Il Toro preferisce le griffe che costano di più

Il Toro preferisce le griffe che costano di più DA DIOR A BURBERRYI MARCHI DEL LUSSO APPROFITTANO DEL RITORNO DELLA DOMANDA Il Toro preferisce le griffe che costano di più La ripresa non premia le linee vendute in megastore e grandi magazzini Luca Testoni Il tessile-abbigliamento e, più in generale, le spese per la persona {dalla pelletteria all'orologeria) è forse U terreno più efficace per capire il cambiamento degli umori dei consumatori. I primi risultati? Vanno bene, con qualche eccezione, le griffe più esclusive. Soffre, in Europa, il consumo di massa. I risultati diffusi in settimana da Dior (vendite semestrah in progresso del 100Zo neh'abbigliamento) e da Ppr (frenata trimestrale del 9,707o, sotto le aspettative) confermano: c'è ima parte della moda, quella al top, che comincia a beneficiare della positiva inversione di trend registrata dai consumi tra maggio e giugno. E che spinge il mercato a scommettere sul secondo semestre 2003. Tanto che, per marchi come Dior, Lvmh, Bulgari e Burberry, il timore degli analisti converge soprattutto su possibili prese di beneficio dopo i rally degli ùltimi due mesi. Vi . sa, c'è una parte del settore, queua più cheap, in cui il salto di qualità (e quantità) nelle spese non è così accentuato. Da qui, il calo di vendite accusato dal colosso francese Printemps che segue i risultati al di sotto delle stime diffuse nei giorni scorsi da altre due catene del lusso a buon mercato Hermes S- Mauritz e Marksfr Spencer. Certo, non si può generalizzare. Tra i titoli manifatturieri che hanno reagito meglio alla crisi spicca il caso eh Mariella Burani, che dovrebbe chiudere il 2003 con ricavi a quota 370 milioni di ^ e un mol di 43-44 milioni. Bispetto al 2002 un'ottima performance visto che le vendite dell'azienda aumenteranno del 3807o (807o per la crescita dell'attività di gfuppo in termini omogenei, la quota restante grazie alle acquisizioni), il mol segnerà un progresso del 3607o chea... Altre aziende non sono state così abili o fortunate. La Csp, piccola-grande multinazionale di calze e collant, patisce la lunga crisi del settore (anche nel primo trimestre le vendite sono scese del 1007o) confidando, nella moda della minigonna che potrebbe rilanciare il prodotto. Tornando al top luxury, Dior società che ha in cassaforte il 42,507o del numero uno del settore, Lvmh - ha comunicato ieri che le vendite della propria divisione moda sono cresciute del 1007o a 236 milioni di euro nella prima metà dell'armo (4-2007o al netto degh effetti valutari). Un progresso inferiore alle aspettative, tanto che il titolo ha lasciato sul terreno il 3,l07o a Parigi. «Ma il gruppo sta mantenendo le proprie previsioni di crescita - si legge in una nota emessa ieri da Bnp Paribas. Dior, controllata dal signore della moda Bernard Arnault (che ha in mano anche il 6107o dei diritti di voto di Lvmh), punta a raggiungere il miliardo di euro di vendite nel 2007... Avvertono gli analisti della banca, «sia Dior sia Lvmh hanno di recente messo a segno un notevole rally, e possono verificarsi prese di beneficio». A meno di sorprese. Intanto sono attesi i dati sulle vendite di altri big del settore. Primi fra tutti, quelli di Lvmh. Cui seguiranno Tod's e Bulgari. Quest'ultimo potrebbe rappresentare la cartina di tornasole per la gioielleria e gli orologi: l'ad del gruppo romano, Francesco Trapani (assieme al numero uno di Cucci, Domenico De Sole), si è lasciato andare a pronostici a dir poco ottimisti sulla seconda parte dell'armo, confortando la scommessa di un mercato che ha spinto il titolo a guadagnare circa il 6007o dai minimi di marzo. Due giorni fa, la doccia fredda: Morgan Stanley ha abbassato il giudizio su Bulgari a underweight e promosso Bichemont proprio alla luce del suo portafoglio orologi e gioielli, due segmenti nella fascia più alta del lusso «che - ha spiegato Ms - potrebbero risultare tra i più sensibili all'eventuale ripresa». [borsa&finanza] IL LUSSO BATTE LA MEDIA 105 900 BBQ EUROPEAN FASHION EUROPESTOXX 600 M da gennaio a luglio 2003 M

Persone citate: Bernard Arnault, Bulgari, Cucci, Domenico De Sole, Francesco Trapani, Luca Testoni, Mariella Burani, Morgan Stanley

Luoghi citati: Europa, Lvmh, Parigi