecutivo, sesto di una carriera strepitosa. Eppure si era messa male. Rubinho al via si fa infilare da Trulli e Raikkonen, che hanno sistemi di partenza più sofisticati o riflessi più tonici, il suo socio mantiene il quinto posto a fatica, ma maledice l'errore commesso sabato nelle qualificazioni. Dopo sei giri, dalla McLaren di Coulthard si stacca il pezzo superiore dell'abitacolo. Deve entrare la safety car per consentire ai commissari di gara (giornata di straordinari la loro) di rimuoverlo prima che qualcuno ci finisca sopra. Al vertice pare non succedere granché, non fosse che nel gruppetto dei primi c'è un ex pilota eh Formula Cart, specialista nelle partenze lanciate: Montoya. Alla ripresa delle ostilità, il colombiano attacca subito Schumi, che resiste. E' soltanto un'anticipazione del bello che verrà. Barrichello fa appena in tempo a strappare applausi con la prima stoccata su Raikkonen che vale il secondo posto, quando un pazzo sfuggito al sistema di vigilanza corre in pista agitando un cartello. Riflessi pronti, i piloti lo schivano e un commissario di gara riesce ad agguantarlo, portarlo al sicuro e consegnarlo alla polizia. Nel frattempo è tornata in pista la safety car e tutti i piloti ne approfittano per fare la prima sosta. Ai box c'è il traffico di un'autostrada ferragostana. Schumi deve aspettare il proprio turno in coda dietro Barrichello, suo fratello invece precede Montoya, alla McLaren fila tutto liscio perché Coulthard si era già fermato a sostituire il pezzo rotto. La corsa è stravolta: la sorte benedice le Toyota di Damatta e Panis (comunque in crescita di prestazioni) e le McLaren. Coulthard si ritrova al terzo posto, Raikkonen al quinto. Fra loro Trulli, che abbandona dopo 15 giri i sogni di gloria. Un disastro le Ferrari: ottavo Barrichello, addirittura 15" Schumacher. Al muretto dei box, lo stratega Ross Brawn elabora dati e tattiche, anche se servirebbe piuttosto un miracolo. Oppure una vettura nettamente superiore con una coppia di piloti scatenata. Vale la seconda. Rubinho fa alzare in piedi i 70 mila spettatori di Silverstone, che dai piloti di casa quest'anno ricavano poche soddisfazioni (vedi Coulthard, Button, Firman e Wilson, 45 punti in totale, messi insieme sarebbero sesti nella graduatoria del Mondiale). Attacca, finta all'interno, passa all'esterno, fa impazzùe Montoya e induce all'errore Raikkonen. Non ha nulla da perdere e fa tutto alla perfezione. Altra corsa quella del suo compagno, che per una volta recita la parte del numero 2.0, più probabilmente, è bravo a far di conto (con la collaborazione di Brawn): il trio di testa è irraggiungibile, i vari Villeneuve, Firman, Da Matta e Trulli sì, senza precipitazione. Il campione li sorpassa con certosina pazienza, curando di non rigare la carrozzeria. L'importante, in una giornata cosi, è arrivare al traguardo e portare punti in cascina, che alla fine saranno cinque, uno in meno di Raikkonen. H finlandese cede il secondo posto a Montoya finendo nei prati. La Ferrari toma a casa più forte nel Mondiale costruttori (-1-10 nei confronti della Williams) e all'incirca nelle stesse condizioni in quello dei piloti 1+7 su Raikkonen, ma ora mancano soltanto cinque Gp). Soprattutto, le rosse hanno dimostrato di essere più forti. Il divario con gli avversari è stato recuperato grazie al lavoro svolto a Barcellona, Mugello e Fiorano. Sono mighorate le gomme, la vettura ha dimostrato un grande equilibrio ed è rinato Rubinho. La sua prima vittoria stagionale, sesta in carriera (164a della Ferrari, 13a a Silverstone) è un hat trick, perché coincide con la pole position e con il giro più veloce. La gioia dei meccanici e dei tifosi Ferrari per la vittoria di Barrichello che rilancia la scuderìa del Cavallino

Luoghi citati: Barcellona, Mugello, Silverstone